Scuola e università

Qual è la situazione degli alunni con disabilità nella scuola italiana?

La scuola italiana garantisce tutti i diritti e tutte le tutele a tutti gli alunni con disabilità? Scopriamo cosa dicono i dati ISTAT

Manca poco all’inizio del nuovo anno scolastico per tutti, anche per gli alunni con disabilità, che tra pochi giorni scopriranno se dovranno fronteggiare vecchi o nuovi problemi strutturali e didattici all’interno della scuola. Perché sì, non c’è anno che passi in cui non vengano evidenziati problemi di varia natura per chi presenta una disabilità di qualsiasi tipo.

Ancora oggi, infatti, la scuola italiana non si mostra totalmente accessibile per le persone con disabilità (sebbene qualche sporadico miglioramento), alunni che negli ultimi anni sono anche cresciuti di numeri – come vedremo tra poco. Cerchiamo di dipingere il quadro della situazione, facendoci aiutare dai dati.

Scuola, quanti sono gli alunni con disabilità?

Gli alunni con disabilità nella scuola italiana sono in continuo aumento. Secondo i dati ISTAT pubblicati nel marzo 2025, nell’anno scolastico 2023-2024 gli alunni con disabilità di ogni ordine e grado erano quasi 359mila, il 4,5% del totale degli iscritti (+6% rispetto al precedente anno, circa 21mila in più). Questo incremento si era registrato già negli anni passati, come avevamo approfondito tempo fa.

Si è poi scoperto che la quota maggiore di alunni con disabilità si trova nella scuola primaria e secondaria di primo grado (5,5%), mentre è inferiore nella scuola dell’infanzia (3,2%) e nella scuola secondaria di secondo grado (3,5%).

Abbiamo anche dei dati riguardanti la tipologia di disabilità presente. Il 40% degli studenti presenta una disabilità intellettiva, il 35% presenta un disturbo dello sviluppo psicologico e a seguire troviamo i disturbi dell’apprendimento e dell’attenzione (quasi un quinto del totale).

Meno frequenti invece gli alunni con disabilità motoria (9%) e con disabilità visiva o uditiva (7%). Ci sono poi le condizioni di pluri-disabilità, che riguardano il 37% degli alunni e che è più presente in chi ha una disabilità intellettiva (53% dei casi).

Quanti sono gli insegnanti di sostegno?

Un altro grande tema riguarda gli insegnanti di sostegno, che dovrebbero garantire un lavoro di assistenza e supporto didattico a tutte le alunne e tutti gli alunni con disabilità. Già cinque anni fa avevamo documentato come ci fossero pochi professionisti in questo settore rispetto a un numero di posti vacanti molto ampio. Attualmente però la situazione sembra in leggero miglioramento.

Oggi però i numeri diffusi da ISTAT, con riferimento ai dati presi dal MIM, sembrano essere leggermente migliorati: la quota dei docenti per il sostegno è passata dal 63% al 73% negli ultimi quattro anni. Più precisamente, abbiamo 246mila insegnanti per il sostegno nelle scuole italiane: oltre 235mila nella scuola statale e circa 11mila nella scuola non statale. Attualmente dunque il rapporto insegnante-alunno è pari a 1,4 nella scuola statale e 1,7 nella scuola non statale. La Legge 244/2007 raccomanda un rapporto di 2 alunni per ogni docente.

A essere carente però è l’offerta didattica. Più di 66 mila insegnanti per il sostegno (dato che si attesta al 27%) non è specializzato, in quanto è stato selezionato dalle liste curricolari. Un fenomeno molto frequente nelle regioni del Nord (38%), meno invece nel Sud (13%).

A complicare il quadro della situazione poi ci sono i ritardi di assegnazione del docente di sostegno, che spesso, nel caso dell’11% del totale, viene assegnato un mese dopo l’inizio della scuola.

Qual è lo stato dell’accessibilità nelle scuole italiane?

Un altro aspetto da valutare riguardo le scuole italiane è la presenza o meno di barriere architettoniche e sensoriali che limitano la vita scolastica degli alunni con disabilità.

Attualmente il 28% degli alunni disabili presenta un problema di autonomia, principalmente su come spostarsi nella struttura, nel mangiare, nell’andare in bagno o nel comunicare. Quest’ultima risulta essere la più diffusa (21%), così come l’andare in bagno (19%).

A fronte di questi dati, proviamo a metterli a confronto con le statistiche generiche di accessibilità. In Italia solo il 41% delle scuole è accessibile alle persone con disabilità motoria, mentre il dato scende al 17% in caso di alunni sordi o con ipoacusia e all’1,1% in caso di alunni con cecità e ipovisione.

In sostanza, rispetto agli anni passati, la scuola italiana sembra aver fatto qualche timido passo in avanti, ma non è sufficiente. Ci sono ancora troppe scuole inaccessibili agli alunni con varie disabilità, e a molti di loro non viene garantito un percorso didattico completo e tutelato, oltre a un’assistenza puntuale e precisa che gli permetta di vivere la scuola in autonomia e partecipazione attiva.

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Ultima modifica: 04/09/2025

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.