Iva agevolata e patenti speciali: cosa sappiamo e cosa è cambiato

Redazione:

Parlare di Iva agevolata è diventata ormai una consuetudine. Avrete sentito parlare dei titolari di patenti speciali, persone con ridotte capacità motorie che hanno l’obbligo di utilizzare particolari dispositivi di guida per i loro veicoli. Non sono macchine classiche ma veicoli adattati alla guida, compresi anche quelli dotati di solo cambio automatico o frizione automatica.

Patenti speciali e iva agevolata

Su questi veicoli viene applicata un’aliquota Iiva agevolata del 4% per l’acquisto o in leasing di veicoli nuovi o usati (autovetture, autoveicoli per trasporto promiscuo, autoveicoli per trasporti specifici, motocarrozzette a tre ruote, motoveicoli per trasporto promiscuo o per trasporti specifici. Non sono compresi gli autocaravan).

Esistono limitazioni di cilindrata: 2.000 centimetri cubici se veicoli con motore a benzina o ibrido, 2.800 centimetri cubici se con motore diesel o ibrido e di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico (Legge 19 dicembre 2019 n. 157 art. 53 bis). In caso di furto, le persone che hanno avuto l’agevolazione fiscale possono tornare a beneficiare dell’IVA al 4% per l’acquisto di un nuovo veicolo anche prima della scadenza dei 4 anni.

Questa formula di Iva agevolata va applicata anche alle officine meccaniche che lavorano sul mezzo e sugli accessori montati sui veicoli. Per ottenere l’agevolazione, bisogna fare una autodichiarazione che attesti che si tratta di invalidità e/o impedite capacità motorie permanenti.

Cosa deve fare chi subisce il furto di un veicolo

Chi compra un veicolo deve consegnare al venditore una copia della patente speciale o la richiesta per ottenere l’Iva agevolata, la dichiarazione sostitutiva di atto notorio (autocertificazione) che certifica che nel quadriennio precedente non si è beneficiato dall’applicazione dell’IVA agevolata e la denuncia di furto del veicolo.

La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 gennaio 2022 n. 23 del Decreto del Ministero dell’economia e delle finanze (con le modifiche al Decreto del Ministero delle finanze 16 maggio 1986), ha confermato che non è più necessario presentare anche la copia del verbale di invalidità o di handicap.

Leggi anche: Come recuperare l’Iva al 4 per cento dopo acquisto auto con Legge 104

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Iva agevolata e semplificazioni: cosa dice l’Agenzia delle Entrate

Nell’ultimo periodo, l’Agenzia delle Entrate ha messo la parola fine ad alcune voci che circolavano (totalmente inventate) in merito alle agevolazioni fiscali sui veicoli destinati alla guida delle persone con disabilità. Tutto è partito dalla legge 9 novembre 2021, n. 156, del cosiddetto “Decreto Infrastrutture” (decreto-legge 10 settembre 2021, n. 121), che era stato inserito in un comma che agevola le procedure di accesso alle agevolazioni fiscali sui veicoli per le persone che hanno una patente speciale. 

Prima di questa legge, le persone che avevano questa forma di disabilità e di impedimento dovevano presentare la patente e il verbale di invalidità per ottenere l’Iva agevolata. Il requisito principale è la titolarità della patente (cosiddetta “speciale”) e la prescrizione della commissione medica locale.

Nella commissione medica rientrano i responsabili della MTCT e della medicina legale della ASL di competenza. Nessun riferimento al verbale di invalidità, ritenuto ormai superfluo e superato. Il 13 gennaio 2022, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha firmato il decreto attuativo che andava a modificare il vecchio decreto ministeriale 16 maggio 1986.

Concessionari e verbale di invalidità

Nonostante il decadimento dell’obbligo, alcuni concessionari hanno continuato a richiedere i verbali di invalidità e/o di handicap (104/1992) andando a scontrarsi anche con la normativa sui dati personali.

Di qui l’idea di Agenzia delle Entrate di confermare la legge in vigore: i titolari di patente speciale non devono fornire il verbale di invalidità civile né di handicap. Bisogna consegnare soltanto l’atto notorio che dichiara che negli ultimi 4 anni non si è usufruito dell’Iva agevolata e la semplice copia della patente di guida che certifica il bisogno di adattamenti al veicolo. L’Iva al 4%, oltre ai casi citati in precedenza, si applica anche per l’acquisto di un veicolo in leasing a patto che il contatto sia traslativo. 

Autoveicoli per persone disabili: agevolazioni fiscali

La persona con disabilità (e i familiari) hanno il diritto ad accedere a diverse agevolazioni fiscali per l’acquisto di auto per persone disabili e per le spese collegate. La prima agevolazione è la Detrazione IRPEF al 19% sul costo del mezzo, che consiste in uno sconto sulle tasse da pagare nella dichiarazione dei redditi una sola volta ogni 4 anni e per un importo massimo detraibile di 18.075.99 euro.

Nel caso in cui si cambi macchina, si può usufruire nuovamente dell’Iva agevolata a patto che il veicolo precedente venga demolito e sia cancellato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico). 

Leggi anche: Iva 4% acquisto auto disabili: cosa succede con documentazione in attesa

Angelo Dino Surano
Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.

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