IPOVEDENTI E NON VEDENTI, SCUOLA SUBACQUEA PER DISABILITA’ VISIVA

Ipovedenti e non vedenti, sapevi che anche le persone con disabilità visiva possono fare delle splendide immersioni in mare? A Santa Marinella, località di villeggiatura vicino Roma, l’Associazione Albatros ha organizzato un corso di formazione per istruttori e accompagnatori subacquei per ipovedenti e non vedenti.

Disabilità Visiva: scuola subacquea

La Scuola Per Istruttori Subacquei Per Persone Non Vedenti E Ipovedenti

Angela Costantino è il presidente dell’Associazione Albatros “Siamo a Santa Marinella perchè stiamo formando come scuola subacquea per non vedenti e ipovedenti otto istruttori e guide tutti di Roma…hanno un diving proprio qui a Santa Marinella nel porto, che da domani potranno finalmente portare sott’acqua, come un normale turista subacqueo, tutti i ragazzi non vedenti che vogliono venire ed immergersi in questo fantastico mare”.

Ipovedenti

Ipovedenti E Non Vedenti, L’Istruttore Subacqueo Manrico Volpi

“Le persone a cui insegno – dichiara Manrico Volpi – non sono solo dei volontari ma sono anche degli istruttori, per cui sono persone preparate nell’attività subacquea per non vedenti e ipovedenti e che fanno questo lavoro a livello professionale e, come persone professionalmente mature, hanno deciso di adattare e migliorare la loro preparazione allargando la subacquea ai sommozzatori non vedenti. Come si insegna a questi istruttori e come loro di conseguenza insegneranno ai loro allievi? Abbiamo studiato un metodo e una didattica ben specifica tale da abbattere il più possibile le differenze che ci possono essere tra la normalità e la disabilità”.

Disabilità Visiva: scuola subacquea

Il Manuale Per I Sommozzatori Non Vedenti e Ipovedenti

“Nella nostra didattica – continua l’istruttore – abbiamo studiato, tra i tanti materiali di supporto un riconoscitore subacqueo per i non vedenti e gli ipovedenti, un riconoscitore plastificato da portare sott’acqua dalla guida che racchiude la fotografia, il nome, le specie con il nome scientifico, il colore ed altre informazioni che sono scritte in braille, e sono 114 specie che sono normalmente avvistate durante le immersioni dai non vedenti. Con lo studio, con la dedizione, con l’applicazione di varie metodologie e materiali di supporto stiamo riuscendo a trasformare con il progetto Albatros Paolo Pinto la didattica da quella tradizionale sulla disabilità che vede i subacquei non vedenti e ipovedenti ghettizzati in una immersione limitata ad una apertura globale della subacquea che gli consente di poter svolgere l’attività in qualunque sito, in qualunque posto, senza avere necessità di avere percorsi filoguidati oppure immersioni ghettizanti”.

Disabilità Visiva: scuola subacquea

Non nVedenti e Ipovedenti Scegliere I Mari Più Belli

“Abbiamo degli istruttori in Toscana – prosegue Manrico Volpi – in Puglia, in Sicilia, in Sardegna,  nel Lazio, nel Trentino, nel Veneto, per cui abbiamo coperto gran parte delle zone che si affacciano sui parchi marini, le zone costiere più frequentate…questo consente ai non vedenti e agli ipovedenti di essere autonomi anche nella scelta turistica nelle zone più belle…”

L’Istruttore Subacqueo Per Non Vedenti E Ipovedenti

“La scelta è stata voluta e non è stata casuale – esordisce Gianluca Falco istruttore – abbiamo cercato tra le migliori associazioni per non vedenti e ipovedenti che ci potessero assistere in questa iniziativa e abbiamo trovato Albatros che è la più preparata professionalmente… non ho sbagliato in questa valutazione… sono stati giorni intensi, abbiamo imparato tantissimo, forse più di tanti anni che si va in acqua per conto nostro”.

A che profondità possono arrivare le persone ipovedenti e non vedenti? “Con i non vedenti e gli ipovedenti – sottolinea Gianluca Falco – ci sono tre livelli, il primo li abilita a scendere al massimo fino a 18 metri, il secondo fino a 25, il terzo fino a 39. Non sono previsti ulteriori livelli di profondità perchè tutto quello che c’è da vedere per i non vedenti e gli ipovedenti è all’interno dei primi 40 metri… tutto quello che a loro serve è nei primi 40 metri… Il terzo livello li abilita ad andare sui relitti dopo essersi fatti una conoscenza di biologia marina più che ampia nei primi due livelli…questo apre loro il mondo più profondo, quello delle navi affondate e del passato…”

Disabilità Visiva: scuola subacquea

Ipovedenti E Non Vedenti: Elisabetta, Sub Non Vedente

Elisabetta Gravili ha cominciato a fare immersioni da circa un anno. “Ho scoperto questa opportunità grazie a un ragazzo non vedente che conosco…mi ha parlato di questo corso… se ero interessata ad avvicinarmi alla subacquea, io ho detto subito di si perchè amo il mare, l’ho sempre vissuto da bagnante normale, in barca a vela, sole estivo…niente di che… non so perchè ma ho detto subito di si… mi sono sentita telefonicamente con Angela, il presidente dell’associazione, persona meravigliosa di cui mi sono innamorata subito e dopo due giorni aveva la mia iscrizione, tutti i miei dati, il bonifico…20 giorni dopo ho cominciato il corso…”

Disabilità Visiva: L’emozione Dell’Immersione Per I Non Vedenti E Gli Ipovedenti

“La primissima volta che io sono entrata sott’acqua – prosegue Elisabetta – mi sono sentita totalmente a mio agio, tanto che mi sono detta…ho trovato il mio habitat naturale…un’emozione meravigliosa, la sensazione di provare liberamente le emozioni, di viverle senza doversi difendere…non c’è nessuna differenza, o sei a 2, o sei a 5 o sei a 30 metri non li pensi proprio, perchè sei talmente presa a vivere quello che c’è sotto, a toccare, a scoprire, a conoscere, a sentire queste bolle, il tuo respiro, il silenzio, la sensazione di caldo e freddo dell’acqua. Prima del corso pensavo…oddio…sapere di avere 30 metri di acqua sopra la mia testa e se ho voglia di uscire? In realtà il problema proprio non c’è perchè non hai proprio voglia di uscire…quando è finita l’immersione ti chiedi…è già finita? Lì il tempo vola…

Disabilità Visiva: scuola subacquea

Non Vedenti, Ipovedenti E Il Mare: La Passione Per Le Immersioni

“La passione per questo sport nasce perchè io sono la moglie di Paolo Pinto, campione di nuoto di gran fondo – conclude Angela Costantino. L’amore per il mare di Paolo era ai limiti dell’impossibile; sette anni fa è morto con un problema anche di vista…lui non ha visto per gli ultimi due anni…quindi ho pensato di mettere su insieme ad altri due miei amici, Nicola Fanelli e Manrico Volpi, questa associazione che porta avanti questa didattica subacquea internazionale cmas per giovani non vedenti e ipovedenti e con il problema della non vedenza abbiamo pensato di far vedere il mare a questi ragazzi in maniera molto molto particolare”.

Non Vedenti E Ipovedenti E Il Futuro Dell’Associazione Albatros

“In questi anni, molti obiettivi, come pedine su una scacchiera, li abbiamo già messi…volevamo che questi ragazzi non vedenti e ipovedenti facessero turismo subacqueo come un normovedente qualsiasi insieme ad altri subacquei. Anche oggi abbiamo già dei turisti subacquei non vedenti e ipovedenti che stanno facendo immersioni con delle guide…vogliamo che tanti altri istruttori e guide che hanno i diving si avvicinino a noi per poter dare la possibilità a questi ragazzi di andare soli in tutto il mondo a fare immersioni”.

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