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Berlusconi: le condizioni di salute, come sta e la malattia

Silvio Berlusconi non è più ricoverato in terapia intensiva, ma si trova in un reparto ordinario: ecco le sue condizioni di salute

Da mercoledì 5 aprile a domenica 16 aprile 2023 il leader di Forza Italia e presidente del Monza Calcio Silvio Berlusconi è stato ricoverato nella terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano per un’infezione polmonare (polmonite) dovuta a una leucemia mielomonocitica cronica. Attualmente l’ex premier si trova in reparto ordinario, sebbene continuano a scarseggiare i bollettini medici, pubblicati a singhiozzo, complicando così la possibilità di conoscere il decorso del paziente. Quando potrebbe venir dimesso dalla struttura ospedaliera?

Berlusconi fuori dalla terapia intensiva: il ricovero prosegue

Per circa 13 giorni il leader di Forza Italia è stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva al San Raffaele di Milano. Durante le prime ore, il quadro clinico sembrava particolarmente severo, sebbene i medici hanno sempre sottolineato di non cedere ad alcuna fake news. Oggi invece il presidente del Monza si trova in un reparto ordinario, e dunque ogni pericolo sembra scongiurato, anche se nelle ultime ore non sono stati pubblicati o resi noti nuovi bollettini medici.

I principali aggiornamenti risalgono ad alcuni momenti chiave di queste settimane. Ad esempio abbiamo il bollettino del 13 aprile 2023, con il quale i due medici che lo hanno in cura, Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, hanno parlato di “costante miglioramento della funzionalità respiratoria e renale“. Un decorso che ha portato infine al 16 aprile, quando Berlusconi è stato spostato in un reparto di degenza ordinaria.

Non sono comunque mancate le fake news. Ad esempio Zangrillo ha voluto smentire alcune notizie riguardanti le condizioni dell’ex premier, visto che in molti hanno parlato di un paziente in grado già di stare in piedi e camminare già durante il suo ricovero in terapia intensiva: “Bisogna avere molto rispetto, non solo del paziente ma anche del nostro lavoro. Sono stanco. Se un paziente è in terapia intensiva cardiochirurgica vuol dire che non può alzarsi e camminare. Noi siamo persone serie, tutto ha un limite, bisogna attenersi al comunicato firmato da me e da Ciceri, per cui, se su qualche testata anche di grande richiamo escono notizie che non rispondono al vero sono quelle che in gergo si chiamano fake, che io preferisco chiamare minchiate”.

Nel corso del tempo Berlusconi ha ricevuto diverse visite da parte di amici e familiari durante la sua permanenza in terapia intensiva, e anche adesso nel reparto ordinario. Alcuni di loro alla alla stampa hanno comunicato un cauto ottimismo per lo stato di salute del paziente. Ad esempio mercoledì 12 aprile 2023 il figlio Luigi, a chi gli chiedeva se il padre stia meglio, ha risposto di sì, annuendo più volte da dietro il vetro dell’auto.

Non sono mancati anche fan e supporter da tutta Italia, i quali hanno lasciato striscioni e dediche di vario tipo, salutando l’ex premier con particolare affetto. A oggi comunque non i è ancora certezza sulla data delle possibili dimissioni dalla struttura ospedaliera.

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L’esterno dell’ospedale San Raffaele di Milano dov’è ricoverato Silvio Berlusconi (Foto di Angelo Andrea Vegliante)

Cosa sappiamo sulla malattia di Berlusconi?

La leucemia mielomonocitica cronica è una forma particolarmente rara di leucemia, termine con il quale vengono indicati tumori delle cellule staminali da cui hanno avuto origine le cellule del sangue, cioè cellule immature che danno vita a globuli bianchi, globuli rossi e piastrine. Chi ha leucemia presenta una diffusione incontrollata delle cellule staminali, che vengono ribattezzate cellule leucemiche o blasti.

Attualmente le forme di leucemia sono differenziate in acute e croniche: le prime presentano un aumento rapido del numero di cellule tumorali, con altrettanta rapida comparsa dei sintomi; le seconde invece presentano un aumento lento delle cellule tumorali, si accumulano in forma maggiore e possono aggravarsi nel tempo.

A loro volta, troviamo una diversificazione basata sull’origine del tumore: leucemie linfoide, se a essere colpite sono le cellule linfoidi; leucemie meiloide, se a essere colpite sono le cellule mieloide. Perciò le forme più note sono:

  • la leucemia linfoblastica acuta (LLA);
  • la leucemia linfocitica cronica (LLC);
  • la leucemia mieloide acuta (LMA);
  • la leucemia mieloide cronica (LMC).

C’è poi anche la leucemia mielomonocitica cronica (LMMC), una forma rara di tumore del sangue, la più frequente delle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative. In questo caso ad aumentare sono i monociti, cioè i globuli bianchi.

In genere questa malattia compare in età avanzata (Berlusconi ha attualmente 86 anni) con una predominazione maschile e, come ricorda AIL, “può presentarsi in una forma displastica, in cui prevalgono anemia e neutropenia, oppure in una forma proliferativa, con un numero elevato di globuli bianchi”.

In base a quanto segnala Mypersonaltrainer, questa malattia presenta diversi sintomi e la loro comparsa dipende da paziente a paziente: troviamo ad esempio anemia e neutropenia nella forma displastica o elevato numero di globuli bianchi in forma proliferativa.

Tra gli altri segni, troviamo sanguinamenti, ematomi, infezioni polmonari (come la polmonite, appunto), ingrossamento di fegato e milza, perdita di peso, cachessia e sudorazione notturna. La prognosi dipende da paziente a paziente, e deve tenere in considerazione i valori dell’emocromo, il numero di blasti, il valore dei globuli bianchi, la citogenetica e la mutazione di alcuni geni specifici, come l’ASXL1.

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Ultima modifica: 18/04/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.