Alcolock: come funziona, come si installa e quanto costa

Redazione:

Nel nuovo Codice della Strada 2023 si fa menzione dell’Alcolock nei casi in cui si viene pizzicati alla guida con un tasso alcolemico superiore a zero. Questo sistema è stato spesso al centro di numerosi dibattiti, e in alcune occasioni lo abbiamo potuto vedere all’opera in qualche pillola cinematografica. Ma di cosa si tratta esattamente?

Che cos’è e come funziona l’Alcolock?

L’Alcolock, noto anche come Alcohol interlock system (AIS), è un dispositivo capace di registrare il tasso alcolemico del guidatore, che si deve sottoporre al test obbligatoriamente prima di mettersi alla guida, soffiando appunto dentro a questo strumento collegato con il sistema di accensione del veicolo. Se il congegno registra un valore superiore a zero, la macchina e/o il ciclomotore non parte.

Rispetto all’etilometro, il cui test viene somministrato dalle forze dell’ordine, l’Alcolock viene svolto in autonomia dagli stessi automobilisti: solo nel momento in cui il valore alcolemico sarà uguale a zero, il veicolo potrà accendersi.

Il funzionamento è abbastanza semplice: il guidatore dovrà soffiare nell’ugello prima di avviare il veicolo. Se il risultato delle analisi sarà maggiore rispetto ai limiti consentiti dalla legge, allora il motore non si accenderà. Di solito questo strumento viene installato all’interno dell’abitacolo, vicino al sedile del conducente.

Dal 4 luglio 2022 l’Unione Europea obbliga i costruttori a installare il dispositivo su tutte le auto di nuova omologazione. In caso di vecchie auto invece, bisognerà installarlo molto probabilmente a proprie spese. Questo significa che c’è un costo.

Chi deve installare l’Alcolock e quanto costa?

L’Alcolock dovrebbe diventare uno strumento obbligatorio per chiunque venga condannato per guida in stato di ebrezza. Tuttavia tornare a guidare non sarà così semplice, visto che questo dispositivo ha un costo di installazione molto alto, circa 1.500 euro, a cui andrebbero aggiunti anche i costi periodici di taratura.

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Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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