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Dettagli sull’anemia microcitica, tra sintomi e cause

L'anemia microcitica prevede la presenza di globuli rossi più piccoli. Si può curare con integratori del ferro in caso di ferritina bassa

Quando si parla di anemia microcitica, ci si riferisce a una malattia del sangue caratterizzata dalla presenza di microciti (globuli rossi piccoli) di dimensione nettamente inferiore rispetto alla media (nell’anemia falciforme i globuli rossi invece assumono la forma di una falce o di una mezzaluna).

A questa condizione, si aggiunge una notevole riduzione dell’emoglobina nell’organismo. Di conseguenza ne deriva che il sangue riduce la sua capacità di trasportare ossigeno nei polmoni, nei tessuti, nei muscoli e negli organi.

Cos’è l’anemia microcitica?

L’anemia microcitica è una malattia del sangue che si contraddistingue per una riduzione significativa del volume corpuscolare dei globuli rossi. Viene detta anche anemia ipocromica microcitica perché, nella gran parte dei casi, si associa a un livello di emoglobina molto più basso rispetto ai valori normali per sesso ed età (quando la concentrazione di emoglobina è maggiore invece si parla di anemia ipercromica).

Al contrario, se i globuli rossi sono più grandi rispetto alla norma siamo di fronte a un’anemia macrocitica. Per definizione, le anemia microcitiche presentano un volume globulare medio (MCV) inferiore a 80 femtolitri e sono associate a una ipocromia (presenza di emoglobina) inferiore a 27pg.

Se la sideremia (indicatore della presenza di ferro nel sangue) è bassa, è molto probabile che sia proprio questa la causa legata all’anemia.

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Quali sono le cause dell’anemia microcitica?

Fra le principali cause dell’anemia microcitica ci sono le carenze di ferro, le talassemie (tutte le malattie genetiche legate a un difetto genetico nella sintesi dell’emoglobina) e le malattie croniche come le neoplasie, le infezioni o la celiachia. In alcuni casi (molto rari) l’anemia microcitica può derivare da un avvelenamento da piombo o da una deficienza da vitamina B6 (pirossidina).

Il piombo infatti interferisce in maniera sostanziale con la sintesi dell’emoglobina e nei bambini (ma anche nei soggetti più predisposti) può causare anemia. Anche la carenza di vitamina B6 può portare all’emergere di una forma di anemia microcitica.

Questa vitamina infatti gioca un ruolo importante nel metabolismo degli amminoacidi, degli acidi grassi e degli zuccheri e contribuisce inoltre alla formazione dei globuli rossi. Un deficit di questa vitamina può portare inoltre a un abbassamento delle difese immunitarie.

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Come fare la diagnosi di Anemia microcitica?

Per capire se si è affetti da anemia microcitica, è sufficiente fare le analisi del sangue. Attraverso l’emocromo infatti è possibile determinare la quantità di globuli bianchi (leucociti), di globuli rossi (eritrociti), di trombociti e piastrine presenti nel sangue. Inoltre è possibile monitorare i livello di ematocrito e di emoglobina presente nel sangue.

L’emoglobina infatti è una proteina contenuta all’interno dei globuli rossi ed ha una funzione vitale: è specializzata infatti nel trasporto di ossigeno alle varie parti dell’organismo.

Gli eritrociti (i globuli rossi) possono diminuire la loro dimensione a causa di una carenza di ferro (e in quel caso di parla di anemia sideropenica). Non è escluso che possano essere più piccoli anche a causa di qualche patologia genetica che interferisce nella formazione delle cellule del sangue. In questo caso, si parla di anemia microcitica ereditaria.

Esiste anche un caso in cui l’organismo contiene al suo interno la giusta quantità di ferro per ossigenare tutti i sui componenti ma non è in grado di incorporarlo nella molecola dell’emoglobina.

In questo caso di parla di anemia sideroblastica, perché a causa di un difetto genetico nella sintesi dell’eme compaiono sideroblasti ad anello nel midollo osseo ed eritrociti ipocromici nel sangue.

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Quali sono i sintomi dell’anemia?

I sintomi dell’anemia microcitica sono quelli tipici della carenza di ferro nel corpo, ovvero quelli legati alla mancata ossigenazione dei tessuti:

  • pallore (soprattutto a livello del viso);
  • stanchezza generale;
  • debolezza muscolare;
  • fragilità di unghie e capelli;
  • inappetenza;
  • mal di testa;
  • respiro affannoso e corto;
  • vertigini Nei casi più gravi.

Questi sintomi possono degenerare in:

  • palpitazioni;
  • sincopi;
  • dolore al petto;
  • perdite di sangue;
  • diarrea;
  • splenomegalia (aumento del volume della milza);
  • epatomegalia (ingrossamento del fegato).

Trattamenti, cure e rimedi naturali

A differenza di anemie più complesse come l’anemia mediterranea o quella falciforme, l’anemia microcitica prevede diversi approcci ma nella maggior parte dei casi non è necessario alcun intervento terapeutico.

Nella gran parte dei casi, è sufficiente assumere integratori a base di ferro e di vitamina C (contribuisce ad aumentare la capacità del corpo di assorbire il ferro). Inoltre, si può seguire una dieta che contempli l’assunzione di alimenti ricchi di ferro come la carne bovina, la carne di cavallo, il tuorlo dell’uovo, il pesce (tonno, spigola, acciuga, cefalo, dentice e sgombro), legumi secchi, fagioli, cereali e ortaggi (spinaci, indivia, radicchio verde.

In particolar modo, in caso di anemie microcitiche può essere utile consumare alimenti ricchi di calcio e di Vitamina D per contrastare anche il rischio dell’osteoporosi (legata spesso all’anemia). Nei casi più gravi, è necessario ricorrere a trasfusioni di sangue (che pervadono il corpo di nuovi globuli rossi), splenectomia (asportazione della milza) e trapianto di midollo osseo o di cellule staminali.

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Ultima modifica: 18/11/2023

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.