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Cartilagine di accrescimento: tutto quello che c’è da sapere

La cartilagine di accrescimento è un disco cartilagineo che si trovano sulle ossa lunghe (es. femore e tibia). Ecco come funziona

Per fisi, detta anche cartilagine di accrescimento, si intende il fronte di crescita dell’epifisi sul versante diafisario. Le fisi di accrescimento sono dischi cartilaginei che si trovano sulle ossa lunghe (es. femore e tibia).

Quando la cartilagine cresce, si sviluppano altre cellule (chiamate osteoblasti). Il compito degli osteoblasti è la produzione di nuovo tessuto osseo. Il momento in cui la crescita è completa varia a seconda dell’osso, ma solitamente attorno ai vent’anni tutte le cartilagini di accrescimento sono sostituite da tessuto osseo.

Crescita dei bambini: la cartilagine di accrescimento

Quando parliamo di crescita dei bambini, parliamo di un processo molto complesso che vede implicato tutto l’organismo. La crescita (e l’aumento di statura) sono connessi all’aumento della lunghezza ossea, una condizione che si verifica solamente quando nel corpo avvengono determinate reazioni (in cui sono fondamentali gli ormoni).

Partiamo dalla nascita. La maggior parte delle ossa dei bambini è costituita da cartilagine, un tessuto connettivo molto morbido e flessibile. Col passare degli anni, la cartilagine viene sostituita dall’osso e rimane soltanto in naso e orecchie. La cartilagine di accrescimento (o fisi di accrescimento) si allunga e cresce fino a diventare tessuto osseo: la crescita avviene a partire dalle estremità.

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La cartilagine di accrescimento smette di crescere all’inizio dell’età adolescenziale

Il processo di crescita della cartilagine di accrescimento

In condizioni normali (in assenza di patologie o di incidenti di percorso), la cartilagine di accrescimento si calcifica e si chiude. Da questo momento in poi, si arresta definitivamente la crescita spontanea delle ossa. Questo processo (che a primo impatto sembra semplice e naturale) è in realtà un procedimento molto articolato in cui entrano in gioco diversi ormoni.

Alcuni intervengono direttamente sulla cartilagine di accrescimento, altri invece sono implicati nella produzione dei fattori di crescita, ovvero le sostanze naturali prodotte dal nostro organismo. Il luogo in cui avviene maggiormente la produzione è il fegato. Questi fattori sono utili per far crescere e maturare le cellule (che intervengono in modo determinante nella crescita delle ossa).

L’importanza degli ormoni

La fase di crescita è connessa, in gran parte, allo sviluppo ormonale. Nella fase di pubertà, l’ormone che interviene nell’allungamento delle ossa (e nella cartilagine di accrescimento) è il GH (ormone somatotropo), che opera assieme agli ormoni tiroidei, all’insulina e ai fattori di crescita. Qualsiasi difetto in questo processo porta ad alterazioni della crescita (nanismo e gigantismo).

Attorno ai 16-17 anni per le femmine (18-20 per i maschi), la crescita si interrompe. Le epifisi si connettono alle metafisi e le cartilagini di accrescimento smettono di funzionare: la crescita ossea naturale si interrompe definitivamente. I protagonisti di questa interruzione sono gli ormoni sessuali.

La frattura della cartilagine

La fratture della cartilagine di accrescimento si verifica in zone situate all’estremità delle ossa. La cartilagine di accrescimento si frattura quando l’osso viene sottoposto a sollecitazioni ripetute. Quando la cartilagine subisce una frattura, l’area si gonfia e il bambino può avere difficoltà a muovere l’arto. Se la cartilagine non viene curata in modo meticoloso, l’osso potrebbe crescere in modo sbagliato o deformarsi col passare del tempo.

Alcune di queste fratture sono trattate con un gesso o con un tutore: in caso di frattura seria e complicata, il medico può scegliere di intervenire in modo chirurgico. Se vi è un coinvolgimento articolare, il danno potrebbe portare a sviluppare una forma di artrite.

Alterazioni della crescita

Quando si parla di difetti staturali o legati alla crescita (e di cartilagine di accrescimento), nella maggior parte dei casi c’è un problema connesso all’ormone della crescita. Questo agisce sulle cartilagini di accrescimento e impedisce ad essere di ad essere di crescere in modo naturale.

Un esempio di malattia dovuta a resistenza congenita all’ormone è la Sindrome di Laron. Stiamo parlando di una malattia ereditaria molto grave che trova una geolocalizzazione in alcune zone del Medio Oriente. Questa patologia rientra fra le forme di nanismo e oggi viene curata con la somministrazione esogena di IGF1.

Spesso il termine nanismo viene utilizzato in maniera erronea. Non tutte le persone basse sono affette da nanismo, che è un difetto di statura ben preciso. Se l’uomo non supera i 130 centimetri al termine della pubertà (per la donna invece la soglia è 125 centimetri), si parla di nanismo. Negli altri casi, si parla di ipoevolutismo staturale-moderato (come nel caso di Renato Brunetta) o di infantilo-nanismo: in questo caso, l’altezza rimane quella dell’infanzia.

Ultima modifica: 20/05/2021

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.