CENSIS: VINCERE LA SOLITUDINE DELLE DISABILITA’

I bambini Down vanno a scuola fino a 14 anni (97%) ma una volta diventati adulti diventa sempre più difficile trovare per loro una collocazione sociale. Questo è quello che emerge dalla ricerca del Censis presentata martedì 12 luglio 2011 a Roma presso la sede del CNEL durante il Convegno “Vincere la solitudine delle disabilità” la domanda di cura e di assistenza delle persone disabili e delle famiglie.I risultati del primo anno di lavoro del progetto: “Centralità della persona e della famiglia: realtà o obiettivo da raggiungere?” avviato dalla Fondazione Cesare Serono in collaborazione con il Censis, mettono in evidenza che un adulto su quattro sta a casa e non svolge nessuna attività.

CENSIS: FINALITA’ DEL PROGGETTO

La collaborazione tra Censis e Fondazione Cesare Serono nella realizzazione del programma di ricerca ha descritto il quadro della disabilità in Italia a partire dalle indicazioni dei disabili e delle loro famiglie. Nel secondo semestre di lavoro, presentato questa mattina sono stati riportati gli esiti di due indagini, quella sulla Sindrome di Down e quella sul Morbo di Parkinson, per far luce sulle condizioni che possono comportare le varie situazioni di disabilità a cui corrispondono bisogni di cura ed assistenza. I risultati delle ricerche evidenziano i progressi compiuti negli ultimi anni e la strada che bisogna ancora percorrere nell´assistenza alle persone disabili.

CENSIS: LA SINDROME DI DOWN

Il giudizio delle famiglie sulle scuole frequentate dai figli è generalmente positivo. Il sistema scolastico appare complessivamente capace di coinvolgere, anche se di fronte alle situazioni più gravi mostra ancora le sue debolezze. Ma al termine del percorso formativo solo il 31% degli adulti con sindrome di Down  riesce ad inserirsi nel mercato del lavoro. La difficoltà maggiore è proprio quella di trovare un lavoro a prescindere dai desideri, dalle capacità e dalla remunerazione. L´attenzione si concentra sui bambini. Ma col passare degli anni la loro disabilità diventa sempre più vincolante in termini di autonomia. E´ su questo fronte quindi, che si evidenzia la necessità di un impegno più concreto da parte della società e delle istituzioni.

CENSIS: I MALATI DI PARKINSON

La ricerca ha coinvolto anche i malati di Parkinson, con il contributo della Federazione nazionale Parkinson Italia e dell´Associazione Parkinson Lazio. In questo caso e soprattutto per i pazienti più anziani, nonostante i progressi scientifici compiuti in campo farmacologico, la necessità di prendere molti farmaci è uno degli aspetti più problematici. Devono assumerli in media 7 volte al giorno. Il 49% dei pazienti ha bisogno di farsi aiutare da qualcuno per ricordarsi di prendere i farmaci negli orari giusti. I farmaci sono costosi e questo viene indicato come un problema da un paziente su tre. Inoltre l´assunzione dei farmaci presenta molti effetti collaterali, soprattutto nelle fasi iniziali, con conseguenze sulla vita familiare e relazionale.

CENSIS: IL MINISTRO DELLA SALUTE FAZIO

Il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, intervenuto alla presentazione della ricerca, ha dichiarato che serve un impegno maggiore e interventi urgenti da parte della società e delle istituzioni per non lasciare da sole le famiglie. “Lo Stato, grazie anche a questo studio del Censis, – ha concluso – dovrà fare il possibile per identificare le giuste politiche di sostegno”.

 

CENSIS: AL CONVEGNO HANNO PARTECIPATO

  • Ferruccio Fazio, Ministro della Salute
  • Giuseppe de Rita, Presidente del Censis
  • Carla Collicelli, Vicedirettore Censis
  • Ketty Vaccaro, Responsabile settore Welfare Censis
  • Gianfranco Conti, Direttore Generale Fondazione Serono
  • Elio Guzzanti, Direttore scientifico dell´Irccs Oasi
  • Ignazio Marino, Presidente della Commissione d´inchiesta sul Servizio sanitario nazionale del Senato
  • Claudio Passalacqua, Presidente Azione Parkinson
  • Anna Contardi, Coordinatrice attività Aipd

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