L’avanzamento tecnologico ha rivoluzionato la vita di milioni di persone, in particolare di quelle con disabilità, offrendo loro strumenti che facilitano la comunicazione, la mobilità e l’autonomia. Ciò nonostante, è stato dimostrato come l’uso della tecnologia possa influenzare negativamente il benessere psicofisico delle persone, specialmente quando inizia ad assumere i confini di una dipendenza.
Secondo l’indagine condotta dagli esperti di ExpressVPN, che ha intervistato più di 4000 persone, emerge come il concetto di minimalismo digitale possa aiutare a ridurre lo stress e a trovare un equilibrio più sano nell’uso dei dispositivi elettronici, sia per le generazioni più giovani che per quelle più anziane. Questo tema è particolarmente rilevante anche per le persone con disabilità, che utilizzano la tecnologia come strumento di supporto, ma che possono trarre vantaggio da un approccio più consapevole rispetto a tematiche come isolamento ed estraniamento.
L’importanza della tecnologia per l’autonomia delle persone con disabilità
La tecnologia si è ritagliata un ruolo di rilievo, soprattutto perché offre il necessario per superare tutte le barriere, fisiche e comunicative. Grazie all’uso di strumenti come tablet, smartphone e software assistivi si sono aperte tante nuove possibilità per lo studio, il lavoro e le relazioni sociali. Le persone affette da disabilità hanno trovato maggiore indipendenza e accessibilità nella rete, quindi opportunità prima inimmaginabili.
Basti pensare alle piattaforme di messaggistica istantanea, ai sistemi di comando vocale, alle app per la mobilità: solo alcune delle soluzioni che hanno trasformato in positivo la vita di milioni di persone. Ciò nonostante, il ricorso eccessivo della tecnologia, non inteso come mezzo per rispondere a dei bisogni ma come riempitivo di noia e altre situazioni di isolamento, può avere effetti negativi.
Il rischio è di sovraccaricare le persone, specialmente coloro che già devono affrontare sfide quotidiane legate alla loro condizione. Approcciarsi a tutto questo attraverso una sorta di minimalismo digitale, quindi, non significa rinunciare ai benefici della tecnologia, quanto piuttosto gestirla meglio, traendo il buono che porta alle nostre vite. Si tratta di un viaggio alla ricerca del corretto dosaggio tra tempo offline e tempo online, tra tempo di qualità e tempi morti.
Bilanciare vita online e offline: un percorso verso il benessere
Le persone con disabilità spesso trovano nella tecnologia un potente strumento di inclusione, che permette loro di superare barriere fisiche e sociali. Soltanto che, come per tutti, anche per loro è essenziale trovare un equilibrio tra la vita online e quella offline. Un uso eccessivo dei dispositivi tecnologici può infatti aumentare il rischio di stress, isolamento e affaticamento mentale.
Dunque adottare un approccio consapevole all’uso della tecnologia non significa rinunciare ai benefici che porta, ma utilizzarla nella giusta misura. Essa ha indubbiamente trasformato la vita di molte persone con disabilità, offrendo loro opportunità di comunicazione, mobilità e indipendenza senza precedenti.
Tuttavia, proprio per tutte queste ragioni, bisogna evitare che diventi uno strumento di dipendenza. Esistono molte strategie per gestire in modo consapevole la relazione con la tecnologia. Per prima cosa occorre fissare nuove regole, quindi pianificare momenti di disconnessione durante la giornata. Fare una pausa dalla tecnologia non deve esser vissuto come una privazione, quanto piuttosto come l’occasione per ritagliarsi del tempo per attività altrettanto piacevoli e interessanti.