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Mancanza di concentrazione: consigli su come gestirla

Combattere la mancanza di concentrazione può essere più semplice di quanto sembri: ecco qualche consiglio utile alla causa

Parlare di mancanza di concentrazione significa affrontare un argomento così vasto e complesso che trova nella natura umana un riscontro sempre notevole. Non avere concentrazione è un grande classico e non è legato soltanto a eventuali patologie. La concentrazione può non esserci per il caldo, perché si fanno cose noiose o semplicemente perché si ha una carenza di magnesio o di potassio.

Quindi, in caso di mancanza di concentrazione, non c’è nulla di cui preoccuparsi. Non è la sporadicità a dover preoccupare, semmai lo è la ciclicità: se proprio hai difficoltà a concentrarti e non riesci a mantenere l’attenzione alta, allora devi iniziare a farti qualche domanda. 

Come rimanere concentrati sui libri e al computer

Quando si studia, non è facile mantenere sempre alto il livello di concentrazione soprattutto quando si ha poca voglia di studiare e nei momenti in cui la determinazione viene meno. Lo studio è una pratica che richiede tanto impegno e concentrazione che consiste nella capacità di rimanere focalizzati e dirigere l’attenzione verso un compito ben preciso. 

Stesso discorso per l’attenzione al computer. Chi svolge un lavoro d’ufficio e sta ore davanti al computer, può incappare in deficit di attenzione. La vista si stanca, il cervello cerca un diversivo e la concentrazione cala. Nulla di trascendentale, insomma. L’attenzione è una funzione psichica che ha il compito di orientare la nostra attività mentale cosciente su particolari stimoli ed elementi. 

La capacità di concentrarsi quindi è molto variabile e dipende da condizioni ambientali, dal nostro umore e motivazione, dal livello di stress e dall’età. Molte volte infatti abbiamo sentito parlare di stress, una condizione psicosociale che colpisce migliaia di studenti e lavoratori.

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Perché ci manca la concentrazione?

Esistono diversi fattori che possono incidere sull’attenzione e sulla condizione mentale. Fra questi c’è  la mancanza di sonno e la stanchezza: basta perdere anche poche ore di sonno per veder diminuire la capacità di concentrazione, e aumentare l’ansia e lo stress. E se inoltre pensiamo che lo stress si accumula, diventa naturale spostare l’attenzione da un’attività all’altra e “rincorrere” le lavorazioni e la voglia di portarle a termine con determinazione e grinta. Ci sono anche fattori che possono contribuire al calo della concentrazione:

  • ambiente di lavoro o di studio poco adeguato e distrazioni dovute al telefono o ai rumori di sottofondo;
  • lavorazioni noiose o complesse.

Mancanza di concentrazione: consigli su come migliorare

Quando la concentrazione cala, bisogna solo prenderne atto e cercare di ritrovarla attraverso un percorso mentale specifico fatto di azioni e di attività quotidiane. Il primo modo per aumentare la capacità di concentrazione è seguire una routine.

Per mantenere la giusta concentrazione, bisogna avere un metodo e portare avanti il proprio lavoro in modo metodico. Con la giusta motivazioni e obiettivi misurabili, è possibile non perdersi d’animo ed evitare di incappare nella mancanza di concentrazione. Senza un metodo di lavoro preciso e un po’ di organizzazione, diventa difficile lavorare per obiettivi e mantenere alta la concentrazione. Il secondo consiglio per mantenere alta l’attenzione è quello di limitare le distrazioni esterne. 

Musica e telefono sono due distrazioni invasive e non è facile concentrarsi se si chatta continuamente su WhatsApp o se si ascolta musica che ha un ritmo importante. Per gli amanti della musica, il consiglio è quello di scegliere musiche rilassanti per lavorare come quella classica, lounge, chill-out o affini. 

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Mancanza di concentrazione: gestisci il tuo pensiero e fai pause

Una delle cause più comuni della mancanza di concentrazione o del calo è il flusso di pensieri. Quando facciamo una cosa, spesso siamo portati a pensare a tutt’altro e questo porta solo ad abbassare il livello di concentrazione. La vita è un turbinio di sensazioni e per liberare la mente bisogna cercare di eliminare i pensieri negativi e concentrarsi su quello che si sta facendo. Sia chiaro, non è semplice: bisogna impegnarsi in modo costante e tenere il flusso di pensieri fuori dall’attività che si sta svolgendo in quel momento.

Un’altra cosa che serve al nostro cervello per evitare i cali di concentrazione è fare pause. Bisogna scegliere dei momenti in cui fare qualcosa di diverso e svagarsi facendo una passeggiata o guardando un video ironico e divertente. Ognuno può vivere il momento della pausa nel modo che preferisce, non ci sono regole precise. L’importante è staccare la spina e consentire al nostro cervello di trovare un po’ di relax. 

Cosa fare se manca la concentrazione

Ci sono alcuni casi in cui la concentrazione manca per un deficit particolare. Si chiama sindrome da iperattività/deficit di attenzione (ADHD) ed è fra i problemi di salute mentale pediatrica. Per ADHD si intende un disordine dello sviluppo neuropsichico del bambino e dell’adolescente caratterizzato da iperattività, impulsività, incapacità a concentrarsi che nella maggior parte dei casi si sviluppa prima dei 7 anni di età.

Secondo il DSM, l’ADHD è una “situazione/stato persistente di disattenzione e/o iperattività e impulsività più frequente e grave di quanto tipicamente si osservi in bambini di pari livello di sviluppo”. I sintomi più evidenti di questa patologia sono la disattenzione, l’iperattività e l’impulsività. I bambini hanno difficoltà a completare le attività che richiedono concentrazione e sono molto vivaci: non ascoltano, si arrampicano sulle sedie, parlano in continuazione e manifestano difficoltà di apprendimento. 

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Ultima modifica: 01/07/2022

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa e web copywriter con una passione particolare per le storie di successo. Esperto in scrittura vincente e comunicazione digitale, è innamorato della parola e delle sue innumerevoli sfaccettature dal 1983. La vita gli ha messo davanti sfide titaniche e lui ha risposto con le sue armi più potenti: resilienza e spirito di abnegazione. Secondo la sua forma mentis, il contenuto migliore è quello che deve ancora scrivere.