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Il Decreto Lavoro 2023 è legge: ecco cosa dice (anche sui lavoratori fragili)

La Camera ha approvato il Decreto Lavoro 2023, nonostante le problematiche sollevate da alcuni lavoratori fragili. Cosa sappiamo

Il Decreto Legge 2023 è legge, nonostante le polemiche sui lavoratori fragili incompatibili con lo smart-working. La Camera infatti ha varato il dl Lavoro con 154 voti a favore, 82 contrari e 12 astenuti. Vediamo quali sono i punti salienti della normativa.

Decreto lavoro 2023: proroga dello smart-working (ma non per tutti)

Com’era stato ampiamente anticipato, il lavoro agile è stato prorogato per alcune categorie dei lavoratori fragili e per chi ha figli under 14. In particolare, la proroga è di 3 mesi (fino al 30 settembre 2023) per i dipendenti pubblici fragili, mentre nel privato resta fino alla fine dell’anno (31 dicembre 2023) anche per genitori con figli under 14.

Non ci sono invece novità per i lavoratori fragili che svolgono mansioni non compatibili con lo smart-working, come avevamo denunciato qualche giorno fa. Così facendo, continua a persistere una problematica che non sembra al centro dell’agenda politica dell’attuale governo, così come accaduto con quelli precedenti.

Decreto Lavoro 2023: fringe benefit

I genitori con figli a carico potranno beneficiare dell’aumento della soglia dei fringe benefit nel 2023 fino a 3mila euro, e potranno essere utilizzati anche per le utenze domestiche (oltre a essere compensi esenti da tasse e contributi).

Il Reddito di Cittadinanza sparisce, arriva l’Assegno di inclusione

L’annuncio era già stato quando il governo Meloni si era insediato, ora l’obiettivo è stato raggiunto: il Reddito di Cittadinanza sarà cancellato, in quanto da gennaio 2024 arriverà l’Assegno di inclusione (inizialmente doveva chiamarsi MiA), che riguarderà persone con disabilità, minori, persone anziani over 60 e componenti svantaggiati inseriti nei programmi di cura e assistenza certificati dalla Pubblica Amministrazione.

L’importo dell’Assegno di inclusione sarà di massimo 6mila euro l’anno, cioè 500 euro al mese, insieme a un contributo per pagare l’affitto di 3.360 euro l’anno, cioè 280 euro al mese. Nel caso in cui all’interno del nucleo familiare sono presenti persone di almeno 67 anni o che presentano disabilità gravi, l’importo mensile si attesta a 630 euro al mese più 150 euro di contributo per l’affitto.

Decreto Lavoro 2023: rinnovo dei contratti a termine

Il decreto lavoro 2023 ha introdotto alcune novità per rendere più flessibili i rinnovi dei contratti a termini. Ad esempio, entro i primi 12 mesi potranno essere prorogati e rinnovati senza le causali che erano state introdotte dal Governo Conte con il decreto Dignità.

Vengono comunque introdotte nuove causali: casi previsti dai contratti collettivi; stipula di patti individuali (in assenza di contratti collettivi); sostituzione di altri lavoratori. Abolito invece il limite quantitativo del 20% previsto per il personale in apprendistato e per le assunzioni dei lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.

Bonus Estate 2023 per i lavoratori nel turismo

Un altro incentivo che si aggiunga alla lunga lista dei Bonus previsti nel 2023. In questo caso, dal 1° giugno al 21 settembre 2023 i lavoratori del settore del turismo potranno avvalersi del bonus estate 2023, il cui importo è pari al 15% delle retribuzioni lorde per il lavoro notturno e gli straordinari (e non concorre alla formazione del reddito).

Decreto Lavoro 2023: incentivi per chi assume Neet e percettori dell’Assegno di Inclusione

All’interno del decreto sono presenti iniziative per migliorare il dato dell’occupazione riguardanti Neet e percettori del futuro Assegno di Inclusione.

In particolare, gli incentivi sono verso i datori di lavoro, i quali se assumono a tempo indeterminato (anche in caso di apprendistato) i beneficiari del nuovo Assegno, potranno avere un esonero contributivo del 100% per 12 euro (fino a 8mila euro l’anno). L’esonero è esteso a 24 mesi in caso di trasformazione da contratto a termine. Nel caso in cui vengano invece assunti con contratto a tempo determinato o stagionale, lo sgravio è del 50% per 12 mesi (fino a 4mila euro l’anno).

Previsto anche un incentivo nel caso in cui le nuove assunzioni, dal 1° gennaio fino alla fine dell’anno, sia nei confronti di giovani con meno di 30 e che appartengono alla categoria dei Neet: in questo caso, lo sgravio è del 60% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali per 12 mesi.

Assegno Unico, nuova maggiorazione

Tra le varie misure previste, il Decreto Lavoro 2023 introduce per l’Assegno Unico la maggiorazione anche per i figli con un solo genitore lavoratore, in quanto l’altro risulta deceduto. Al momento ancora non è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo completo del decreto, per cui questo articolo sarà aggiornato con eventuali informazioni aggiuntive.

Ultima modifica: 30/06/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.