Bonus Bici 2023: come funziona e chi può richiederlo

Redazione:

Si torna a parlare di Bonus Bici 2023, l’agevolazione che punta ad ampliare l’utilizzo di mezzi di trasporto green all’interno delle città. La prima volta che ne abbiamo sentito parlare è durante la prima fase della pandemia da Covid, ma adesso il tema è tornato in auge. Ma come mai? Tutto è dipeso dal fatto che il Bonus Bicicletta 2023 è indirizzato solo a una specifica categoria di persone.

Che cos’è il Bonus Bici 2023 e quant’è l’importo?

Il Bonus Bici 2023 è un’agevolazione che viene attuata a discrezione delle singole Regioni: di fatto, sono loro a scegliere se applicare o meno la norma. Per questo motivo, anche l’importo del rimborso può cambiare: si va da un minimo del 30% a un massimo del 60% di rimborso sul prezzo d’acquisto della bicicletta, percentuale che sale a 70 nel caso di rottamazione di un veicolo inquinante.

In soldoni, il rimborso può variare tra i 300 e i 500 euro per l’acquisto di una bicicletta a pedalata assistita, mentre per la spesa di una cargo bike a pedalata assistita la fascia di rimborso varia tra i 600 e i 1000 euro. Per ottenere l’agevolazione bisogna rispettare determinati requisiti:

  • maggiorenni e residenti in Italia;
  • essere l’intestatario della fattura o della ricevuta fiscale stampata al momento dell’acquisto e del conto corrente (anche cointestatario) sul quale viene emesso l’accredito del rimborso.

Chi può fare domanda per il Bonus Bici 2023?

In merito a questo punto, va chiarito che al momento non si possono fare domande per il Bonus Bici 2023, in quanto i beneficiari di tale agevolazione sono le persone che tra il 13 aprile 2022 e il 13 maggio 2022 hanno inviato un modulo all’Agenzia dell’Entrate per chiedere il rimborso sull’acquisto di una bicicletta. Sarà la stessa Agenzia a contattare i vincitori dell’agevolazione, con l’indicazione della percentuale di credito d’imposta ottenuta.

Leggi anche: Bonus 2023, ecco l’elenco di quali sono le agevolazioni previste

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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