Reddito di cittadinanza, campagna Ci Vuole un Reddito: ignobile sms, domani in piazza per difendere il reddito

Redazione:

Comunicato stampa associazione Nonna Roma

Domani, 1 di agosto, 169 mila nuclei famigliari nel nostro paese perderanno il reddito di cittadinanza, l’unico strumento di protezione sociale che in questi anni ha salvaguardato milioni di persone dalla povertà. Saremo in piazza alle 12 davanti alla sede Inps di via Nizza 156 per protestare contro l’abolizione di questa importante misura.

È infatti di qualche giorno fa l’ignobile messaggio con cui il Governo ha comunicato in maniera vigliacca a queste famiglie che non avrebbero più ricevuto il reddito, misura di contrasto alla povertà per coloro che hanno difficoltà a mettere insieme il pranzo con la cena, concludendo di “attendere l’eventuale presa in carico” ai già sovraccarichi servizi sociali dei comuni. Tra le persone seguite dalle nostre realtà associative, sindacali, sociali, circa la metà perderà il reddito, 175 mila persone nella sola città di Roma.

Il nostro paese e tutta l’Europa sta attraversando una delle fasi più difficili degli ultimi decenni ed il Governo Meloni invece di dare risposte e ampliare gli strumenti di lotta alla povertà, taglia il welfare e scarica le conseguenze sui Comuni da un lato, salvando però i grandi evasori fiscali dall’altro mettendo a rischio per loro le casse dello Stato.

In questi mesi come campagna “Ci vuole un reddito” abbiamo protestato contro il Decreto Lavoro che precarizza ulteriormente le condizioni lavorative delle persone e abolisce il reddito.

Continuiamo oggi più che mai a mobilitarci, a partire dal presidio di domani, perché le risposte per abbattere povertà e disuguaglianze e per una vita degna, sono strumenti di sostegno al reddito inclusivi, salario minimo garantito, contratti stabili, lavori sicuri e non sfruttati.

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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