Esiste una legge che riconosce il caregiver in Italia?

Redazione:

In Italia la figura del caregiver familiare è riconosciuta ma non disciplinata a dovere. Ancora oggi infatti non esiste una normativa in grado di tutelare questa professione lavorativa, nonostante possa riguardare ognuno di noi nel corso della vita. Facciamo il punto della situazione.

La legge italiana riconosce il caregiver?

L’articolo 1, comma 255 della Legge 205/2017, nota anche come Legge di Bilancio 2018, ha riconosciuto ufficialmente il profilo del caregiver familiare come la persona che assiste e si prende cura” delle persone.

Più nel dettaglio, che assiste e che si prende cura “del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto ai sensi della legge 20 maggio 2016, n. 76, di un familiare o di un affine entro il secondo grado, ovvero, nei soli casi indicati dall’articolo 33, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104, o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 11 febbraio 1980, n. 18″.

Si tratta comunque di un riconoscimento formale più che lavorativo. Ciò crea quindi un vuoto legislativo da colmare il prima possibile, soprattutto nel definire i diritti fondamentali di una persona che si ritrova a ricoprire il ruolo di caregiver.

legge caregiver
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Il disegno di legge n. 1461 sul caregiver familiare

Attualmente all’XI Commissione del Senato c’è un disegno di legge n. 1461 a firma Simona Nocerino del Movimento 5 Stelle dal titolo “Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare”. Di seguito gli 11 articolo di cui è composto:

  • ARTICOLO 1: prevede “il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura e di assi­stenza svolta” come “risorsa volontaria dei servizi socio-sanitari e sanitari locali di assistenza alla persona e di valorizzazione dell’assistenza domiciliare della persona”.
  • ARTICOLO 2: precisa che l’attività “sia a titolo gratuito”.
  • ARTICOLO 3: specifica che tale figura “può essere riconosciuta limitatamente ad un familiare per ogni assistito”. Dunque solo a una persona, oltre che ai genitori, saranno riconosciuti i benefici previsti dalla Legge 104.
  • ARTICOLO 4: elenca i requisiti per accedere ai benefici della legge.
  • ARTICOLO 5: disciplina il riconoscimento “della copertura a carico dello Stato, limitatamente a tre anni, dei contributi figurativi riferiti al periodo di la­ voro di assistenza e cura effettivamente svolto, equiparati a quelli da lavoro dome­ stico, che vanno a sommarsi ai contributi da lavoro eventualmente già versati”.
  • ARTICOLO 6: elenca disposizioni “in materia di adeguamento dei livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e dei livelli essenziali di assistenza (LEA)”.
  • ARTICOLO 7: stabilisce “misure di sostegno per la conciliazione tra attività la­vorativa e attività di cura”.
  • ARTICOLO 8: prevede “il ricono­scimento delle competenze per la certifica­zione” delle competenze “anche ai fini dell’acquisi­zione della qualifica di operatore socio-sani­tario o di altre figure professionali dell’area socio-sanitaria”.
  • ARTICOLO 9: redige detrazioni fiscali “per le spese sostenute per l’attività di cura e assi­stenza”.
  • ARTICOLO 10: impone che “entro il 31 di­ cembre di ogni anno, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali presenti una rela­ zione sullo stato di attuazione della legge e, sulla base di questa, il Governo sia chiamato a valutarne gli effetti”.
  • ARTICOLO 11: stabilisce “la copertura fi­nanziaria, che si prevede a valere sul Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assi­stenza del caregiver familiare”.
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Il Fondo per i caregiver familiari

La sopracitata Legge di Bilancio 2018 disciplina anche l’istituzione di un Fondo per i caregiver familiari. In particolare all’articolo 1 comma 254 “è istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il Fondo per il sostegno del ruolo di cura e di assistenza del caregiver familiare, con una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020″.

L’obiettivo di tale Fondo è la “copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale del caregiver familiare, come definito al comma”.

Attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche della Famiglia del 27 ottobre 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 gennaio 2021, sono state definite anche le modalità di uso, demandate alle Regioni, che a loro volta operano in ambito territoriale, “delle risorse stanziate nel 2018 e 2019, complessivamente pari a euro 44.457.899, nonché, per l’anno 2020, pari a euro 23.856.763″, dando priorità a:

  • ai caregiver di persone in condizione di disabilità gravissima;
  • ai caregiver di coloro che non hanno avuto accesso alle strutture residenziali a causa delle disposizioni normative emergenziali (date dal Covid), comprovata da idonea documentazione;
  • a programmi di accompagnamento finalizzati alla deistituzionalizzazione e al ricongiungimento del caregiver con la persona assistita.

Inoltre, grazie alla Legge di Bilancio 2019 (Legge n. 145 del 2018), il Fondo è stato incrementato di 5 milioni di euro (art.1, comma 483). Secondo un documento diffuso dalla Camera dei Deputati, e aggiornato al febbraio 2021, il Fondo per il 2021 ha una disponibilità di 23,7 milioni di euro nel 2021 e di 25,8 milioni di euro sia per il 2022 che per il 2023.

Infine la Legge di Bilancio 2021 (comma 334, art. 1, Legge n. 178/2020) ha istituito un Fondo per gli interventi legislativi di valorizzazione dell’attività di cura non professionale del caregiver, che punta alla copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico delle attività di cura non professionale del caregiver familiare. In termini economici, per il triennio 2021-2023, si parla di una dotazione di 30 milioni di euro per ciascun anno.

Tutto ciò fa comprendere che una legge sul caregiver è quanto mai necessaria per rendere ancora più tutelata una categoria che, secondo alcune stime, riguarda circa 7 milioni di persone in Italia.

Leggi anche: Consigli su come ridurre lo stress del caregiver familiare

Angelo Andrea Vegliante
Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.

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