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Sport di squadra durante Coronavirus: ecco le linee guida emanate dal governo

Quali sono le linee guida del governo? Qualche giorno fa, l'ufficio per lo Sport ha reso note le regole da seguire

Lo scorso 20 maggio l’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha reso note le linee guida per praticare sport di squadra durante il Coronavirus in sicurezza.

Il documento, dal titolo “Linee guida. Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport di squadra“, presenta misure che sono da ritenersi “integrative” rispetto a quelle predisposte dallo stesso Ufficio il 3 maggio 2020, come sottolinea il Comitato Italiano Paralimpico (CIP).

Sport di squadra: quali sono le regole da seguire?

Le indicazioni presenti nella guida sono dedicate agli allenamenti degli sport a squadre e sono state anche sintetizzate grazie a un pratico grafico a tema, che riporta (tra i vari consigli) i seguenti:

  • lavarsi frequentemente le mani;
  • mantenere la distanza di un metro durante l’attività fisica;
  • bere da bicchieri monouso o bottiglie personalizzate;
  • non toccarsi mai occhi, naso e bocca con le mani;
  • starnutire e/o tossire in un fazzoletto o nella piega interna del gomito;
  • non lasciare propri indumenti in luoghi condivisi;
  • gettare subito fazzoletti usati nella spazzatura.
  • sport di squadra

Come verranno attuate le regole per gli allenamenti degli sport di squadra?

A spiegarlo è una nota del governo. Di fatto, saranno “le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP, nonché le associazioni, le società, i centri e i circoli sportivi, comunque denominati, anche se non affiliati ad alcun organismo sportivo riconosciuto” ad adottare i protocolli.

“Le indicazioni fornite riguardano gli operatori sportivi e i siti sportivi e hanno carattere temporaneo, strettamente legato al perdurare dell’emergenza”, sottolinea invece il CIP.

Ultima modifica: 25/05/2020

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.