Lavoratori fragili, c’è un disegno di legge fermo: “Approvare al più presto”

Redazione:

Qualche giorno fa abbiamo raccontato la storia dei lavoratori fragili non tutelati in caso di incompatibilità con smart-working, una situazione che sta costringendo alcune persone a smettere addirittura di curarsi, com’è emerso dalla nostra inchiesta.

“A novembre dell’anno scorso – ha raccontato una fonte anonima ad Ability Channel – ho deciso che avevo bisogno dello stipendio e ho interrotto i farmaci che per me sono vitali. Prima nella mia azienda ero responsabile, avevo un ufficio e una scrivania, al ritorno non ho più avuto la scrivania e non ho più avuto un computer, io sono stata invitata a sedermi su una sedia in fondo all’ufficio, come me altre due persone. Questo si chiama mobbing silenzioso perché tu non puoi ribellarti”.

Questa situazione è ormai stagnante da mesi, nonostante i numerosi appelli dei lavoratori di settore e il protrarsi di un contesto insostenibile per molte persone. Eppure un disegno di legge in materia c’è.

Cosa dice il disegno di legge sui lavoratori fragili?

Finora dal Governo Meloni sono solo arrivate rassicurazioni. Come quella del Presidente della XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato, Walter Rizzetto  (componente della maggioranza, il cui tema sui lavoratori fragili è stato affrontato nel proprio programma elettorale dall’intero centrodestra), il quale ai microfoni di Ability Channel ha dichiarato che saranno messe a terra delle proposte.

In realtà una proposta già c’è, o meglio un disegno di legge su iniziativa parlamentare del senatore Orfeo Mazzella (Movimento 5 Stelle). Come si legge nell’atto n. 679 del Senato (“Disposizioni per la tutela dei lavoratori pubblici e privati che recano una condizione di fragilità e misure volte a incentivarne il lavoro agile”), all’articolo 3 sono previste alcuni direttive per i lavoratori fragili che non possono accedere allo smart-working:

“Qualora la prestazione lavorativa o diversa mansione compresa nella medesima categoria o area di inquadramento non possa essere svolta in modalità agile, in via sperimentale, per l’anno successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore della presente legge è previsto per i datori di lavoro, che consentano ai soggetti di cui alla presente legge di cambiare mansione, un esonero dal versamento dei contributi pari al 50 per cento dei complessivi contributi previdenziali dovuti dai medesimi, con esclusione dei premi e dei contributi spettanti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL). Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.

Ad Ability Channel Silvano Antoni, portavoce del gruppo “Immunodepressi tutela Coronavirus“, auspica in un pronto intervento da parte della maggioranza: “Speriamo nella sensibilità del Governo Meloni che voglia approvare al più presto questo disegno di legge che andrebbe a tutelare i lavoratori fragili anche se mai dovesse sparire il Covid, come abbiamo chiesto nell’accorato appello rivolto al nostro Presidente Meloni nel servizio al TG 4 del 02 maggio 2023″.

Al momento però questo disegno di legge, presentato il 27 aprile 2023, è ancora da assegnare: l’iter è fermo, mentre le lancette del tempo continuano a girare, con il rischio per molti lavoratori fragili di dover scegliere se curarsi o andare a lavorare. Ma, anche se venisse approvato, si tratterebbe della soluzione definitiva? Secondo Antoni, “sicuramente potrebbe essere un inizio per portare alla ribalta dell’opinione pubblica e delle istituzioni in modo che con l’aiuto di tutti la norma possa anche eventualmente migliorata”.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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