Cooperativa Aelle Il Punto

La cooperativa nasce nel 1980, spiega la presidente Antonietta Lo Scalzo, subito dopo la chiusura dell´ospedale psichiatrico S.Maria della Pietà di Monte Mario a Roma con l´intento di dare assistenza e tutela a persone con disabilità psichica che avevano vissuto una vita all´interno di un ospedale praticamente privo di contatti con il mondo esterno.

Ma poi l´area di intervento si è estesa e la cooperativa si è attivata, collaborando con il servizio pubblico, per la creazione di strutture nel territorio di Roma, per essere in grado di fornire aiuto a tutti coloro che sono costretti a convivere con lo stato di malessere e sofferenza che derivano da una disabilità psichica.

Attività creative, socializzanti….

Nel tempo la cooperativa si è specializzata nella conduzione di attività, di tipo terapeutico, espressivo, riabilitativo e anche formativo e di avviamento al lavoro, che si sono rivelate particolarmente utili per queste persone che oggi sono in grado ad esempio di praticare attività sportive, di partecipare a piccoli campionati anche al di fuori della loro città.

Tutto questo ha evitato che la persona con disabilità psichica si sia progressivamente isolata, come in genere accade se abbandonata a se stessa, e al contrario ha favorito il non facile processo di socializzazione.Non c´è comunque un intervento che va bene per tutti, la singola persona deve essere trattata in maniera soggettiva tenendo conto del suo particolare stato di disagio.

Persone che vivevano la loro vita chiuse in casa a leggere, dopo l´inserimento in una delle nostre strutture, sono riuscite a riavvicinarsi alla normalità della vita quotidiana, accompagnando ad esempio la madre anziana delle visite mediche o ad usare la macchina per fare la spesa.

Nell´affrontare i problemi derivanti dal disagio psichico oggi poi si rende necessaria un´ulteriore fase di studio e di analisi poiché nel tempo si sono affacciate nuove forme di malessere che ormai  si accompagnano spesso alla vita moderna; ad esempio le dipendenze dal cibo, dalla droga, da Internet.

Appartenere ad una società civile dovrebbe significare essere in grado di capire tutte le forme di disabilità perché l´abbandono per queste persone che vivono quotidianamente il loro malessere, la loro sofferenza, significa non uscirne più.

La cooperativa offre dei servizi e dei progetti personalizzati anche a casa degli utenti, è sufficiente collegarsi al sito per avere tutte le necessarie informazioni.

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