Decreto vaccini al Senato, quali sono le modifiche

vacciniApproda in Senato questo pomeriggio il decreto vaccini, già approvato nella notte dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato che ne ha confermato alcuni punti modificandone altri. Il decreto, varato poco più di un mese fa dal governo, scadrà il prossimo 6 agosto: quindi, affinché sia garantito il passaggio anche alla Camera, dovrà essere convalidato nel giro di un paio di giorni. Nonostante le importanti proteste dei genitori che hanno invaso molte piazze italiane nelle ultime settimane, il testo non dovrebbe subire ulteriori cambiamenti.

Ecco le modifiche apportate al decreto vaccini dal passaggio in Commissione a Palazzo Madama:

  • Riduzione del numero delle vaccinazioni obbligatorie: i vaccini obbligatori per avere accesso a nido e asilo da 0 a 6 anni consistono in una esavalente (antipolio, tetano, pertosse, epatite B e Haemophilus influenzae) ed una quadrivalente (antimorbillo, parotite, rosolia e varicella). Da queste vaccinazioni (che verranno effettuate quindi attraverso solo due punture), sono stati lasciati fuori l’antimeningococco B e C, che però rientrano tra le vaccinazioni raccomandate (e gratuite come quelle obbligatorie) insieme a rotavirus e pneumococco.
  • Riduzione delle sanzioni per i genitori no-vax: per i bambini dai 6 ai 12 anni (elementari, medie e biennio delle superiori) il decreto prevede sì l’ammissione scolastica ma accompagnata da una sanzione per i genitori. Mentre nel decreto originario le sanzioni erano comprese tra 500 e 7.500 euro, con le modifiche attuali si parla di somme comprese tra i 500 e i 3.500 euro. Inoltre è stata eliminata la possibilità di segnalare i genitori non in regola presso il Tribunale dei minori per valutare la perdita della patria potestà.
  • Istituzione dell’Anagrafe Vaccinale Nazionale: organo che servirà a registrare e a tenere aggiornata la situazione vaccinale degli italiani.
  • Emendamento che prevede vaccinazioni per operatori sanitari, sociosanitari e scolastici: non si tratta di un emendamento definito perché è necessaria una copertura economica che necessita di un’approvazione della Commissione Bilancio.
  • Introduzione della possibilità di effettuare le vaccinazioni in farmacia: per attuare questa misura ci vorrà comunque un decreto ministeriale. Inoltre, gli Ordini dei medici si sono dichiarati contrari.

 

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