L’APE Sociale è una misura di sostegno economico corrisposta fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia, ovvero fino al conseguimento della pensione anticipata o di un trattamento conseguito anticipatamente rispetto all’età per la vecchiaia di cui all’articolo 24, comma 6, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 (cd. legge Monti-Fornero). Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 la cui scadenza, in seguito a successivi interventi normativi (l’ultimo dei quali con l’articolo 1, commi 91, 92 e 93, legge 30 dicembre 2021, n. 234), è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022.
Cos’è l’Ape Sociale
L’Ape Sociale è un tipo di pensione anticipata per malattia in forma sperimentale nato per accompagnare specifiche categorie di lavoratori verso l’età pensionabile. Si tratta di un’indennità a carico statale erogata, nel caso in cui sussistano determinati requisiti, dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione.
L’Ape Social quindi garantisce, a chi ne abbia bisogno, che l’assegno pensionistico venga pagato prima del raggiungimento dei termini previsti di pensionamento ma, trattandosi di un sussidio pubblico, è soggetta a limiti di spesa con un tetto massimo di 1500 euro: quindi, chi percepisce una pensione mensile superiore alla suddetta cifra, dovrà accontentarsi.
Chi può richiederla, i requisiti
L’assegno di anticipo pensionistico è previsto per lavoratori che abbiano compiuto almeno 63 anni di età che si trovino in determinate condizioni previste dalla legge:
- disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento (anche collettivo) che abbiano avuto, nei 36 mesi precedenti la cessazione del rapporto, periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi hanno concluso integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni
- soggetti che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’articolo, o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap grave abbiano compiuto i 70 anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti e sono in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 30 anni
- invalidi civili con un grado di invalidità pari o superiore al 74%
- dipendenti che svolgono o hanno svolto per almeno sei anni continuativi uno o più dei lavori usuranti previsti dalla normativa tra i quali operatore ecologico, professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni, operai dell’industria estrattiva, ecc.).
Inoltre, è importante che:
- Il soggetto richiedente abbia almeno 30 anni di anzianità contributiva
- Il soggetto beneficiario non percepisca già una pensione diretta in Italia o all’estero.
Criteri di compatibilità
Durante il periodo in cui la persona beneficia dell’Ape Sociale può svolgere un’attività lavorativa purché il suo reddito percepito da lavoratore dipendente o da collaboratore non superi gli 8000 euro lordi annui e quelli derivanti da lavoro autonomo non superino i 4800 euro lordi annui. In caso contrario la persona perde i requisiti necessari all’ottenimento dell’Anticipo Pensionistico, l’indennità percepita viene indebita e l’INPS procede al relativo recupero.
L’indennità, che è subordinata alla residenza in Italia, non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI) né con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
Come presentare la domanda
L’indennità, in caso di iscrizione ad un’unica gestione, è pari all’importo della rata mensile di pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione (se inferiore a 1.500 euro) o pari a 1.500 euro (se la pensione è pari o maggiore di questo importo).
L’importo dell’indennità non è rivalutato, né integrato al trattamento minimo.
Nel caso di soggetto con contribuzione connessa a più gestioni, tra quelle interessate dall’APE Sociale, il calcolo della rata mensile di pensione è effettuato per ogni gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati, secondo le regole di calcolo previste da ciascun ordinamento. Durante il godimento dell’indennità non spetta alcuna contribuzione figurativa.
Il trattamento di APE Sociale cessa in caso di decesso del titolare e non è reversibile ai superstiti. Ai beneficiari non spettano gli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF).
Chi invece fosse già in possesso di tutti i requisiti previsti, compresa la cessazione dell’attività lavorativa, può presentare direttamente la domanda di accesso alla prestazione. Le domande devono essere presentate alle INPS competenti per via telematica oppure è possibile richiedere assistenza gratuita presso il patronato autorizzato.
Quali sono i requisiti per ottenere l’APE Sociale
Per ottenere l’indennità è necessario che i soggetti in possesso delle condizioni indicate dalla legge abbiano, al momento della domanda di accesso, i seguenti requisiti:
- almeno 63 anni di età
- almeno 30 anni di anzianità contributiva; per i lavoratori che svolgono le attività cd. gravose l’anzianità contributiva minima richiesta è di 36 anni. Ai fini del riconoscimento dell’indennità, i requisiti contributivi richiesti sono ridotti, per le donne, di 12 mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni
- Per gli operai edili individuati con i codici ISTAT presenti nell’allegato 3, come indicati nel Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro ( CCNL ) per i dipendenti delle imprese edili ed affini, per i ceramisti (classificazione ISTAT 6.3.2.1.2) e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta (classificazione ISTAT 7.1.3.3) il requisito dell’anzianità contributiva per l’accesso all’APE Sociale è ridotto ad almeno 32 anni
- non essere titolari di alcuna pensione diretta
L’accesso al beneficio è inoltre subordinato alla cessazione di attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato svolta in Italia o all’estero. L’indennità non è compatibile con i trattamenti di sostegno al reddito connessi allo stato di disoccupazione involontaria, con l’assegno di disoccupazione (ASDI), nonché con l’indennizzo per la cessazione dell’attività commerciale.
Altri requisiti utili per ottenere l’APE
È invece compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa dipendente o parasubordinata soltanto nel caso in cui i relativi redditi non superino gli 8mila euro lordi annui e con lo svolgimento di attività di lavoro autonomo nel limite di reddito di 4.800 euro lordi annui. Nelle ipotesi di superamento del limite annuo così determinato, il soggetto decade dall’APE Sociale; l’indennità percepita nel corso dell’anno in cui il superamento si è verificato diviene indebita e la sede INPS procede al relativo recupero.
I soggetti che entro il 31 dicembre 2021 si trovino o potrebbero trovarsi nelle condizioni previste dalla legge devono, devono necessariamente fare domanda entro il 31 marzo 2022 (data ormai passata), 15 luglio 2022 e comunque non oltre il 30 novembre 2022. Le domande, sia di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE Sociale, sia di accesso al beneficio, devono essere presentate all’INPS di competenza e presentate in modalità telematica utilizzando i consueti canali istituzionali.