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Da Villa Marina al CP di Ostia: il sogno di Antonio Maglio compie 65 anni

Il sogno del dott. Antonio Maglio è ancora vivo. Scopriamo com'è cambiata Villa Marina, oggi il Centro Paraplegici di Ostia

Il 24 giugno 2022 il Centro Paraplegici “Gennaro Di Rosa” sito a Ostia (Roma), l’ex Villa Marina di Antonio Maglio, ha celebrato 65 anni di attività. In questa giornata di festa la struttura ha organizzato una conferenza stampa alla presenza di Maria Stella Calà Maglio, vedova del celebre medico INAIL (che abbiamo recentemente intervistato), e il presentatore televisivo Flavio Insinna, che nel film Rai “A muso duro – Campioni di vita” veste proprio i panni del dottor Maglio.

Maria Stella Calà Maglio vicino alla targa dedicato al marito (Foto di Angelo Andrea Vegliante)

Antonio Maglio vive ancora a Ostia: com’è cambiata la struttura

Dalla nascita del Centro Paraplegici “Villa Marina” al “Gennaro Di Rosa” sono passati 65 anni e molte cose sono cambiate. Ciò che resta però è la Storia: il litorale romano è la culla dei Giochi Paralimpici. È a Villa Marina, fondata dallo stesso Maglio, che prendono corpo le prime iniziative degli sport per le persone con disabilità e il concetto principe di Maglio, cioè che le persone con mielolesione restano comunque risorse economiche e sociali fondamentali per la società.

Concetti e ragionamenti di grande avanguardia per l’epoca vissuta dal medico INAIL, in grado di vedere con enorme lungimiranza quale sarebbe stato il percorso della società. Tanto che oggi Villa Marina vive ancora, anche se profondamente mutata: si chiama Centro Paraplegici “Gennaro Di Rosa” di Ostia, una struttura che incarna alcuni dei principi del prof. Maglio.

Tuttavia se da una parte “è cambiata sicuramente la struttura sulla parte edilizia, sulla tecnologia molto più al passo coi tempi” e “la composizione dell’organizzazione che si è adattata anche alla normativa più attuale”, come sottolinea ad Ability Channel Maria Grazia Budroni, Direttore Medico del Grassi CPO, le contaminazioni del dott. Antonio Maglio sembra animare ancora oggi la struttura.

“Noi continuiamo da sempre a mantenere questo impegno per l’assistenza a tutte le persone affetta da lesione midollare – ha affermato Cristina Spadonaro, Responsabile del Centro Spinale, Medicina Fisica e Riabilitativa del CP di Ostia, ad Ability Channel -. Le persone che sono state trattate qui molti anni fa sono comunque rimaste in contatto con la struttura per poter comunque avere un tipo di assistenza in tutti quelli che sono stati i loro percorsi di vita”.

Una struttura fortemente radicata nel territorio, un elemento importante secondo Francesca Milito, Direttore Generale ASL Roma Tre: “Dare una risposta assistenziale per una categoria di persone che hanno questo tipo di problematiche radicata sul territorio, e quindi vicina e di prossimità, è fondamentale”.

Infine l’attore Flavio Insinna ha sottolineato ad Ability Channel quanto sia necessario essere presenti quando bisogna far emergere determinate storie sociali, come ha fatto Antonio Maglio tanti anni fa: “Esserci nelle battaglie civili, dove sai che ci sono persone che hanno dei problemi e tu, anche se non riuscirai a dare la mano che pensi di poter dare, ci devi essere”.

I festeggiamenti per i 65 anni del Centro sono stati celebrati anche con una targa e una stanza dedicata ad Antonio Maglio.

Leggi anche: “A Muso Duro”, la recensione di Martina Caironi sul film su Antonio Maglio

Flavio Insinna accanto la targa dedicata ad Antonio Maglio (Foto di Angelo Andrea Vegliante)

Chi era Antonio Maglio?

Antonio Maglio è nato l’8 luglio 1912 a Il Cairo (Egitto) e morto il 7 gennaio 1988 a Roma. Noto medico INAIL, a lui si deve la nascita del movimento paralimpico italiano visto che, con la collaborazione del dott. Ludwig Guttmann, realizzò la prima edizione delle Paralimpiadi in Italia, precisamente nel 1960 a Roma.

A onor del vero, il lavoro portato avanti dal dott. Maglio non era focalizzato unicamente a uno scopo riabilitativo, ma sfidava i canoni dell’epoca al fine di garantire un reinserimento sociale ed economico delle persone con disabilità nella vita del Paese. A lui recentemente è stato dedicato una pellicola dalla Rai, “A Muso Duro – Campioni di vita”, e un palazzetto dello sport a Fiorano Modenese.

Flavio Insinna insieme ai lavoratori del Centro Paraplegici di Ostia e a vecchie glorie dello sport paralimpico italiano (Foto di Angelo Andrea Vegliante)

Ultima modifica: 07/07/2022

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.