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Endometriosi e alimentazione: quali cibi sono consigliati e quali da evitare

Qual è la relazione tra l'endometriosi e l'alimentazione? Il cibo può diventare un alleato per lenire i dolori causati da tale condizione

Qual è la relazione tra l’endometriosi e l’alimentazione? Il cibo può diventare un alleato per lenire i dolori o i disturbi dati da una determinata condizione di salute, e ciò vale anche per la malattia endometriosica. In questo articolo, scopriamo quali alimenti sono consigliati e quali meno.

Che cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi, o malattia endometriosica, è un’infiammazione cronica benigna degli organi genitali femminili e del peritoneo pelvico. Si sviluppa a causa della presenza anomala, all’interno di questi, di cellule endometriali che dovrebbero trovarsi solamente nell’utero. Questa patologia comporta la presenza di una mucosa nelle zone extrauterine, l’endometrio.

Tale mucosa rappresenta lo strato cellulare interno dell’utero e si rinnova frequentemente per creare un ambiente adatto alla fecondazione. Se l’endometrio aderisce a strutture extrauterine si parla di endometriosi, definita interna, quando l’endometrio si trova nello spessore del miometrio, ed esterna, se collocato a livello ed al di fuori della pelvi.  

Come riporta il Ministero della Salute, questa patologia colpisce prevalentemente le donne tra i 25 e i 35 anni ed è quasi del tutto assente nell’età pre-puberale e post-menopausale. Con un focus specifico sull’Italia, nel paese sono circa 3 milioni le donne affette da endometriosi e la diagnosi è nel 30-40% dei casi accidentale, poiché avviene durante controlli ginecologici o specialistici eseguiti per altre patologie.  

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Fonte: AtlasComposer by Envato Elements

Endometriosi: quali alimenti sono suoi alleati?

Si anticipa che quanto scritto di seguito è solo un’indicazione generale volta a dare consigli sulla possibile dieta da seguire se si è affette da questa patologia. Ogni persona necessita di un trattamento diverso da un’altra, ed è quindi opportuno consultare il proprio medico specialista per sapere quale percorso sia più adatto alla singola esigenza.

Tra l’endometriosi e una corretta alimentazione vi è un’importante correlazione. Infatti, per chi ha questa patologia si consiglia una dieta o un piano alimentare sano ed equilibrato, che sia composto solamente da cibi che permettono di affievolire gli effetti collaterali e gli squilibri che tale condizione comporta.

Dal momento che l’endometriosi è un disturbo che provoca infiammazione, è consigliabile seguire una dieta normocalorica. Questa permette di mantenere o riportare la persona al suo peso ideale e diminuire la massa grassa. È importante inserire cibi antinfiammatori che aiutino a ridurre l’infiammazione e i dolori che ne derivano. Ecco la lista degli alimenti suggeriti:

  • verdura cruda, legumi e cereali perché ricchi di fibra;
  • pesce azzurro, tonno, salmone e frutta secca, fonti di Omega 3;
  • avocado, che stimola la produzione di serotonina, l’ormone della felicità;
  • semi di girasole, lino e sesamo, capaci di riequilibrare il rapporto tra progestosterone ed estrogenti;
  • lievito di birra e mandorle che forniscono micronutrienti (quali vitamina B, magnesio, selenio e ferro) che riducono stress, umore negativo e migliorano la qualità del sonno.

Gli alimenti sconsigliati con l’endometriosi

Così come ce ne sono alcuni che si consiglia di assumere, nel caso dell’endometriosi vi sono diversi cibi che non devono essere inseriti nella propria alimentazione. Tra questi, vi sono quelli fonti di estrogeni. Essendo tali ormoni già prodotti naturalmente, è importante eliminare i cibi che li contengono per due ragioni principali: la prima è evitare di assumerne altri aumentando così lo sbilanciamento ormonale già presente; la seconda per ridurre l’infiammazione e di conseguenza la produzione endogena degli stessi estrogeni. Dunque, non devono essere considerati nel proprio piano alimentare i seguenti cibi:

  • fonti di zuccheri semplici e industriali, come per esempio merendine, dolci confezionati o bibite gassate;
  • carne e rossa e formaggi, che per il loro contenuto di ormoni andrebbero ridotti al minimo;
  • soia e aloe, per l’alta presenza di fitoestrogeni.

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Ultima modifica: 27/04/2022

Annalisa Bencivenni

Dottoressa magistrale in organizzazione e marketing per la comunicazione d’impresa presso l’università degli studi di Roma “La Sapienza”. Da sempre appassionata di comunicazione, marketing e scrittura fa parte della redazione di Abilitychannel come copywriter.