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“Da Toro a Nonno Seduto: io, Michele Sanguine, e la mia webserie”

Michele Sanguine ci prova ancora: dopo la creazione del Wheelchair GP e l'avventura rap con Toro Seduto, sta per arrivare la sua webserie

Abbiamo conosciuto Michele Sanguine sotto diversi aspetti: prima come ideatore del Wheelchair GP in Italia, corse inclusive dedicate a chi siede su una carrozzina elettrica; poi come il rapper Toro Seduto, arrivando persino a essere il primo cantante con distrofia muscolare su carrozzina a esibirsi all’Alcatraz di Milano. Ora il poliedrico artista ci prova ancora: stavolta punta a realizzare una ironica webserie, dal titolo “Nonno Seduto”.

Bentrovato Michele Sanguine. Qual è la trama di “Nonno Seduto”?

“Senza prendermi troppo sul serio mi trasformerò e sarò un nonno completamente rimbambito dall’età che riesce a vivere grazie all’eredità della moglie. Nella serie abiterò insieme a tre nipoti: Mario e Alfredo, tutti e due disoccupati, e Jessica, ‘che dovrebbe studiare’. C’è anche la moglie di Mario, un tipino tutto pepe. In questa famiglia svitata vive pure il badante Romeo, che fa di tutto per non lavorare. Ne succederanno di cotte e di crude, e arriverà dall’Ecuador anche la sorella del badante a portare scompiglio.”

Quante puntate prevedi di realizzare?

“Le puntate che prevediamo di realizzare saranno esattamente 11.”

Perché hai deciso di creare questa webserie?

“Mi è venuto in mente perché, quando frequentavo l’università, partecipavo al laboratorio teatrale LIUC: durante una rappresentazione, avevamo portato in scena la commedia ‘È una caratteristica di famiglia’ e io interpretavo un vecchietto. Mi è capitato di rivedere in quarantena su Youtube questo spettacolo e mi è venuta l’idea di riproporre questo personaggio anche in una webserie.”

Abbiamo letto che con quest’opera non vuoi prenderti troppo sul serio, quindi immaginiamo che racconterai la disabilità in maniera leggera. A tuo avviso, ironizzare sulla disabilità è possibile?

“In questa serie io sono presente in tutte le puntate, ma in nessuna puntata si parlerà di disabilità. Faccio parte di questo cast come ne fanno parte tutti gli altri, l’unica differenza è che io sono in sedia a rotelle. In questo caso, anche se mi trovo a vivere con una malattia grave, ‘la metto sul ridere’ interpretando un vecchietto.”

Con “Nonno Seduto” cosa speri di suscitare nel pubblico?

“Spero di suscitare nel pubblico divertimento e far passare un momento leggero nonostante si veda recitare un ragazzo nella mia condizione.”

Quali step ti mancano per dare vita a “Nonno seduto”?

“Abbiamo cominciato piano piano a realizzare qualche ripresa, quello che ci manca più che altro è un sostegno economico da parte di un azienda o da parte di privati.”

Ti abbiamo conosciuto come ideatore del Wheelchair GP, sei noto come il cantante Toro Seduto e ora punti a mettere in piedi una webserie: cosa ti spinge a impegnarti così tanto per attuare le tue idee?

“Mi spingo a impegnarmi tanto perché con il mio carattere non riesco a guardare la televisione tutto il giorno e poltrire, devo sempre inventarmi qualcosa. Devo dire che, qualcuno non ci crederà, ma con questo progetto il mio tempo è occupato totalmente, sono impegnatissimo. Solitamente, quando una persona è in carrozzina, si pensa che non sappia come passare la giornata, che si annoi, che sia triste. Invece questo progetto mi stimola la mente e la fantasia. Quando realizziamo i testi, mi divertito tantissimo a scrivere le battute: non vedo l’ora di recitare e che questo progetto prenda forma.”

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Ultima modifica: 11/02/2021

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.