Silvia Bresciani CT nazionale italiana parasnowboard

Parliamo dello snowboard, disciplina paralimpica agli esordi per Sochi 2014 con il coach della nazionale Silvia Bresciani. Ciao Silvia benvenuta.
Ciao Riccarda buonasera e grazie.

Quali sono le categorie per lo snow, quali sono i gradi di disabilità di chi può accedere a fare snow?
Allora , diciamo che adesso a livello internazionale sono state divise due categorie: upper limbe e lower limb. Parlano in parole semplici chi ha problemi alla parte superiore del corpo o chi ha problemi alla parte inferiore del corpo. In queste due grandi categorie possiamo avere persone che hanno una malformazione dalla nascita, chi viene amputato, chi ha una plegia di qualche genere che però gli permetta di deambulare in posizione verticale che quindi non abbia bisogno di un ausilio per poter surfare ma usare la tavola, l’attrezzatura classica che usa un normodotato.

Quanti sono i praticanti?
Al livello nazionale praticanti che possono accedere a gare dalle nazionali alla coppa del mondo saranno una quindicina/venti persone, invece al livello internazionale naturalmente questo numero aumenta e arriveremo a essere una trentina in tutto il mondo per le varie categorie

E in Nazionale?
In nazionale, abbiamo due atleti upper maschili, due lower maschili e solo una ragazza per la categoria upper ma stiamo vedendo una ragazza giovane che ha 17 anni  appena compiuti, Veronica e diciamo che sembra propensa ad unirsi al nostro gruppo ed ha le capacità per partecipare ad una coppa del mondo, quindi diciamo che abbiamo anche una ragazza con categoria problemi agli arti inferiori.

Ma esiste un circuito nazionale?
No, siamo in appoggio con l’ FSI la Federazione Snowboard Italia per quello che loro concedono alle gare di bordercross, loro organizzano gare e danno la possibilità a persone disabili di poter partecipare in modo da avere un circuito, in realtà l’unica gara fatta per noi sono i campionati Italiani che è il terzo anno di seguito che facciamo qui a Predazzo in associazione con la Sportabili ed è l’evento più grande dove si riuniscono tutti quanti, anche quelli che non hanno la possibilità di venire a fare gli allenamenti o di gareggiare comunque al campionato italiano vengono a fare un giro, magari si mettono una volta all’anno la tavola ma vengono qua.

Dove si allenano gli atleti?
Allora, quest’anno abbiamo avuto l’appoggio di Madonna di Campiglio e abbiamo la possibilità di utilizzare il bordercross perché il problema principale della nostra disciplina è trovare le strutture per potersi allenare, e non è un semplice snowpark con dei salti costruiti è un tracciato che deve avere delle caratteristiche quindi delle strutture di neve che possono essere paraboliche, salti oppure delle gobbe e quindi queste difficoltà devono essere distribuite lungo il tracciato quindi dobbiamo trovarne uno che sia consono alle capacità e le disabilità degli atleti ma che non sia troppo facile. E Campiglio quest’anno ci ha permesso di utilizzare la pista due volte e speriamo che in futuro la collaborazione vada avanti o che altre stazioni riescano a fare questi bordercross dato che se ne trovano veramente pochi in Italia. Gli snowpark per fortuna ci sono ma i bordercross, è difficile da trovare.

Ma gli atleti dove possono cominciare, come possono afferire a voi?
Chiedendo alle varie associazioni per disabili che sono sparse per tutto il territorio italiano, quelle che sono affiliate FISIP gli può dare il nostro contatto, poi sono volontaria Sportabili al livello volontario, quindi insegnare ad un principiante ad andare in snowboard però se poi uno vuole venire a fare le gare passa attraverso un allenamento nazionale open quindi anche gli atleti che non vestono la  giacca Italia possono partecipare e noi mettiamo a confronto gli atleti che  già abbiamo e quelli nuovi per capire il potenziale o le capacità che uno può avere o semplicemente partecipare alle gare e ottenere risultati migliori di qualcuno che indossa già la giacca azzurra.

Spiegami la differenza tra specialità e categoria
Allora per specialità s’intende il percorso che noi andiamo a fare che è lo snowboard cross che è un tracciato per intenderci come un gara di motocross che partono tutti insieme e ci sono questi tracciati dove ci sono salti però tutto è trasferito su neve. Il tracciato è molto vario. La categoria è chi fa queste specialità che sono la categoria upper e lower in base alla disabilità.

E’ un ottimo lavoro, bello, divertente, che da molte soddisfazioni quindi speriamo che tanta gente si avvicini allo snow.
Si perché è uno sport giovane, tende a far socializzare a far gruppo, quindi magari anche chi si è sentito disabile messo da parte si rende conto che facendo sport si diventa tutti uguali abbiamo alcuni ragazzi come Comunale che quando lo vedi senza tavola in piedi zoppica, con la tavola ai piedi piega le gambe come un normodotato e non ti rendi conto della differenza quindi anche chi si rapporta con lui sulla neve si rende conto che è disabile solo quando sgancia gli attacchi.

Grazie Silvia e buon lavoro.
Grazie a voi.

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