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Disability Card approvata dal Parlamento Europeo: cos’è e come funziona

La Disability Card è stata approvata dal Parlamento Europeo, ma ancora non è stato pubblicato il testo ufficiale. Ecco cos'è e come funziona

Il 24 aprile 2024 il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo provvisorio dello scorso febbraio sulla Disability Card (nota anche come Carta Europea d’Invalidità) e sul contrassegno europeo di parcheggio. L’accordo è stato approvato con 613 voti favorevoli, 7 contrari e 11 astensioni. La notizia è stata data dal Forum europeo sulla disabilità, che però segnala che per la pubblicazione del testo ufficiale bisognerà attendere la conclusione delle Elezioni Europee.

Come funziona la Disability Card?

La Carta Europea della Disabilità, nota anche come Disability Card o European Disability Card, è un progetto di sperimentazione che per ora vede la partecipazione di solo 8 nazioni europee: Italia, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Slovenia e Romania.

Si tratta di una vera e propria card che raccoglie dentro di sé tutte le informazioni riguardanti lo stato di disabilità del titolare e tutti i vari servizi dedicati, che possono essere letti grazie alla scansione del QR-Code. Più nel dettaglio, la Carta Europea della disabilità potrà essere utilizzata per avere agevolazioni nel campo della cultura, del tempo libero, dello sport e dei trasporti.

L’operatività di questa Card viene decisa e organizzata dallo Stato membro che l’adotterà, e in base alle normative vigenti a livello locale. Almeno finora, visto che con l’approvazione del Parlamento europeo potrebbe tradursi in una direttiva tale da pianificare regole comunitarie per tutti gli Stati membri. L’obiettivo della Disability Card è permettere un accesso diretto alle agevolazioni degli Stati europei e sostituire tutti i certificati cartacei esistenti.

A chi spetta la Disability Card e come averla?

Da circa 2 anni in Italia è già possibile richiedere la Carta europea della disabilità. Basta andare nella sezione dedicata dell’INPS e seguire queste procedure:

  • nel momento in cui si presenta la domanda, bisogna allegare una foto in formato tessera a colori;
  • indicare un indirizzo di recapito se diverso da quello noto all’INPS;
  • se la condizione di disabilità è attestata da un verbale cartaceo precedente il 2010, rilasciato da Regioni o Province autonome o da sentenze/decreti, il richiedente dovrà dichiarare, sotto la sua responsabilità, di essere in possesso di una documentazione certificativa dello stato di disabilità;
  • entro 60 giorni l’INPS invierà la Disability Card.

In base alle informazioni diffuse dall’INPS, la Disability Card spetta a:

  • invalidi civili maggiorenni con invalidità certificata superiore al 67%;
  • invalidi civili minorenni;
  • cittadini con indennità di accompagnamento;
  • cittadini con certificazione ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 5 febbraio 1992, n. 104;
  • ciechi civili;
  • sordi civili;
  • invalidi e inabili ai sensi della legge 12 giugno 1984, n. 222;
  • invalidi sul lavoro con invalidità certificata maggiore del 35%;
  • invalidi sul lavoro con diritto all’assegno per l’assistenza personale e continuativa o con menomazioni dell’integrità psicofisica;
  • inabili alle mansioni ai sensi della legge 11 aprile 1955, n. 379, del D.P.R. 29 dicembre 1973, n. 1092, e del D.P.R. 27 luglio 2011, n. 171, e inabili ai sensi dell’articolo 13 della legge 8 agosto 1991 n. 274, e dell’articolo 2 della legge 8 agosto 1995, n. 335;
  • cittadini titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra.

Leggi anche: Disability Card e agevolazioni 2024: dove usarla ed elenco convenzioni

Ultima modifica: 26/04/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.