Zika e Sindrome di Guillain-Barré, il legame esiste

Zika e Sindrome di Guillain-BarréCi sono nuove prove del legame tra Zika e Sindrome di Guillain-Barré. Lo scrive la rivista Lancet, riportando uno studio franco-scozzese che ha analizzato l’epidemia del virus nella Polinesia Francese tra il 2013 e il 2014.

Zika e Sindrome di Guillain-Barré, le prove arrivano da uno studio francese

La prova della connessione tra  Zika e Sindrome di Guillain-Barré (GBS), una grave forma di paralisi degli arti, è stata fornita dall’Istituto Pasteur di Parigi. Oggetto di studio della ricerca, pubblicata sulla rivista scientifica Lancet, è stata l’epidemia che ha colpito la Polinesia Francese tra ottobre 2013 e aprile 2014; sono stati analizzati i campioni di sangue prelevati da 42 pazienti che avevano sviluppato la sindrome nello stesso periodo dell’epidemia provocata dal virus e in ognuno di essi sono stati identificati gli anticorpi che l’organismo sviluppa per contrastare l’infezione virale. Attraverso un’intervista delle persone coinvolte nello studio, i ricercatori hanno osservato che l’88% di loro aveva sviluppato sintomi tipici dell’infezione da Zika prima che si manifestassero quelli della Sindrome di Guillain-Barré.

Oltre alla Polinesia Francese, altri sette Paesi avrebbero registrato un aumento di casi della malattia in concomitanza con l’epidemia di Zika: Brasile, El Salvador, Martinica, Colombia, Suriname, Venezuela e Honduras.
Secondo l’Istituto Pasteur, inoltre, nei paesi che presentano un aumento del numero di casi di sindrome di Guillain-Barré, si riscontra anche un aumento delle nascite di bambini affetti da microcefalia.

Questo lavoro è importante perché conferma il ruolo dell’infezione da virus Zika nel causare complicanze neurologiche gravi come la sindrome di Guillain-Barré. Ciò significa che le aree colpite dall’epidemia Zika dovrebbero aspettarsi un aumento significativo del numero di pazienti con disturbi neurologici gravi, e anticipare la ricezione di questi pazienti in terapia intensiva, quando è possibile farlo” ha affermato Arnaud Fontanet, a capo dello studio.

È bene comunque ricordare che il rischio di sviluppare complicazioni in seguito al contagio da Zika è molto basso, e in alcuni casi inferiore a quello di altre malattie virali molto diffuse. Il più delle volte la malattia causa febbre e sintomi simili a quelli dell’influenza che spariscono nel giro di pochi giorni. L’aumento di casi di microcefalia, soprattutto in Brasile, è ancora oggetto di studio e si sta cercando di capire se esistano dei legami concreti tra la malattia provocata da Zika e questa condizione, che porta a uno sviluppo inferiore della scatola cranica, e quindi del cervello, del neonato.

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