Pesce d’aprile: la storia e perché si fanno gli scherzi

Redazione:

Il Pesce d’Aprile è di nuovo tra noi, così come i numerosi scherzi, le notizie assurde e i post inverosimili che caratterizzeranno questa giornata. Ogni anno il 1° di aprile diventa una vera e propria sfida a capire cos’è reale da cosa no, a causa proprio della natura di questo giorno: ogni scherzo vale, si dice, ma perché e da dove ha origine questa usanza?

Da dove ha origine il Pesce d’Aprile

Il Pesce d’Aprile è una festa con radici antichissime, ma così antiche che è particolarmente impossibile scoprire quand’è nata. Tanto che oggi ci sono solo svariate ipotesi che possiamo mettere assieme. Una delle più note riguarda un evento accaduto nella Francia del XVI, quando il calendario prevedeva i festeggiamenti di Capodanno tra il 25 marzo e il 1° aprile, con quest’ultimo giorno dedicato a banchetti e scambio di doni.

L’avvento del calendario gregoriano però ha spostato l’ultimo dell’anno al 31 gennaio, con il Capodanno festeggiato al 1° gennaio, creando così un problema in chi, per amore della tradizione, continuava a festeggiare la ricorrenza il 1° aprile. Le persone che facevano questa scelta furono soprannominate gli schiocchi di aprile.

Un’altra teoria invece coinvolge il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia nel XIV secolo, che avrebbe salvato un papa mentre stava soffocando a causa di una spina di pesce. Il risultato fu che il papa decise che ad Aquileia non venisse mai più mangiato pesce il primo di Aprile.

Altresì, si ritiene che il Pesce d’Aprile indichi una giornata di scherno e derisione da parte dei paesani nei confronti dei pescatori che, durante questo periodo, tornavano senza bottino di caccia durante la traversata di pesca. Esisterebbe poi l’ipotesi secondo cui il Pesce d’Aprile sia da collegare ai festeggiamenti della dea dell’amore e della bellezza, Venere, le cui celebrazioni erano caratterizzate dallo scambio di doni e pesci, simbolo di fertilità e abbondanza.

Tuttavia secondo Euronews esisterebbe un primo riferimento storico in merito al Pesce d’Aprile, e sarebbe datato 1561: si tratterebbe di un poema del comico fiammingo Eduard de Dene, in cui si racconta che un nobile mandava avanti e indietro un proprio servitore per commissioni inutili e fastidiosa. Alla fine di ogni strofa, il servitore sperava che ogni richiesta fatta non fosse uno scherzo!

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scherzi nel giorno del pesce d'aprile
By LightFieldStudios da envato elements

Come mai proprio il Pesce d’Aprile?

Anche la scelta del pesce come simbolo degli scherzi del 1° aprile resta avvolta nel mistero. Comunquue esisterebbe una spiegazione risalente addirittura ai tempi di Cleopatra, rea di aver architettato un incredibile scherzo nei confronti dell’allora marito romano Marco Antonio.

Durante una gara di pesca si racconta che Marco Antonio avesse intenzione di barare, avendo incaricato uno schiavo di attaccargli di nascosto dei pesci all’amo. Tuttavia Cleopatra scoprì l’inganno e, al loro posto, fece attaccare un gigantesco pesce rivestito di pelle di coccodrillo.

In linea generale però, la decisione del pesce potrebbe risiedere nel suo simbolismo: si tratta di un animale molto ingenuo e facile da predare. Un’associazione che può essere fatta con le persone che diventano perfettamente vittime degli scherzi altrui.

Il Pesce d’Aprile in Italia e nel mondo

In Italia il Pesce d’Aprile sarebbe arrivato durante il XIX secolo, sebbene la locuzione potrebbe derivare dalla tradizione romana, in particolare dal fatto che il 1° aprile sarebbe stato un giorno dedicato al dio del mare Nettuno. Lo scopo di tale celebrazione era offrire doni a Nettuno per ricevere in cambio una pesca abbondante.

Invece il Pesce d’Aprile nel resto del mondo viene festeggiato in vari modi. Come sappiamo, in Italia, ma anche in Francia, in Belgio e in Svizzera, uno scherzo viene indicato attaccando un pesce d’aprile di carta sulla schiena di quante più persone possibili.

Nei Paesi Bassi invece i cittadini lancerebbero le aringhe verso i loro vicini urlando “haringgek” (“sciocco di aringhe”). Mentre in Germania si racconterebbero storie piccanti o pettegolezzi innocui e inventati per ingannare gli altri. In Inghilterra viene celebrato fino a mezzogiorno, e dunque anche gli scherzi sono consentiti solo fino a quest’ora, e chi li fa dopo questo orario viene considerato il Pesce d’Aprile il assoluto, cioè il più tonto.

Diversa tradizione invece in Scozia, dove addirittura i festeggiamenti durano 2 giorni e si celebra il gowk, il cuculo, il simbolo degli sciocchi. In Irlanda poi alla vittima di turno viene chiesto di portare una lettera a una persona: chi l’ha ricevuta, dopo averla letta, la ridà al messaggero dicendogli di portarla a un’altra persona. Questo scherzo va avanti fin quando, chi riceve la lettera, non legge il suo reale contenuto al malcapitato: “Manda lo sciocco a qualcun altro”.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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