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Legge 106/2025: nuove tutele sul lavoro

In Italia le persone con disabilità sono circa 12,8 milioni, il 22% della popolazione. Di queste, oltre 3 milioni hanno bisogno di un supporto costante nella vita quotidiana.
Accanto a loro ci sono spesso caregiver familiari, in molti casi donne (madri, mogli, figlie o sorelle) che rinunciano alla propria salute, al lavoro o alla stabilità economica per assistere un proprio caro. Questo accade anche a causa della mancanza di servizi e sostegni adeguati da parte del sistema sociosanitario.

Tra i 12,8 milioni di persone con disabilità, ben 4,7 milioni convivono con una diagnosi di tumore. Chi affronta una malattia oncologica o una condizione che richiede un alto livello di assistenza spesso incontra difficoltà nel mantenere il lavoro, per via dei trattamenti e delle limitazioni fisiche.

Le norme già esistenti, come la Legge 104/1992, hanno rappresentato un passo avanti, ma non sono bastate a garantire piena tutela nel mondo del lavoro.

La risposta del Parlamento: arriva la Legge 106/2025

Nel 2025 è stata approvata la Legge 18 luglio 2025, n. 106, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, con l’obiettivo di rafforzare i diritti dei lavoratori con:

  • malattie oncologiche
  • condizioni invalidanti (con invalidità pari o superiore al 74%)
  • malattie croniche, anche rare

Si tratta di un primo passo importante verso un sistema più attento ai bisogni delle persone e delle loro famiglie.

Congedo fino a 24 mesi e tutela dal licenziamento

Dal 2026, chi è costretto a sospendere il lavoro per motivi di salute potrà richiedere un congedo non retribuito fino a 24 mesi, anche suddiviso in più periodi.
Durante questo tempo, il posto di lavoro è garantito: il datore non può procedere al licenziamento.

Il periodo di assenza non è retribuito, ma potrà essere riscattato ai fini pensionistici attraverso il versamento dei contributi.
Inoltre, il congedo è compatibile con altri benefici economici o giuridici già riconosciuti al lavoratore.

Smart working con priorità: una ripartenza più gestibile

Terminato il congedo, il lavoratore che può riprendere l’attività svolgerà il proprio ruolo in smart working, se compatibile con le mansioni, e avrà priorità di accesso rispetto agli altri dipendenti.
Un passo concreto per permettere a chi affronta cure o limitazioni di continuare a lavorare senza rinunciare alla propria salute.

Più permessi per esami e terapie

La nuova legge introduce 10 ore aggiuntive annue di permesso retribuito dedicate esclusivamente a:

  • visite mediche
  • esami diagnostici
  • terapie

Sono rivolte ai lavoratori con malattia oncologica, condizione invalidante o cronica, con invalidità pari o superiore al 74%.
Per usufruirne occorre una prescrizione del medico di base o di uno specialista.

La stessa possibilità è estesa anche ai genitori lavoratori di figli minorenni con patologie analoghe.
I permessi sono accompagnati da un’indennità economica e da una copertura figurativa ai fini previdenziali.

Un passo avanti per persone e famiglie

La Legge 106/2025 rappresenta un segnale importante: riconosce il valore del lavoro e le difficoltà di chi affronta una malattia grave o una condizione che richiede cure continue.
Allo stesso tempo offre un sostegno concreto ai caregiver che ogni giorno si fanno carico della gestione familiare e sanitaria.

Le associazioni chiedono però di proseguire su questa strada, ampliando le tutele e migliorando l’accesso ai servizi, affinché nessuno debba rinunciare alla salute, al lavoro o alla dignità.

Ultima modifica: 05/12/2025

Elisa Marino

Studentessa di Giurisprudenza, prossima alla laurea magistrale. Da tempo scrive per testate online, occupandosi in particolare di tematiche legate al sociale e alla disabilità, con un focus sulle novità normative. Iscritta all’albo come giornalista pubblicista. Appassionata di comunicazione e speaker radiofonica e sempre alla ricerca di nuove storie da raccontare o da vivere.