PATRIZIA PRESTIPINO: LA PROVINCIA DI ROMA E LO SPORT PER PERSONE DISABILI

Patrizia Prestipino è l’assessore allo sport, turismo e politiche giovanili della Provincia di Roma, istituzione sempre molto attenta ai problemi e alle necessità delle persone disabili. Ability Channel la intervista nel suo coloratissimo ufficio, in un bel palazzo nel centro di Roma.

Patrizia Prestipino: La sensibilità Delle Amministrazioni

“L’interesse nei confronti delle persone con disabilità è una questione che riguarda le amministrazioni – spiega Stefania Prestipino – e l’amministrazione Zingaretti è molto sensibile a questo, ma è anche una questione di sensibilità personale verso le persone con disabilità e soprattutto verso le loro famiglie che sono di fatto i principali ammortizzatori sociali in questa errata concezione di società civile… già da Presidente del Municipio XII che è un Municipio importante…mi ero adoprata a favore delle famiglie con l’istituzione delle “fattorie sociali“, con progetti mirati al trasporto dei ragazzi disabili, favorendone l’integrazione con i ragazzi normodotati con degli eventi sportivi”.

Patrizia Prestipino

“Con grande soddisfazione ed orgoglio ho potuto proseguire questo tipo di politica da Assessore allo Sport e ai giovani della Provincia di Roma, fatto con la convinzione che se in questo momento di crisi globale, economica in Italia in cui le famiglie soffrono, le famiglie deboli più di altre, soprattutto quelle che hanno un figlio o un fratello minore disabile, se gli enti locali non stanno vicino a queste famiglie commettono un errore madornale. Oggi chi paga di più la crisi economica sono le fasce deboli, gli anziani, i giovanissimi e i giovani con disabilità. I tagli della finanziaria verso gli enti locali sono tagli mostruosi, la Provincia di Roma ha subito una decuratzione di quasi il 50% delle risorse, quindi anche il mio assessorato, quindi è indispensabile la priorità di intervento”.

Patrizia Prestipino: Sport E Disabilità

“Per me la priorità sono le persone che hanno bisogno, nel mio piccolo, da assessore allo sport, ho sempre favorito le attività sportive per i giovani disabili, soprattutto mettendo loro a disposizione le palestre della provincia di Roma che sono quelle delle scuole superiori dando sempre la massima priorità alle società sportive che lavorano con ragazzi con disabilità… Sono vicinissima al mondo paralimpico, al CIP, sia a livello nazionale con Luca Pancalli, sia a livello regionale e provinciale, perchè accendere i riflettori sul mondo della disabilità significa essere al passo con i tempi, attenti e sensibili a qualcosa che rischia di cadere nel dimenticatoio”.

“Lo sportivo disabile è una persona straordinaria, ha sfidato la natura laddove la natura ha sfidato lui, che riesce a dare una prova di coraggio e di tenacia straordinaria. Quando osservo le gare…dal basket in carrozzina, piuttosto che lo sci o il tennis in carrozzina mi commuovo profondamente perchè mi rendo conto del grande sforzo fisico e psichico che questi atleti mettono in campo; credo che tutto questo gli debba essere riconosciuto sia economicamente che dal punto di vista della dignità morale dalle istituzioni”.

Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino: Il Mio Rapporto Con La Disabilità

“Mi è capitato già da tanti anni di avere a che fare con la disabilità intellettiva, un altro allarme sociale molto importante – sottolinea Patrizia Prestipino; con l’autismo in particolare mi sono immediatamente sentita coinvolta…l’autismo sfugge purtroppo a quelle che sono le cognizioni scientifiche…quindi avere a che fare con un ragazzo autistico in famiglia, apparentemente normale dal punto di visto fisico, tant’è vero che come assessorato ho favorito lo sport per i ragazzi autistici, li mando l’estate in vacanza a fare sport all’aria aperta; il mio assessorato insieme a quello dell’assessore Cecchini, riesce ancora a finanziare i campi sportivi per i ragazzi autistici. L’autistico ha un grande livello di performance fisico però non è assolutamente reattivo dal punto di vista psicologico, quindi ha bisogno di tutta una serie di interventi, di cure, di sostegno, che sono diverse da quelle di cui ha bisogno un ragazzo down o disabile fisico…”

Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino: Lo Sforzo Della Provincia Di Roma Per Aiutare Le Persone Disabili

“Quello che si fa è sempre troppo poco… – aggiunge Patrizia Prestipino – per permettere l’avvio dell’anno scolastico noi abbiamo anticipato con grande sofferenza come Provincia di Roma due milioni di euro per l’assistenza dei disabili nelle scuole superiori e per il trasporto perchè la Regione Lazio non ce li aveva ancora dati… per permettere ai ragazzi di cominciare l’anno scolastico li abbiamo anticipati noi i soldi… cosa che con tutti i miei colleghi assessori abbiamo fatto con grande consapevolezza e piacere, per noi la priorità è stata quella… chissà se altri avrebbero avuto di togliersi due milioni di euro di cassa che, credetemi, in questo momento è ossigeno puro…”

“Un altro esempio: io non ho moltissimi soldi per le politiche giovanili ma ho fatto una scelta ben precisa, nel corso di quest’anno ho finanziato due giovani ricercatori del Santa Lucia, che si occupa del recupero dei bambini disabili attraverso la terapia sportiva…questi due ragazzi sarebbero andati all’estero a presentare il loro progetto…con l’assessore Rosati, assessore del bilancio, abbiamo messo insieme un badget importante, tale da permettere a questi ricercatori…di lavorare in Italia, a Roma, nelle grandi strutture di eccellenza come l’ospedale Santa Lucia, e di poter portare a termine in quattro anni il loro progetto, grazie al sostegno della Provincia di Roma”.

Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino: La Difficoltà Di Fornire Protesi Adeguate Allo Sport

“Questa è una problematica molto seria… essere “normali” comporta avere protesi di serie A, avere carrozzine e strumenti di lavoro che siano adeguati anche al fisico e alle esigenze del disabile comporta grandi spese economiche. E’ chiaro che un Salvatore Cimmino che va in Nuova Zelanda ed affronta 80 km di nuoto in acque gelide per dimostrare al mondo che la persona disabile può ancora più della persona normodotata, o Fabrizio Macchi, testimonial della giornata paralimpica, sono dei privilegiati perchè hanno le luci dei riflettori addosso e quindi possono permettersi di avere sponsor che pagano le loro imprese…”

“Laddove non c’è questa condizione particolare è chiaro che dovrebbe entrare in ballo, oltre il privato, anche il pubblico. Si può capire che laddove non siamo dotati di risorse economiche per fronteggiare i problemi quotidiani, tantomeno possiamo sostenere delle spese così ingenti. Ci vorrebbe che le società sportive d’eccellenza come il Santa Lucia o l’Elecom Roma per il basket in carrozzina, o come la scherma nei grandi circoli romani. Il Canottieri Aniene, per esempio, che un eccellenza per gli sport paralimpici straordinaria. Però quelle sono oasi felici, sono luoghi di benessere economico oltre che sociale…”

Patrizia Prestipino

Patrizia Prestipino: I Tagli Alla Spesa Danneggiano Gli Enti Locali

“C’è una riflessione politica che non è solo politica: i principali erogatori di welfare sono da sempre stati gli enti locali; la scelta di penalizzare e colpire gli enti locali è una scelta subdolamente pericolosa perchè di fatto mette in difficoltà quelli che sono gli erogatori dei servizi alle famiglie e alla persona, e sono appunto il Comune, la Provincia e i Municipi. Se avessi un altro ruolo a livello governativo toccherei tutto tranne quei settori: non si può toccare la scuole che è il principale erogatore di formazione di cultura e istruzione, ne si pùò toccare la rete di protezione per i più deboli”.

“Non è che un grado di civiltà di un paese lo determini solo dalle grandi opere pubbliche piuttosto che dai grandi centri commerciali o dai grattacieli. No! Il grado di civiltà di un paese si determina anche sul supporto e l’attenzione che si ha verso queste comunità di disabili. Non è un caso che a Roma adesso si cominciano a vedere più persone con disabilità per strada, ma Roma è ancora una città che è ancora piena di barriere architettoniche, sia nelle strade sia nelle recenti opere. A volte mi vergogno nel vedere dove vengono parcheggiati i disabili nello stadio piuttosto che nei palazzetti o nelle grandi strutture di eccellenza: c’è sempre purtroppo un ingresso di serie A e uno di serie B”.

Patrizia Prestipino: Una Rivoluzione Culturale Prima Che Politica

Finchè ci sarà questo distinguo, finchè le persone con disabilità avranno sempre un settore dedicato a loro allora il futuro è ancora molto oscuro. Se invece si comincerà a pensare ad una piena integrazione che cominci da un livello di interazione tra i bambini disabili con quelli normodotati, o di semplice condivisione dei problemi quotidiani, io credo che il futuro possa diventare più pieno di luce, ma non credo ancora che siamo vicini…ci vorrà un grande sforzo culturale prim’ancora che politico…”

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