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Ameba mangia cervello: cos’è, sintomi, dove si trova e come si prende

L'ameba mangia cervello è un'infezione particolarmente rara caratterizzata da un organismo che colpisce, appunto, il nostro cervello

L’ameba mangia cervello, nota anche con il nome di Naegleria fowleri, è un organismo vivente unicellulare che colpisce il nostro cervello in maniera singolare e vive principalmente nelle zone di acqua dolce e calda.

Si chiama in questo modo proprio perché può entrare nell’organismo dell’uomo attraverso il naso e, una volta raggiunto il cervello, provoca un’infezione del sistema nervoso centrale. Se non diagnosticata tempestivamente, la Naegleria fowleri può portare alla morte del paziente nel giro di una settimana.

Dove si trova l’ameba mangia cervello e quant’è diffusa?

Fortunatamente l’ameba mangia cervello è poco diffusa, e raramente colpisce l’uomo. Basti pensare che, secondo il dipartimento della sanità pubblica degli Stati Uniti, dal 1962 al 2021 sono stati confermati soli 154 casi, di cui però solo 4 ne sono sopravvissuti: questo dato ci conferma comunque l’alta letalità della Naegleria fowleri. A livello mondiale invece, dagli anni Sessanta a oggi sono stati identificati circa 450 casi, di cui 7 sopravvissuti.

Come detto, vive principalmente nelle zone di acqua calde e dolci, e dunque necessita di temperature elevate per sopravvivere (di solito più di 26 gradi). E quindi è possibile trovarla in laghi, fiumi, stagni, sorgenti termali, scarichi d’acqua di centrali elettriche o industriali, fontane non pulite, acqua potabile non trattata e piscine non pulite. Visto che sopravvive alle alte temperature, la Naegleria fowleri tende a essere più diffusa tra la primavera e l’estate.

Quali sono i sintomi dell’ameba mangia cervello?

La morte del soggetto è compresa in un range di tempo che va dall’uno ai 18 giorni, per questo la diagnosi deve essere il più tempestiva possibile. Di fatto, una volta che l’ameba raggiunge il cervello, può causare gonfiore cerebrale e il decesso. In genere i sintomi emergono dopo 5 giorni, e possono essere i seguenti:

  • febbre
  • nausea
  • cefalea
  • vomito
  • torcicollo
  • disturbi di attenzione
  • allucinazioni
  • sonnolenza
  • coma
  • convulsioni.

Come si contrae l’ameba mangia cervello?

La particolarità di questo organismo è proprio il percorso di infezione: entra nel nostro corpo attraverso il naso e punta dritto al cervello, distruggendone il tessuto cerebrale e provocando la meningoencefalite amebica primaria, fatale nella maggior parte dei casi. Si tratta comunque di una infezione molto rara, anche perché non può essere trasmessa da una persona all’altra.

Come si cura l’ameba mangia cervello?

Questo articolo ha uno scopo puramente informativo, e non sostituisce in alcun modo il parere di un medico: pertanto è bene rivolgersi sempre a un professionista prima di procedere con il trattamento. La terapia finora utilizzata contro l’ameba mangia cervello è una combinazione di antibiotici sistemici e intratecali, sebbene il tasso di mortalità resta comunque alto.

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Ultima modifica: 31/07/2023

Angelo Andrea Vegliante

Da diversi anni realizza articoli, inchieste e videostorie nel campo della disabilità, con uno sguardo diretto sul concetto che prima viene la persona e poi la sua disabilità. Grazie alla sua esperienza nel mondo associazionistico italiano e internazionale, Angelo Andrea Vegliante ha potuto allargare le proprie competenze, ottenendo capacità eclettiche che gli permettono di spaziare tra giornalismo, videogiornalismo e speakeraggio radiofonico. La sua impronta stilistica è da sempre al servizio dei temi sociali: si fa portavoce delle fasce più deboli della società, spinto dall'irrefrenabile curiosità. L’immancabile sete di verità lo contraddistingue per la dedizione al fact checking in campo giornalistico e come capo redattore del nostro magazine online.