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Ecco l’elenco dei test per la diagnosi di acondroplasia

Quali sono i test certi che ci aiutano a certificare una diagnosi di acondroplasia? Ne esistono 3, ma solo uno può confermare la malattia

Prima di sapere come si fa la diagnosi dell’acondroplasia, conosciamo la patologia. L’acondroplasia, nota anche come ACP, è una forma di nanismo, un’alterazione che determina uno sviluppo corporeo insufficiente: a non essere particolarmente sviluppati è la cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe degli arti. A causa di ciò, la malattia è riscontrabile con gravi disturbi della crescita.

Una persona con nanismo acondroplasico non cresce in maniera regolare, e lo possiamo notare nell’altezza media degli adulti: negli uomini è di circa 130 cm, invece nelle donne è di 125 cm.

La diagnosi di acondroplasia

Diversi anni fa una diagnosi di acondroplasia richiedeva del tempo, in quanto bisognava aspettare la nascita dell’individuo. Oggi però non è più necessario: in linea generale la ricerca della malattia usa osservazioni cliniche e radiologiche, ma per una conferma certa si può utilizzare anche l’analisi genetica. Per questo motivo possiamo riconoscere tre modi di diagnosticare la patologia:

  • diagnosi prenatale: ecografia ostetrica (che non è sufficiente a confermare la malattia) e un test genetico su liquido amniotico;
  • diagnosi post-natale: valutazione della proporzionalità degli arti, misurazione delle ossa delle gambe e delle braccio, esame a raggi X e scansione profilo genetico;
  • test genetico: ricerca la mutazione del gene FGFR3 nel cromosoma 4, che sarebbe alla base dell’acondroplasia (al momento il test diagnostico più attendibile).

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Aspettativa di vita di una persona con acondroplasia

La fase più critica di una persona con acondroplasia è l’immediata nascita o l’infanzia. Un’alta percentuale di nascituri infatti sopravvive solo pochi giorni e, in casi ancora più estremi, nasce morta. In caso di sopravvivenza, la vita di una persona con acondroplasia è piuttosto lunga, anche se nella media generale della popolazione risulta un’aspettativa di vita inferiore a causa della possibile apparizione di malattie cardiovascolari. L’altezza massima che un adulto con acondroplasia può raggiungere è 140 cm.

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Ultima modifica: 24/05/2021

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.