Neymar ambasciatore dei disabili…

E’ di ieri la notizia che il campionissimo del calcio, il brasiliano Neymar, è stato nominato ambasciatore dei disabili dall’associazione Handicap International che da quasi 40 anni si occupa di dare assistenza ai profughi cambogiani che hanno perso gli arti saltando sulle mine. Ma è di qualche giorno fa l’altra notizia del matrimonio dell’altro asso del calcio mondiale, l’argentino Messi, il quale aveva chiesto ai propri invitati di fare donazioni in favore di un’organizzazione non governativa che costruisce rifugi d’emergenza. Tra gli ospiti la cantante Shakira e campioni come Piquet, Suarez e Neymar. Il risultato della raccolta, però, si è rivelato un autentico flop: gli ospiti hanno versato una media di 45 dollari a testa. Compreso il nostro neo ambasciatore Neymar che ha appena sottoscritto un nuovo contratto che lo legherà alla squadra parigina del PSG per ben 30 milioni di euro netti a stagione, ovvero circa 85.000 euro al giorno.

Signori si nasce…

Farebbe piacere sapere se Neymar sosterrà queste iniziative con qualche comparsata oppure contribuirà in prima persona all’acquisto di protesi funzionali per i bambini vittime della guerra, se siamo di fronte ad un colpo di teatro oppure a qualcosa di concreto. Alcuni giorni fa su Facebook veniva riportata la storia (inizio anni 90) di Astutillo Malgioglio, un semi-sconosciuto portiere che ha militato anche in importanti formazioni di serie A, che in grande silenzio gestiva un centro per ragazzi disagiati. Un giorno Jurgen Klinsmann, campione tedesco e suo compagno di squadra, fu incuriosito dall’ennesima “fuga” del suo collega alla fine degli allenamenti e si recò con lui per conoscere i ragazzi del centro. A fine visita Klinsmann, lontano da “sguardi indiscreti” staccò un assegno di 70 milioni per sostenere Malgioglio nella sua iniziativa…

Invece di salire sull’enorme sedia rotta, “opera” dell’artista svizzero Daniel Berset, Neymar avrebbe fatto miglior figura se al matrimonio del suo amico Messi avesse davvero mostrato un animo più generoso. Continuiamo invece a pensare che  tassare tutte le transazioni dei giocatori di calcio devolvendo il ricavato al sostenimento dei meno fortunati sarebbe cosa buona e giusta…

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