Daniele Furlan, scrittore disabile

Daniele Furlan, disabile a causa di un tamponamento subito sulla tangenziale di Mestre che gli ha provocato una lesione spinale, ha raccontato in un libro “Il mio Podere”, l’evoluzione della sua vita e dei suoi sogni, la vita da scrittore.

Daniele Furlan: la terra d’origine

Daniele Furlan nasce in una famiglia contadina del nordest, che grazie allo sviluppo di tutta la zona, ben presto si trasforma in un nucleo di attivissimi piccoli imprenditori ed agricoltori di successo. Crea una piccola azienda che produce macchine agricole, un’attività che lo porta a viaggiare in Italia e nel mondo. Siamo a Ponte di Piave, piccolo borgo del Veneto.

Daniele Furlan e l’incidente

Un giorno, a causa di un tamponamento diventa tetraplegico, paralizzato dalla testa in giù. La sua vita, quella di suo figlio, 16 anni, e quella dei suoi genitori subisce un pesantissimo contraccolpo. Nel periodo successivo all’incidente è la mamma a seguirlo ed assisterlo quotidianamente. Per il padre, abituato a vedere il figlio in azienda con ruoli decisionali e di comando lo shock è stato fortissimo e la ripresa più lenta. Daniele ci tiene a sottolineare gli sforzi compiuti dalla famiglia per cercare di fargli vivere una vita il più normale possibile. Un ruolo importante è stato rivestito dagli amici che hanno continuato le frequentazioni anche dopo l’incidente.

Daniele Furlan: il podere al Gelso

Già da prima dell’incidente Daniele aveva l’idea di valorizzare le terre di famiglia piantando delle vigne per la produzione di “un vino nostro“…Un progetto difficile da portare avanti nella sua prima vita a causa dei tanti impegni di lavoro ma che è riuscito a far decollare nella sua seconda vita, quella dopo l’incidente, diventando lo scopo principale della sua giornata.

Daniele Furlan: il libro

Questa avventura diventa un libro autobiografico, che Daniele Furlan intitola “Il Mio Podere“. È diviso in capitoli che alternativamente raccontano della vita prima e dopo l´incidente per far comprendere al lettore la profonda diversità che c’è tra le due situazioni. Uno dei motivi per i quali Daniele scrive “Il Mio Podere” è per raccontare tutto il percorso che ha dovuto seguire in seguito all’incidente e alla successiva riabilitazione. Un altro motivo è quello di devolvere tutti i compensi relativi ad un’associazione che si chiama La Colonna, creata da un ragazzo che è diventato tetraplegico in seguito ad un incidente subito in una partita di rugby (www.lesionispinali.org), collegata al Monte Catone Rehabilitation Institute. Lo scopo di questa associazione è quella di rispondere alle domande di chi ha subito una lesione midollare e soprattutto di finanziare la ricerca devolvendo i fondi al Montecatone Rehabilitation Institute.

Daniele Furlan e la casa domotica

“Grazie ai tecnici dell’Inail di Budrio ho costruito una parte di casa domotica, dotata di ausili tecnologici che mi permetttono di avere una discreta autonomia, aprendo porte, accendendo luci, tv, stereo e tante altre cose”. Una delle cose più importanti è che Daniele riesce ad interagire con il computer grazie a dei comandi vocali. Il computer rappresenta la sua finestra sul mondo, mantenendo i contatti con tutte le persone che conosceva nel mondo oltre a rappresentare la fonte inesauribile di notizie. In attesa che dalla ricerca scientifica possa arrivare la risposta tanto desiderata.

Redazione - Ability Channel
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