Belen Rodriguez e la depressione: “Brindo alle nostre fragilità”

Redazione:

Nel panorama delle celebrità che hanno affrontato apertamente le loro battaglie contro la depressione, c’è anche Belen Rodriguez, modella, showgirl e conduttrice televisiva che da diversi mesi sta parlando della sua malattia.

Come figura pubblica, la sua apertura nel discutere queste tematiche ha gettato luce sull’importanza della salute mentale, un argomento spesso trascurato o stigmatizzato.

Storia della depressione di Belen Rodriguez

La prima volta in cui Belen Rodriguez parla della sua depressione è nel dicembre 2023, quando le cronache rosa erano incentrate sulla fine del suo matrimonio con Stefano De Martino.

“L’amore è in salute e in malattia, così come il matrimonio – dichiarò all’epoca la showgirl durante Domenica In -. Sono sempre stata in salute, quando è arrivata la malattia, la depressione, una brutta bestia che è venuta a bussare alla mia porta, non hanno saputo accompagnarmi, tenermi la mano”.

La donna ha poi raccontato di aver perso peso e voglia di uscire dal letto, ma “ho deciso di combattere e aprire quelle finestre non è stato semplice. Voler far entrare la luce in una stanza così buia, con tanti pianti, con tante delusioni… La stanza era piena di cose che non mi piacevano, ma le luce piano piano è tornata”.

Più recentemente invece la sua storia di depressione è tornare di interesse per un commento online postato sul profilo Instagram della modella. Una donna infatti le scrive pubblicamente le seguenti parole: “Qualche tempo fa non mi andava più di seguirti. Poi sei mancata per un po’, sei tornata semplicemente vera, una mamma che ama i suoi figli e che sta ancora cercando la sua tranquillità sentimentale, che ci ha fatto capire che anche la bellissima Belen è una donna con le sue fragilità, come tutte le persone umane. Questo mi è piaciuto di te. Sii sempre te stessa e vedrai che le persone ti ameranno ancora di più. Quello che hai costruito te lo sei guadagnato”.

Queste parole devono aver colpito la showgirl, che ha replicato: “Ti svelo un segreto, manco io volevo seguirmi più, ero alla frutta. Adesso mi voglio bene di nuovo. Sono caduta in basso, ma mi sono rialzata con una diversa consapevolezza. Quindi ti dico viva gli errori commessi, brindo alle nostre fragilità, ai nostri sbagli, perché se li guardiamo in faccia senza paura ci insegnano a essere migliori”. Il riferimento alla depressione è abbastanza chiaro.

Cos’è la depressione: quali sintomi e cause

La depressione è una malattia che condiziona la vita di qualsiasi persona indipendentemente dal sesso, dall’età e dalla condizione sociale. È una condizione infima in quanto, da una parte, richiede un processo diagnostico importante, dall’altra è condizionata da stigma sociali che la inquadrano come un semplice mal di testa o perdita di motivazione.

In realtà oggi l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che entro il 2030 la depressione sarà la prima causa di disabilità al mondo. Insomma, si tratta di una malattia da non sottovalutare e da trattare con consapevolezza. Basti pensare che, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM), esistono diverse forme di depressione:

  • Depressione maggiore
  • Disturbo distimico o distimia
  • Disturbo depressivo non altrimenti specificato
  • Disturbi bipolari o patologie maniaco-depressive

Tra i sintomi della depressione possiamo riconoscere:

  • Umore basso e triste;
  • Frustrazione;
  • Difficoltà a concentrarsi anche sulle piccole decisioni;
  • Disturbi della memoria;
  • Assenza di desiderio sessuale;
  • Tendenza all’autosvalutazione e a sentirsi non adatto alla vita, sentimento di estrema colpevolezza su se stessi;
  • Autocommiserazione;
  • Sensazione di vuoto interiore;
  • Isolamento sociale;
  • Scarsa autostima;
  • Stanchezza cronica;
  • Dolori muscolari, alle articolazioni e alle ossa;
  • Assenza di attività motoria;
  • Tristezza quasi quotidiana;
  • Marcata agitazione, irritazione e ansia;
  • Stipsi o diarrea;
  • Mal di testa e tachicardia;
  • Percezione del proprio stato mentale come condizione senza fine;
  • Aumento o diminuzione del sonno;
  • Assenza di appetito o eccessivo appetito, con eccessivi episodi di dimagrimento o aumento di peso;
  • Perdita di interesse nello svolgere qualsiasi attività;
  • Pensiero costante della morte e del suicidio.

Tra le cause invece abbiamo:

  • Fattori biologici, alterazioni del proprio sistema immunitario e del proprio stato fisico-mentale;
  • Fattori psicosociali, presenza nella propria vita di eventi stressanti che possono condizionare la quotidianità;
  • Fattori genetici: se un familiare di primo grado ha avuto la depressione, è possibile che vi sia una predisposizione al disturbo anche nei figli;
  • Fattori fisici: le donne possono avere più probabilità di soffrire di depressione;
  • Causata da farmaci;
  • Associata o causata da altre malattie: patologia della tiroide, artrite reumatoide, AIDS, disturbi d’ansiaschizofrenia.

Da qui possiamo capire che diagnosticare la depressione non è semplice, ma esistono due test che possono aiutare gli esperti a riconoscerla: l’Hamilton Depression Rating Scale e il Beck Depression Inventory. Non esistono però esami specifici per individuarla specificatamente.

La storia di Belen Rodriguez ci ricorda che la depressione non fa distinzioni. È essenziale continuare a rompere il tabù che circonda la salute mentale e promuovere un dialogo aperto e un supporto adeguato per coloro che ne soffrono.

Leggi anche: Depressione post vacanze: cause, sintomi e come si cura

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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