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Long Cold, il raffreddore che non passa: sintomi e quanto dura

Uno studio inglese ha dimostrato l'esistenza del Long Cold, cioè un raffreddore che non passa mai. Scopriamo cosa dice la ricerca estera

Oltre al Long Covid e al Long Flu, la pandemia lascia in eredità il Long Cold, noto anche come Long Raffreddore, cioè la persistenza del raffreddore per un tempo superiore al normale.

A dirlo è uno studio della Queen Mary University di Londra, pubblicato sulla rivista EClinicalMedicine, editato da The Lancet, che avrebbe appunto scoperto l’esistenza di sintomi a lungo termine successivi alla guarigione dopo un’infezione respiratoria acuta non Covid.

Long Cold: che cos’è e quali sono i sintomi?

Il raffreddore è un malanno comune con cui ci troviamo a combattere soprattutto d’inverno a causa dell’influenza stagionale, la fortuna è che dura veramente pochi giorni. Secondo lo studio sopracitato però, esisterebbero sintomi persistenti per lungo tempo anche dopo la guarigione, in maniera molto simile al Long Covid, la Sindrome Post Covid caratterizzata da segni che possono durare in media anche 2 mesi.

Queste lunghe manifestazioni dunque non riguarderebbero solo chi ha avuto un’infezione da Sars-CoV-2, ma anche individui che sono stati soggetti a infezioni respiratorie acute non Covid, come appunto il raffreddore.

Al fine di dimostrare questa teoria, i ricercatori hanno preso in considerazione diversi sintomi: tosse eccessiva, disturbi del sonno e di memoria, difficoltà di concentrazione, dolore muscolare o articolare, disturbi di gusto o olfatto, diarrea, dolore addominale, cambiamenti nella voce, perdita di capelli, battito cardiaco accelerato insolito, svenimenti o vertigini, sudorazione insolita, mancanza di respiro, ansia o depressione e affaticamento.

Dopo di ché, hanno analizzato i casi di 10.171 adulti tra chi ha avuto un’infezione da Sars-CoV-2 e chi invece un’infezione respiratoria acuta non Covid, notando che i sintomi a lungo termine non sono un’esclusiva del Long Covid. Anzi, nei casi di infezioni respiratorie acute non Covid, sono stati segnalati sintomi di durata intensa, anche 11 settimane, relativi a mal di stomaco, tosse e diarrea.

Quanto dura il Long Cold?

Come abbiamo imparato a studiare negli ultimi anni, i sintomi del Long Covid possono persistere fino a 44 settimane dopo la guarigione, mentre per il Long Cold si parla di circa 11 settimane. Al momento però “non abbiamo prove che questi ‘lunghi raffreddori’ abbiano gravità e durata simile al Long Covid”, ha spiegato all’Ansa l’autrice dello studio Giulia Vivaldi. Indi per cui, si tratta di una situazione attualmente non riconosciuta, ma che grazie a questo studio potrebbe iniziare a essere approfondita.

La stessa autrice dello studio, in una nota della Queen Mary University, ha fatto sapere che “queste infezioni ‘lunghe’ sono così difficili da diagnosticare e trattare principalmente a causa della mancanza di test diagnostici e dei tanti possibili sintomi. Sono più di 200 gli indagati solo per il Long Covid”.

Dunque l’importanza di queste ricerche, spiega il professor Adrian Martineau, ricercatore capo di COVIDENCE UK e professore clinico di infezioni e immunità respiratorie presso la Queen Mary University di Londra, permettono di “aiutarci ad arrivare alla radice del motivo per cui alcune persone manifestano sintomi più prolungati di altre. In definitiva, questo potrebbe aiutarci a identificare la forma di trattamento e assistenza più appropriata per le persone colpite”.

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Ultima modifica: 25/01/2024

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.