Le bocce, uno sport per tutti : 3° Memorial Sandro De Sanctis

Schermata 06-2457179 alle 13.02.34Nelle bocce c’è questa bellissima caratteristica, che un disabile non solo può gareggiare, ma può vincere con un normodotato anche ad altissimi livelli. – Queste le parole del presidente del CONI, Giovanni Malagò, presente alla prima giornata del 3° Memorial Sandro De Sanctis.

 

 

Le emozioni di Marco Giunio De Sanctis

Ho ricevuto una lettera di un fraterno amico di mio padre che ha superato i 90 anni e tiene ancora la fotografia di mio padre sul comodino. – inizia a raccontarci Marco Giunio De Sanctis – Questo è qualcosa di straordinario, qualcosa di eccezionale. Lui mi ha mandato una lettera perchè non può essere presente per problemi fisici, ma nel contempo se una persona ha un minimo di sensibilità il cuori non si può che aprire e naturalmente capire che i valori della vita si racchiudono in questi episodi, in questi principi e in questi valori che sono quelli che ti fanno sentire la bellezza e la forza della vita, il resto lascia il tempo che trova e non ne rimane ricordo, di questo invece rimane un ricordo indelebile.

Come nasce la passione

marco giunio de sanctis

Le bocce, che hanno una grandissima tradizione e quindi una grandissima popolarità, hanno fatto si che i genitori e i nonni portassero i nipotini o i figli presso queste bocciofile che facevano da dopolavoro, a quel tempo era una sorta di passatempo soprattutto per gli anziani. Essendo il gioco delle bocce molto appassionante e avendo grandi elementi associativi e integrativi, piace, a mio padre è piaciuto, quindi naturalmente questo da generazione in generazione viene trasferito e così è nata la passione di mio padre e la mia.

La nascita del Circolo Bocciofilo Flaminio

Ho preso questo circolo che aveva un ordinanza di sgombero, un vero e proprio esproprio da parte del sindaco di allora, ed  una sanzione di due miliardi e duecento milioni, quindi parliamo di qualcosa di inimmaginabile da poter risolvere, e con grandissima passione, tanto entusiasmo e sacrificio io, insieme ai miei collaboratori, ci siamo riusciti.

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Le Bocce…Diamo un immagine a questa disciplina

Ritengo che questa disciplina abbia dimostrato solo il 20-30% del proprio potenziale. Un passo manca a questa organizzazione, l’immagine. La vera immagine, perchè non ha un immagine, ha un immagine distorta di quello che è, non solo il significato intimo del movimento,ma soprattutto ciò che esprime, sia a livello promozionale, sia a livello sociale che agonistico. Io ritengo che questa sia, non la primissima disciplina nè una delle prima, ma sicuramente una disciplina che possa stare immediatemente dopo le dieci discipline più importanti e più blasonate del nostro paese. – questo è il sogno di Marco Giunio De Sanctis
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Sono il 50% della mia vita il mondo paralimpico e 50% il mondo delle bocce, ed entrambi questi mondi rappresentano ancora delle oasi. Parlo di oasi di valori, di principi intrinsechi, veri, umani, che difficilmente ancora ravviso in altre discipline, perchè sono semplici, sono umili, dove ci sta il potente che è alla stregua dell’umile, dove non ci sono differenze, dove il disabile sta con il normodotato, la donna con l’uomo. E’ veramente molto socializzante questa disciplina, pertanto è ovvio che può consentire dei risultati straordinari, l’unica cosa è crederci, devi avere molta passione e soprattutto curare molto l’immagine. Io ho cercato di farlo anche in questo circolo credendo e sperando che possa diventare un centro pilota e un punto di riferimento. Questo è fondamentale. Questi sono valori che non si dimenticano e che stanno dentro la nostra pelle.

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