Improvvisamente dal vostro cellulare arriva un suono diverso dalla consueta suoneria, ma non dovete preoccuparvi perché si tratta dell’IT Alert, il nuovo sistema di allarme pubblico della Protezione Civile per l’informazione diretta alla popolazione, la cui sperimentazione è iniziata durante l’estate 2023.
Questo sistema punta a essere operativo dal 2024 e promette di essere un valido sistema di allarme in caso di determinati eventi emergenziali, così da consentire alla popolazione di ricevere contemporaneamente e in maniera rapida tutte le informazioni necessarie per eventuali situazioni di pericolo.
Come funziona IT Alert e cosa fare quando arriva?
Il servizio pubblico IT Alert invia un messaggio agli smartphone presenti nell’area interessata da una grave emergenza imminente o in corso, inviando così tutte le informazioni necessarie per permettere alla popolazione di correre i minor rischi possibili. In particolare il servizio dovrebbe attivarsi per:
- maremoti e terremoti;
- attività vulcaniche;
- incidenti in stabilimenti industriali;
- incidenti nucleari o emergenze radiologiche;
- collasso di grandi dighe.
L’IT Alert può essere riconosciuto grazie a un suono diverso dalla consueta suoneria, che potrà essere ricevuto solamente se il dispositivo mobile è accesso, poiché il sistema funziona grazie al cell-broadcast, cioè alle celle delle reti degli operatori di telefonia mobile. Nel caso in cui il telefono non ha campo ed è in modalità silenzioso, l’IT Alert potrebbe non funzionare, come spiega il sito ufficiale.
Una volta che il messaggio verrà ricevuto, l’utente dovrà visualizzarlo e leggerlo per seguire tutte le indicazioni previste. In questo periodo però l’alert è in fase di sperimentazione, e chi sta ricevendo l’allarme potrà leggere a chiare lettere che si tratta di un “messaggio di test“. Chiunque riceverà l’avviso, dovrà poi andare sul sito it-alert.it e rispondere a un questionario.
Quando arriva nelle Regioni l’IT Alert?
Come anticipato poc’anzi, la sperimentazione dell’IT Alert è già iniziata in alcune regioni d’Italia: dal giugno a luglio 2023 infatti Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria ed Emilia-Romagna hanno avviato i test sulla popolazione, ma entro la fine dell’anno saranno coinvolte anche le altre regioni.
E proprio in questi giorni la sperimentazione è ripartita. Il 12 settembre sono state coinvolte Campania, Fruili-Venezia Giulia e Marche. Le altre altre date invece sono:
- 14 settembre in Piemonte, Puglia e Umbria
- 19 settembre in Basilicata, Lombardia e Molise
- 21 settembre nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto
- 26 settembre in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento
- 27 settembre in Liguria
- 13 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano
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