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Mondiali Parigi 2023 di atletica paralimpica: l’Italia conquista 12 medaglie

Il medagliere dell'atletica paralimpica italiana ai Mondiali di Parigi 2023 festeggia: 12 medaglie e 10 slot per i Giochi di Parigi 2024

Oltre all’immagine del podio tutto italiano Sabatini-Caironi-Contraffatto, ai Mondiali di Parigi 2023 di atletica paralimpica l’Italia si conferma una squadra da sogno, portando a casa ben 12 medaglie (5 ori, 3 argenti e 4 bronzi) e 10 passi validi per le Paralimpiadi di Parigi 2024.

Un risultato incredibile e maestoso, che lancia ancora di più la compagine sportiva Azzurra a vera e propria realtà granitica e sempre in evoluzione: di fatto, non era mai successo prima che la nostra Nazionale riuscisse a conquistare l’11° posto nel medagliere generale in questa competizione.

Mondiali Parigi 2023, l’Italia dell’atletica paralimpica festeggia: “Non si può non essere pienamente soddisfatti”

Come riporta una nota FISPES, il giudizio sportivo del Direttore Tecnico delle Azzurre e degli Azzurri dell’atletica paralimpica Orazio Scarpa appare molto positivo: “Questo Mondiale ci ha riservato tante emozioni, forti ed intense, meravigliose come oggi anche se non proprio tutte gioiose. Tuttavia, non si può non essere pienamente soddisfatti per i risultati conseguiti in termini di slot e medaglie”.

“Volendo entrare un po’ nel dettaglio – ha poi aggiunto il DT -, vorrei ricordare la prima medaglia d’oro, il primo pass e record europeo di 10.64 nei 100 T64 di Manu che anche oggi ha fatto un capolavoro nei 200. Manu ha fatto tutto questo in un solo colpo e con non poche emozioni. I nostri atleti top level hanno tutti centrato l’obiettivo e, in questo campionato, abbiamo potuto valutare che a questi livelli non c’è nulla di certo o scontato. Oltre agli atleti big della nostra delegazione, vorrei sottolineare le maiuscole prestazioni dei giovani talenti di UniCredit FISPES Academy: Fabio Bottazzini e Giuliana Filippi, oltre a chi nel percorso formativo dell’Academy è cresciuto, Riccardo Bagaini. Di lui voglio solo sottolineare il coraggio di una prova entusiasmante dal prezioso valore tecnico. È stato un Mondiale da record, un primato mondiale (Sabatini nei 100 T63), due record europei (Manu nei 100 e 200 T64), sette primati italiani, otto personal best e varie migliori prestazioni stagionali”.

“Tutti gli Azzurri hanno conseguito uno degli obiettivi sopracitati – ha infine concluso Scarpa – e questo non può essere frutto del caso quanto piuttosto di un esito straordinario di squadra e di una programmazione attenta e meticolosa. Questa pianificazione è stata possibile grazie ad un lavoro coordinato tra società sportive, tecnici personali, struttura tecnica e Federazione. Ringrazio in particolare il mio staff tecnico, Francesco Carboni per il suo encombiabile lavoro dietro le quinte, lo staff sanitario e i tecnici Inail per il prezioso operato, ognuno di loro ha contribuito in modo imprescindibile al raggiungimento di un risultato di tale valenza”.

Soddisfazione enorme per l’Italia dell’atletica paralimpica anche da parte del presidente FISPES Sandrino Porru: “Avevo dichiarato di avere la squadra di Para atletica più competitiva di tutti i tempi e non è stato un caso. I risultati lo comprovano. Siamo la nazione da battere sulla velocità ma tutti gli atleti hanno dimostrato di poter reggere il confronto con qualsiasi avversario e di giocarsi sino in fondo la gara ed ambire al massimo risultato in palio”.

“Questo livello tecnico – ha poi evidenziato il presidente FISPES -, mai avuto in maniera così corale in passato, è frutto di un ennesimo grande lavoro di squadra, finalizzato e capitalizzato grazie alle gesta dei nostri atleti, supportati dalle loro società di provenienza, dai tecnici personali, dallo staff tecnico federale, dagli uffici federali guidati dal Segretario Generale, il tutto sotto la regia del Consiglio Federale. Un gruppo ancor più grande se pensiamo a tutti quegli atleti che hanno sfiorato l’opportunità di essere convocati, ma che avranno un’altra chance in occasione dei prossimi Mondiali 2024 a Kobe e che, non dimentichiamolo, sono stati anche loro un prezioso contribuito necessario per elevare la competitività della squadra. Anche a loro va quindi parte di merito del risultato portato a casa”.

“Un Mondiale da incorniciare – ha ricordato Porru – per i cinque ori, tre argenti, quattro bronzi, e dieci slot per Parigi 2024 che, oltre ad averci dato importanti conferme, in previsione degli ormai imminenti Giochi Paralimpici, ci ha regalato emozioni indescrivibili con i giovani, emersi grazie al prezioso lavoro dell’UniCredit FISPES Academy, che hanno raggiunto importanti risultati, come personal best, record italiani e slot”.

“Tutto ciò dimostra – ha concluso il numero uno FISPES – quanto la FISPES cresca in numeri e talenti, alimentando sempre più quel profondo sentimento di riconoscenza e gratitudine verso tutti coloro che hanno contribuito al conseguimento di questi straordinari risultati: i già citati amici di Inail sempre pronti a mettere a punto le protesi sportive; i Gruppi Sportivi Militari che, oltre ad aver egregiamente preparato i loro atleti, sono stati sempre pronti a supportare le attività federali; la RAI che ci ha seguito, ancora una volta, con dedizione e alta professionalità, dando la giusta dignità agli atleti e alle loro gesta, affiancando la FISPES e il Comitato Italiano Paralimpico in quel percorso di promozione dello sport paralimpico; i nostri compagni di viaggio: UniCredit, Stellantis con Autonomy, Luanvi, PMG, Human Tecar, Bayer, Fondazione Conad, Procter & Gamble e McArthurGlen. Una grande famiglia con un grande progetto comune: costruire e offrire opportunità di praticare sport a partire dalle scuole dei bimbi, per arrivare alle kermesse sportive più prestigiose, passando dalla nostra Academy. In questo modo non solo si raccolgono maggiori risultati, ma tutti ci sentiamo vincitori”.

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Ultima modifica: 18/07/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.