PANCALLI – PARALIMPIADI STRAORDINARIE

Luca Pancalli presidente del Comitato Italiano Paralimpico esprime ai microfoni di Ability Channel tutta la sua soddisfazione per gli straordinari risultati raggiunti dagli atleti italiani alle Paralimpiadi di Londra 2012.

LE DONNE, I GIOVANI…E TUTTI GLI ALTRI CAMPIONI

“Cecilia, Martina, Oxana…sono tre nomi al femminile esordisce Luca Pancalli –  quindi uno sport che si colora al femminile non fa mai male…Martina 20 anni, Oxana 17, Cecilia 20… è la dimostrazione non soltanto di uno sport che si tinge di rosa – ma io aggiungo Morlacchi, diciottenne – di un movimento che ha saputo e si sta rigenerando. Ci sono ovviamente gli altri campioni, Alex, Assunta, i fratelli Pizzi, e rischiamo di escluderne qualcuno. E’ un risultato non ottimo…è straordinario e strabiliante, non ho motivo per non definirlo un trionfo”.

Alessio Sarri

LA MEDAGLIA DI ALESSIO SARRI

“Sono stato su tutti i campi e ho avuto più o meno la fortuna di essere presente in occasione di tutte le vittorie – dichiara Luca Pancalli – in questo momento non me ne viene in mente una in particolare…sarebbe facile rispondere con un oro…paradossalmente mi viene in mente un bronzo, quello di Alessio Sarri, un ragazzo che ha avuto un incidente, un secondo incidente in auto dopo quello che lo ha reso disabile, che gli ha fatto rischiare di diventare ancor più disabile di quanto già non lo fosse, ma che si è rimesso in piedi, anzi, in carrozzina, ha faticato, ha sudato, si è riabilitato e ha tirato fuori una grinta e ha strappato un bronzo che gli vale tutta la sofferenza che ha passato. Paradossalmente mi piace pensare a un bronzo e non a un oro, ma questo non significa ovviamente che ciascuna medaglia non sia dentro di me…ma come è dentro di me e me lo porterò sempre nei ricordi di questo meraviglioso mondo tutte le interviste di questi ragazzi: nessuno di loro ha mai dimenticato di pensare a quelli come loro che non si sono mai avvicinati allo sport. Questo per me è il segno più grande perchè significa aver compreso non soltanto il ruolo dell’atleta ma quel pizzico che va oltre l’essere atleta, quella responsabilità in più…”

Pancalli

IL CICLISMO E L’ATLETICA

“Stiamo cominciando finalmente a tirare le reti e vedere se abbiamo preso i pesci – prosegue Luca Pancalli – ovvero il frutto di anni e anni di lavoro; l’atletica straordinaria rinnovata e con un’età anagrafica di protagonisti straordinariamente giovanile. Il ciclismo…terza nazione nel medagliere al mondo dietro strapotenze sta cambiando…Stiamo raccogliendo i frutti di dodici anni di percorso riformatore; stiamo raccogliendo anche i frutti del trasferimento di alcune discipline alle federazioni olimpiche che ha garantito quel contatto fra il background e il know-how del mondo paralimpico e le esperienze del mondo olimpico…stiamo raccogliendo i frutti del lavoro…Penso sempre che nella vita, da ragazzino e nella mia vita professionale o atletica ho sempre pensato che il lavoro ripaga…siamo stati seri!”

Annalisa Minetti

ANNALISA MINETTI E ALEX ZANARDI

“Devo dire con molta onestà che di Alex lo sapevo, è straordinario, era un atleta, è entrato subito nelle regole dello sport perchè in fondo apparteneva allo sport ed è straordinario quanto riesca a comunicare; su Annalisa – confessa Luca Pancalli – francamente devo dire che avevo delle perplessità perchè non apparteneva al mondo dello sport ma a un mondo e a una dimensione completamente diversa. Glielo detto pubblicamente, mi ha sorpreso, è stata straordinaria non soltanto per un bronzo che vale un oro per le polemiche sugli accorpamenti di classe, ma perchè è stata veramente un’atleta, si è comportata come tale e credo che questo bronzo paralimpico sia la giusta ricompensa ai suoi sacrifici e al suo comportamento”.

PANCALLI: IL SOGNO COLORATO DI SORRISI CHE DIVENTA REALTA’

“Un grande unico sorriso – conclude Luca Pancalli – di un’unica intera delegazione italiana che ha saputo esser squadra, come lo siamo tutte le sere a Casa Italia, non esistono presidenti…siamo tutti un’unica grande squadra, forse perchè tutti siamo accomunati dalle medesime storie umane…”

 

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