I pregi di Tompoma e i difetti della stampella tradizionale, ce ne parla Maria Serena Tajana, chirurgo ortopedico presso l’ospedale di Cuggiono, consulente scientifico di Tompoma.
La stampella tradizionale
“Il mondo delle stampelle – spiega Maria Serena Tajana – è un mondo che probabilmente non si è mai evoluto in questi ultimi 100 anni se non perchè dalle grucce siam passati al bastone canadese, quello quindi con un appoggio della mano e sull’avambraccio…La stampella tradizionale crea diversi problemi che sono
- poca stabilità, tendono a scivolare
- cigolano, si rompono
- e soprattutto danno dei dolori molto importanti sulle mani e sulle spalle.
Nel lungo tempo un sovraccarico alle spalle può portare problemi alla cuffia dei rotatori, quindi i tendini che costituiscono la spalla fino ad arrivare anche a romperli”.
Tompoma: nuova, bella, utile
“Attualmente io sono consulente scientifica di Tompoma – chiarisce Maria Serena Tajana – tutto è nato un pò per caso, per questioni di vicinanza di abitazione, di amici in comune che ci hanno presentato…è stato però un amore a prima vista perchè nel momento in cui me le hanno fatte vedere ho detto: finalmente qualcosa di bello, qualcosa di nuovo , qualcosa soprattutto di utile. Mi è stato chiesto di contribuire a produrre dei dati scientifici e delle analisi biomeccaniche per sostenere quello che è abbastanza evidente a tutti appena le si prova…”
Le caratteristiche di Tompoma
“Tompoma ha cambiato completamente e sovvertito la geometria…l’angolo di incidenza e di appoggio della Tompoma al terreno non è un angolo acuto di circa 45° bensì un angolo di 90°; questo conferisce
- una stabilità importantissima
- una ridotta possibilità di scivolare
- l’appoggio delle mani modificato da un sovraccarico nettamente inferiore
i pazienti
- non hanno più dei calli sulle mani, delle ipercheratosi
- hanno molto meno dolore sia alle spalle che alla schiena
poi, oltre al design veramente innovativo si ha in mano un oggetto bello e non più triste, sono molto ben utilizzabili anche al di fuori di quello che è il tempo di utilizzo durante la camminata. Prima cosa ci permettono di mantenere una postura più eretta e meno curva, quindi anche le lombalgie secondarie sono ridotte, seconda cosa quando le devo riporre non cadono più dai tavolini o dalla mensola ma posso appoggiarle ovunque e possono rimanere nella posizione corretta”.
I test
“Abbiamo condotto e tuttora stiamo conducendo dei test su due linee: uno soggettivo perchè comunque il percepito dal paziente è la cosa più importante e quindi i centri di riabilitazione stanno facendo dei confronti tra la stampella tradizionale e la Tompoma e poi abbiamo fatto degli studi di biomeccanica in collaborazione con il Centro Cerism e l’Università di Verona proprio per valutare
- la lunghezza del passo
- il consumo di ossigeno
- il reclutamento dei gruppi muscolari
e le cose più evidenti dai dati preliminari che abbiamo iniziato a raccogliere dicono che c’è
- un ridotto consumo di ossigeno, quindi di fatica, del 20%
- abbiamo dei passi più lunghi e quindi una frequenza più ridotta, vuol dire che ogni volta che io cammino faccio sempre meno fatica
- tutti i gruppi muscolari sono meno attivati, quindi ancora una volta la conferma di fare meno fatica
- la cinematica, cioè le spalle e il bacino, non hanno una andamento ondulatorio, quindi di sovraccarico costante in modo ciclico, ma un andamento molto più lineare.
Tompoma Fashion
“E’ anche un bellissimo oggetto estetico…è veramente proprio bella, a me è piaciuta moltissimo, oltretutto possono essere personalizzabili, quindi posso mettere degli sticker, colorarli come voglio, anche questo, da donna un pò fashion, come cambio una borsa cambio il colore della stampella – conclude Maria Serena Tajana – visto che ci devo convivere… perchè cambiare anche i colori rallegra un pò la vita!”
Per informazioni visita il sito http://www.tompoma.com
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