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Enterovirus nei neonati in Europa e in Italia: dobbiamo preoccuparci?

Redazione:

Diversi organi d’informazione riportano una notizia secondo cui ci sarebbe un’allarme di Enterovirus nei neonati in Europa e in Italia (in particolare un’allarme di Echovirus-11, virus a RNA a filamento positivo, la cui sigla è E-11). In realtà la situazione sembra abbastanza sotto controllo, sebbene l’Organizzazione Mondiale della Sanità invita tutti a mantenere la guardia alta.

In particolare, in una nota diffusa il 7 luglio 2023, l’OMS specifica che “sulla base delle informazioni limitate disponibili”, il rischio per la salute pubblica per la popolazione generale è basso, “mentre continuiamo a incoraggiare i paesi a monitorare e riferire sui casi”.

Cosa sono gli Enterovirus e quali malattie provocano?

Prima di analizzare la situazione europea e italiana, facciamo una premessa. Gli Enterovirus sono un gruppo di virus capaci di causare diverse malattie infettive. Nell’insieme sono raggruppati:

  • coxsackievirus da A1 a A21, A24 e da B1 a B6;
  • Gli echovirus (virus enterici citopatici orfani umani) da 1 a 7, 9, da 11 a 21, da 24 a 27 e da 29 a 33;
  • Gli enterovirus da 68 a 71, da 73 a 91 e da 100 a 101;
  • poliovirus di tipo da 1 a 3.

Generalmente i sintomi che causano sono lievi o asintomatici, ma nei bambini, nei neonati, negli anziani e nei soggetti con deficit nel sistema immunitario possono emergere segni gravi, che dipendono dalla malattia stessa. In particolare gli enterovirus possono causare:

  • disturbi sistemici (eruzioni cutanee, gastroenteriti, malattie febbrili);
  • disturbi neurologici gravi (meningite, encefalite, paralisi flaccita acuta);
  • miocarditipericarditi;
  • malattie infiammatorie, come epatite acuta con coagulopatia (soprattutto nei neonati).

Enterovirus nei neonati in Europa e in Italia: cosa sta succedendo?

La recente storia degli Enterovirus nei neonati ha avuto inizio con una nota pubblicata il 31 maggio 2023 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la quale specificava che il 5 maggio scorso la Francia aveva segnalato un aumento dei casi di sepsi neonatale grave associata a Enterovirus, in particolare l’Echovirus-11 (E-11).

Nel dettaglio, erano stato documentati 9 casi di sepsi neonatale con compromissione epatica e insufficienza multiorgano tra luglio 2022 e aprile 2023 (6 segnalati nel 2022, 3 nel 2023): purtroppo 7 sono deceduti, mentre 2 sono ancora ricoverati in unità neonatale.

La nota è stata resa necessaria in quanto, secondo l’OMS, l’aumento dei casi “è considerato insolito a causa del deterioramento estremamente rapido e del tasso di mortalità associato tra i bambini colpiti”. La storia clinica dei 9 neonati, sembra più o meno simile: tutti i casi presentavano uno o più segni clinici meno di sette giorni dopo la nascita: ciò suggerisce che la via di trasmissione sia avvenuta da madre a figlio.

Una successiva nota, datata 7 luglio 2023, evidenziava che anche altri Paesi oltre la Francia sono stati colpiti da questo Enterovirus: al 26 giugno 2023, sono stati registrati casi in Croazia, Italia, Spagna, Svezia e Regno Unito. Anche dopo questo monitoraggio però, l’OMS specifica che il rischio per la popolazione generale è basso. Ecco cosa sta succedendo nelle nazioni sopracitate:

  • Croazia: un caso di infezione da E-11 da un cluster di malattia di enterovirus nei neonati rilevati nel giugno 2023;
  • Italia: 7 casi di infezione neonatale da E-11 tra aprile e giugno 2023;
  • Spagna: due casi di infezione neonatale da E-11 in gemelli pretermine nati nel gennaio 2023: un decesso registrato e una dimissione dall’ospedale senza postumi;
  • Svezia: quattro casi di infezione neonatale da E-11 tra l’inizio del 2022 e il 15 giugno 2023;
  • Regno Unito: due casi di infezione da E-11 in una coppia di gemelli nel marzo 2023.

Come si curano gli Enterovirus?

Ogni percorso terapeutico deve essere discusso con un medico, in quanto questo è un articolo che ha uno scopo informativo. Attualmente non esistono terapie antivirali specifiche contro l’infezione da enterovirus, per cui il trattamento si concentra semplicemente sulla prevenzione delle complicanze.

Leggi anche: Epatite acuta di origine sconosciuta nei bambini, cosa sappiamo?

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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