Diritti e disabilità

Se figlio disabile è in Dad, i genitori vanno in smart-working

La Commissione Lavoro e Affari Sociali della Camera ha approvato un emendamento che permette il lavoro agile in caso di figli disabili in dad

Se in famiglia c’è un figlio minore con disabilità in Dad o in quarantena, allora entrambi i genitori possono ricorrere allo smart-working. Lo ha deciso il 15 aprile 2021 la Commissione Lavoro e Affari Sociali della Camera, approvando un emendamento di Italia Viva al decreto 30/2021. Dunque, grazie a questa decisione, entrambi i genitori potranno ricorrere al lavoro agile e, in caso di disabilità grave, non ci sono limiti di età e uno dei due genitori può richiedere anche il congedo parentale.

Dad figlio disabile, Noja: “Attenzione doverosa”

L’emendamento porta la firma di Lisa Noja, capogruppo di Italia Viva in Commissione Affari Sociali alla Camera, che ha annunciato la buona notizia con un post sui social: “Alla Camera è stato approvato un emendamento a mia prima firma, per garantire un sostegno maggiore ai genitori lavoratori, con figli disabili in DAD o in quarantena”.

Per Noja, “siamo riusciti a dare un’attenzione in più alle migliaia di genitori di figli con disabilità o disturbi DSA o bisogni educativi speciali di ogni età in caso di quarantena, sospensione didattica o centri diurni”.

Ma non è ancora finita qua, spiega Noja: “La modifica accolta in Commissione, in attesa dell’esame finale dell’Aula, estende la possibilità di accedere allo smart-working non solo ad uno ma ad entrambi i genitori e, in caso di disabilità grave, consente anche, se uno ricorra al lavoro agile, che il secondo genitore possa comunque ottenere il congedo. Una giusta e doverosa attenzione a quei genitori che, avendo figli con disabilità, hanno sofferto molto di più questo lungo periodo di pandemia”.

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Ultima modifica: 16/04/2021

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.