Quali Stati hanno riconosciuto (e non) la Palestina?

Redazione:

Il riconoscimento della Palestina come Stato indipendente e autodeterminato è un dibattito che tiene banco le cronache internazionali da circa 50 anni. Non si tratta di una semplice formalità politica, ma riguarda l’esistenza stessa di un popolo.

Ma quali sono gli Stati in giro per il mondo che vogliono che il Paese palestinese viva con autodeterminazione e con una propria sovranità? E perché invece ci sono governi che non la vogliono riconoscere unilateralmente?

Cosa significa riconoscere uno Stato?

Il diritto internazionale prevede la possibilità da parte di un soggetto o di una collettività di soggetti di riconoscere uno Stato. Questa dinamica unilaterale non ha nessuna valenza costituzionale o giuridica per lo Stato riconosciuto, ma ha solamente una funzione politica discrezionale e di rapporti internazionali.

Questa scelta politica ha una duplice funzione: da una parte, il soggetto che attua il riconoscimento enfatizza una situazione di fatto o di diritto; dall’altra, pone lo Stato riconosciuto su un piano di parità con gli altri soggetti internazionali, permettendogli quindi di intrattenere relazioni internazionali e diplomatiche e di accedere a organizzazioni internazionali.

Viene comunque distinto il riconoscimento di uno Stato o di un governo, in quanto quest’ultimo viene praticato solamente nel caso di un mutamento rivoluzionario del governo al potere di uno Stato preesistente. Tale mutamento però non deve cambiare lo stato come soggetto di diritto internazionale.

Ma esiste lo Stato della Palestina?

No, attualmente non esiste uno Stato della Palestina, ma nella storia sono stati fatti diversi tentativi per costituirne uno. Ad esempio uno Stato di Palestina fu dichiarato formalmente il 15 novembre 1988 dall’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), i cui territori dovevano comprendere Gaza, Cisgiordania e Gerusalemme Est (e Gerusalemme doveva essere la Capitale).

Un altro tentativo fu effettuato il 13 settembre 1993, quando furono ratificati gli Accordi di Oslo, definiti storici in quanto promettevano di porre fine al conflitto arabo-israeliano e a riconoscere l’autodeterminazione palestinese sotto forma di Stato autodeterminato, accanto a Israele. Questo obiettivo però non fu mai raggiunto.

Un’altra data molto importante nella storia della Palestina fu il 29 novembre 2012, in quanto ottenne dalle Nazioni Unite lo status di “Stato osservatore non membro”, che le permise di entrare in contatto con trattati internazionali (e non solo).

Chi ha riconosciuto la Palestina come uno Stato (e perché)?

Il riconoscimento dello Stato di Palestina ha una storia in parte, ed è anche piuttosto lunga. Basti pensare che dal novembre 1988, dopo la dichiarazione dell’OLP, ben 80 nazioni in giro per il mondo riconobbero la Palestina come Stato indipendente – molti dei quali lo fecero nell’ambito del filone dell’ex blocco sovietico.

Il primo paese dell’Europa occidentale a riconoscere la Palestina come stato indipendente fu la Svezia nel 2014. Ancora oggi però nel blocco europeo diverse nazioni non sono intenzionate a seguire l’esempio, anche se qualcuno sta cercando di cambiare idea.

Ad esempio recentemente Emmanuel Macron ha annunciato formalmente che la Francia riconoscerà il Paese palestinese a settembre 2025 a New York, durante l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Attualmente la Palestina è riconosciuta come Stato indipendente dalla maggioranza dei paesi appartenenti alle Nazioni Unite: sono 147 su 193 (circa il 75%). E se la Francia seguirà quanto annunciato, il conto salirà a 148. America Latina, Asia e Africa sono i continenti dove la condivisione di questa istanza è pressocché (o quasi) totale.

L’interesse politico e mediatico riguardo a questa tematica però continua a essere molto alto. E a confermarlo è il numero di Paesi che, anno dopo anno, prendono la decisione di riconoscere la Palestina. Ad esempio nel 2024 il gruppo della maggioranza si arricchì di altri protagonisti, con Armenia, Slovenia, Irlanda, Norvegia, Spagna, Bahamas, Trinidad e Tobago, Giamaica e Barbados.

Di seguito invece è possibile consultare l’elenco completo degli Stati che hanno riconosciuto la Palestina, aggiornato al 10 aprile 2025 e condiviso da Palestinian Ministry of Foreign Affairs, news agencies:


1
Iran4 febbraio 1988
2Algeria15 novembre 1988
3Bahrein15 novembre 1988
4Indonesia15 novembre 1988
5Iraq15 novembre 1988
6Kuwait15 novembre 1988
7Libia15 novembre 1988
8Malaysia15 novembre 1988
9Mauritania15 novembre 1988
10Marocco15 novembre 1988
11Somalia15 novembre 1988
12Tunisia15 novembre 1988
13Tacchino15 novembre 1988
14Yemen15 novembre 1988
15Afghanistan16 novembre 1988
16Bangladesh16 novembre 1988
17Cuba16 novembre 1988
18Giordania16 novembre 1988
19Madagascar16 novembre 1988
20Malta16 novembre 1988
21Nicaragua16 novembre 1988
22Pakistan16 novembre 1988
23Qatar16 novembre 1988
24Arabia Saudita16 novembre 1988
25Serbia16 novembre 1988
26Emirati Arabi Uniti16 novembre 1988
27Zambia16 novembre 1988
28Albania17 novembre 1988
29Brunei Darussalam17 novembre 1988
30Gibuti17 novembre 1988
31Maurizio17 novembre 1988
32Sudan17 novembre 1988
33Cipro18 novembre 1988
34Repubblica Ceca18 novembre 1988
35Egitto18 novembre 1988
36Gambia18 novembre 1988
37India18 novembre 1988
38Nigeria18 novembre 1988
39Seychelles18 novembre 1988
40Slovacchia18 novembre 1988
41Sri Lanka18 novembre 1988
42Bielorussia19 novembre 1988
43Namibia19 novembre 1988
44Federazione Russa19 novembre 1988
45Ucraina19 novembre 1988
46Vietnam19 novembre 1988
47Cina20 novembre 1988
48Burkina Faso21 novembre 1988
49Cambogia21 novembre 1988
50Comore21 novembre 1988
51Guinea21 novembre 1988
52Guinea-Bissau21 novembre 1988
53Mali21 novembre 1988
54Mongolia22 novembre 1988
55Senegal22 novembre 1988
56Ungheria23 novembre 1988
57Capo Verde24 novembre 1988
58Repubblica Popolare Democratica di Corea24 novembre 1988
59Niger24 novembre 1988
60Romania24 novembre 1988
61Tanzania24 novembre 1988
62Bulgaria25 novembre 1988
63Maldive28 novembre 1988
64Ghana29 novembre 1988
65Togo29 novembre 1988
66Zimbabwe29 novembre 1988
67Chad1 dicembre 1988
68Repubblica Democratica Popolare del Laos2 dicembre 1988
69Sierra Leone3 dicembre 1988
70Uganda3 dicembre 1988
71Congo (Repubblica del)5 dicembre 1988
72Angola6 dicembre 1988
73Mozambico8 dicembre 1988
74Sao Tomé e Principe10 dicembre 1988
75Gabon12 dicembre 1988
76Oman13 dicembre 1988
77Polonia14 dicembre 1988
78Repubblica Democratica del Congo18 dicembre 1988
79Il Botswana19 dicembre 1988
80Nepal19 dicembre 1988
81Burundi22 dicembre 1988
82Repubblica Centrafricana23 dicembre 1988
83Il Bhutan25 dicembre 1988
84Ruanda2 gennaio 1989
85Etiopia4 febbraio 1989
86Benin1 maggio 1989
87Guinea Equatoriale1 maggio 1989
88Kenia1 maggio 1989
89Vanuatu21 agosto 1989
90Filippine1 settembre 1989
91Swaziland1 luglio 1991
92Kazakistan6 aprile 1992
93Azerbaigian15 aprile 1992
94Turkmenistan17 aprile 1992
95Georgia25 aprile 1992
96Bosnia ed Erzegovina27 maggio 1992
97Tagikistan2 aprile 1994
98Uzbekistan25 settembre 1994
99Papua Nuova Guinea13 gennaio 1995
100Sudafrica15 febbraio 1995
101Kirghizistan1 novembre 1995
102Malawi23 ottobre 1998
103Timor Est1 marzo 2004
104Montenegro24 luglio 2006
105Costa Rica5 febbraio 2008
106Libano30 novembre 2008
107Costa d’Avorio1 dicembre 2008
108Venezuela27 aprile 2009
109Repubblica Dominicana15 luglio 2009
110Argentina6 dicembre 2010
111Bolivia17 dicembre 2010
112Ecuador27 dicembre 2010
113Chile7 gennaio 2011
114Guyana13 gennaio 2011
115Perù24 gennaio 2011
116Suriname26 gennaio 2011
117Il Paraguay29 gennaio 2011
118Uruguay16 marzo 2011
119Lesotho3 maggio 2011
120Liberia1 luglio 2011
121Sudan del Sud14 luglio 2011
122Siria18 luglio 2011
123El Salvador25 agosto 2011
124Honduras26 agosto 2011
125Saint Vincent e Grenadine29 agosto 2011
126Belize9 settembre 2011
127Dominica19 settembre 2011
128Antigua e Barbuda22 settembre 2011
129Grenada25 settembre 2011
130Brasile3 dicembre 2011
131Islanda15 dicembre 2011
132Thailandia18 gennaio 2012
133Guatemala9 aprile 2013
134Haiti27 settembre 2013
135Svezia30 ottobre 2014
136Santa Sede26 giugno 2015
137Santa Lucia14 settembre 2015
138Colombia3 agosto 2018
139Saint Kitts e Nevis29 luglio 2019
140Messico1 giugno 2023
141Barbados20 aprile 2024
142Giamaica24 aprile 2024
143La Repubblica di Trinidad e Tobago3 maggio 2024
144Il Commonwealth delle Bahamas8 maggio 2024
145Norvegia22 maggio 2024
146Irlanda22 maggio 2024
147Spagna22 maggio 2024
148Slovenia   4 giugno 2024
149Repubblica di Armenia   21 giugno 2024
stati riconoscere palestina
By erika8213 da envato elements

Chi non ha riconosciuto lo Stato della Palestina (e perché)?

Come abbiamo visto precedentemente, la maggioranza delle nazioni riconosce la Palestina come Stato a sé. Sono veramente pochi i governi che preferiscono non attuare una strategia unilaterale, come Stati Uniti d’America, Germania, Regno Unito, Giappone, Canada, Australia e Italia.

In linea generale, chi ancora non ha riconosciuto la Palestina protende per una soluzione simile a quella presentata nel 1947 dalle Nazioni Unite, le quali proposero lo schema dei due stati, ognuno con i suoi territori e con Gerusalemme come territorio internazionalizzato.

Una soluzione che, purtroppo, a oggi non ha prodotto risultati significativi. Anche perché esistono nazionalisti religiosi da ambo le parti che tentano di boicottare questa decisione, in quanto credono che i rispettivi governi non hanno diritto di cedere nessun territorio all’altro.

Dunque, questi Stati privilegiano un’altra soluzione, basata principalmente su negoziati bilaterali – che dunque coinvolgano Israele e Palestina insieme -, stabilità della regione e alleanze geopolitiche.

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riconoscere stato palestina
By Queenmoonlite35 da envato elements

Perché l’Italia non riconosce lo Stato della Palestina?

L’Italia figura come nazione non interessata a riconoscere unilateralmente la Palestina. Come mai? La posizione del Bel paese è molto cauta di fronte alla questione. Innanzitutto perché, come altri paesi, l’attuale governo italiano predilige un processo di negoziazione e condiviso tra le parti chiamate in causa.

Ma poi ci sono anche elementi riguardanti le alleanze internazionali, in particolare con Stati Uniti e Israele, che vengono considerati rapporti strategici molto importanti sul profilo economico e militare.

E infine c’è lo scenario politico. In Italia sono stati fatti numerosi tentativi legislativi per riconoscere lo Stato della Palestina, ma mai nessuno è andato a buon fine. La causa principale risiede nella profonda polarizzazione delle forze politiche, tra chi vuole apertamente il riconoscimento del Paese, mentre chi protende per la strada della mediazione.

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Fonti:

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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