News

Olimpiadi e Paralimpiadi 2021, Italia a rischio esclusione

L'Italia potrebbe non gareggiare alle Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo 2021. La notizia bomba potrebbe essere confermata mercoledì prossimo

Mercoledì sarà il giorno decisivo per sapere se l’Italia non parteciperà formalmente alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi di Tokyo 2021, sebbene ormai sembra cosa certa. In base ad alcune indiscrezioni rese note dall’edizione di Repubblica del 25 gennaio 2021, l’Italia avrebbe un piede e mezzo fuori dai prossimi Giochi di quest’estate – come sappiamo, rinviati dallo scorso anno a causa del Covid.

Olimpiadi e Paralimpiadi 2021: perché l’Italia potrebbe non partecipare

La compagine azzurra potrebbe fare la fine di quella russa, anche se i termini dell’eventuale esclusione sono decisamente agli antipodi. Secondo Repubblica, infatti, “il Comitato Olimpico internazionale ha pronto il documento di sospensione del Coni: un atto che per l’Italia non ha precedenti”. Se tale informazione verrà confermata, gli atleti olimpici e paralimpici non potranno gareggiare sotto bandiera e inno italiani.

Come mai siamo arrivati a questa situazione? A causa della Riforma dello Sport di 2 anni fa, realizzata dal Governo Conte I, per la quale il Coni perse la propria autonomia a favore dell’organo governativo Sport e Salute. Il successivo esecutivo ha provato a mettere una pezza con la recente riforma Spadafora, ma la situazione non è cambiata.

Come confermato anche dal presidente del Coni Giovanni Malagò, in audizione odierna alla Commissione cultura, il problema nasce dal fatto che “la società Sport e Salute, che ha sostituito Coni Servizi, nel frattempo non ha scorporato le funzioni del Coni”.

Il nodo centrale sta tutto qui: il Coni non può dipendere da una società del governo, e dunque non può operare ai Giochi in quanto non sarebbe in linea con quanto previsto dalla Carta Olimpica. Tra l’altro, la conferma dell’eventuale esclusione non avrebbe ripercussioni solo sui Giochi estivi ma anche su Milano-Cortina 2026, i Giochi invernali che l’Italia ospiterà.

Leggi anche: Olimpiadi e Paralimpiadi 2021: CdM approva autonomia CONI

Malagò: “Il CIO ci aveva avvertiti”

“A distanza di 25 mesi dalla riforma – ha continuato Malagò -, questo discorso non è stato risolto. Il Comitato esecutivo del CIO (Comitato Olimpico Internazionale, ndr) non so cosa delibererà, mercoledì. Ma a più riprese, il presidente Bach, in modo estremamente eloquente, ha fatto presente che questa situazione è contraria all’ordinamento”.

In effetti, spiega Repubblica, il presidente del CIO Thomas Bach avrebbe esortato il governo italiano con ben 2 lettere, inviate una il 14 ottobre 2020 e l’altra il 2 dicembre 2020; sembrerebbe, però, senza ricevere alcuna risposta. Perciò, mercoledì 27 gennaio 2021 alle 17:30 sarà resa nota la decisione ufficiale del Comitato Olimpico Internazionale. Tuttavia l’Italia sembra essere già fuori dai Giochi.

Come può l’Italia salvarsi?

C’è una possibilità per il Bel Paese di partecipare alle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi di Tokyo: convocare un CdM (Consiglio dei Ministri) straordinario prima dello scadere del tempo per approvare un decreto legge in materia di autonomia del Coni.

“A dirla tutta – ha confessato Malagò -, un decreto esiste già: è stato scritto in accordo tra gli uffici del ministero dello Sport e quelli del Mef, e in poche righe determina garanzie per l’autonomia funzionale e gestionale del Coni trasferendogli la pianta organica dei dipendenti che ha in uso da Sport e Salute. Ma il decreto giace in un cassetto, bloccato da ostruzioni politiche”. E intanto mercoledì si avvicina: mancano meno di 48 ore alla decisione ufficiale.

Ultima modifica: 07/04/2021

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.