SEMPRE ORGOGLIOSI DI VOI

“Sono andata a vedere in particolare il basket in carrozzina, in realtà hanno fatto schifo per cui è meglio non parlarne…” Queste sono le parole conclusive tratte da “Il Diario di Bebe: intervista a De Pellegrin” trasmissione quotidiana in onda su Sky durante le Paralimpiadi di Londra pronunciate da Beatrice Vio, la giovane della scherma in carrozzina, a Londra nelle vesti di tedofora prima e di inviata del canale satellitare dopo.

basket in carrozzina

PAROLE INOPPORTUNE

Parole che suonano male, soprattutto se pronunciate da una ragazza di 14 anni, simpatica, dal carattere forte e determinato, una futura campionessa. Parole che fanno male perché rivolte a degli atleti come lei che si sono allenati, preparati, che hanno fatto sacrifici e che sul campo, anche per merito degli avversari – eh si…ci sono anche loro –  non sono riusciti a rendere come avrebbero dovuto. E soprattutto parole  rivolte da una giovane atleta a cui la vita non ha regalato assolutamente nulla e che certamente dovrebbe averle insegnato molto.

Nello sport, quando giocato e praticato onestamente e correttamente, nessuno fa schifo. Nemmeno chi arriva ultimo.

LA NAZIONALE IL NOSTRO ORGOGLIO

I ragazzi del basket in carrozzina li conosco quasi tutti, ed in privato ho avuto più volte modo di esprimere le mie opinioni su certe prestazioni, diciamo così, deludenti. Ma in pubblico Matteo sarà sempre il capitano della nostra nazionale e come tale merita rispetto come tutti i suoi compagni di squadra. Loro, come tutti gli atleti che indossano la maglia azzurra, sono e saranno sempre il nostro orgoglio.

E una ragazza atleta, aspirante campionessa, che gioca a fare la giornalista, lo dovrebbe sapere.

 

Cara Bebe, se non sarai diventata una giornalista di Sky,  ti auguro di vincere tra quattro anni a Rio e di essere festeggiata ed applaudita proprio da quei ragazzi che a Londra hanno fatto, come dici tu, schifo.

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