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Sessualità e disabilità, parola alla nostra esperta

Nel 2016 ho ideato Sensuability, un progetto multimediale di sensibilizzazione con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi e pregiudizi relativi alla sessualità e disabilità, e favorire la libertà di espressione proponendo nuovi linguaggi e un nuovo modo di fare cultura che agisca attraverso tutte le forme d’arte: cinematografia, fotografia, pittura, musica e fumetto. Attraverso i differenti linguaggi artistici, vogliamo rappresentare tutte le forme di disabilità, anche quelle meno visibili, e sensibilizzare su un tema complesso, qual è la sessualità, contribuendo a creare un nuovo immaginario che descriva corpi non perfetti ma sensuali, con leggerezza e ironia.

La sfida è proprio quella di contribuire a diffondere una cultura che rappresenti fisicità differenti dai soliti modelli di bellezza e dai canoni estetici imposti dai media. Sensuability, realizzato dall’associazione NessunotocchiMario, comprende un mockumentary, una mostra fotografica e una mostra di fumetti.

Proprio in occasione della mostra di fumetti Sensuability: ti ha detto niente la mamma? del 14 febbraio 2019, abbiamo avuto il piacere di conoscere Ability Channel ed Heyoka. Hanno documentato l’evento con un video bellissimo e quello che è saltato subito ai nostri occhi, miei e degli altri soci di Nessunotochimario, è stato l’approccio comune nel voler “riposizionare” l’immagine della disabilità, distanziandola dall’immagine della pena, della paura e degli stereotipi. Alcuni giorni dopo ci siamo incontrati per capire come poter collaborare insieme, per realizzare questo nostro obiettivo comune. Restate nei paraggi perché abbiamo molte idee bellissime e molto lavoro da fare.

Sessualità e disabilità, le pillole di Sensuability

  1. Nessunotocchimario: Armanda Salvucci, presidente dell’A.P.S. Nessunotocchimario e ideatrice del progetto Sensuability su sessualità e disabilità, in occasione della mostra di fumetti Sensuability: ti ha detto niente la mamma?, ci racconta da dove viene il nome dell’associazione.
  2. Gli stereotipi: quanto gli stereotipi riducano la libertà di espressione delle persone e come si possono abbattere attraverso l’ironia.
  3. La paura: l’ignoranza è generata dalla paura, vero ostacolo alla conoscenza reciproca.
  4. Lo stereotipo dell’eroe: in questo pillola, Armanda ci racconta cosa pensa degli stereotipi sulla disabilità.
  5. La disabilità non è l’unico problema: un percorso di crescita personale è fatto di tante fasi che conducono alla consapevolezza che una persona non è la sua disabilità.
  6. Come ti vedi e come ti vedono gli altri: l’inferno sono gli altri diceva Sartre, solo se glielo permettiamo.
  7. La costruzione di valore: ogni persona, con disabilità o senza, attraversa nella sua vita varie fasi, negazione, sublimazione. Ma cosa le dà veramente valore è la somma di piccole cose.

Articolo di Armanda Salvucci

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