Vaccini e scuola, cosa è utile sapere

scuola e disabilitàCi siamo: settembre, il mese in cui si torna sui banchi di scuola tanto odiato dagli studenti, è arrivato. Quest’anno però, grazie al nuovo decreto vaccini approvato qualche mese fa, la procedura di iscrizione non sarà la stessa degli ultimi anni. Una nuova circolare Miur-Salute spiega alle famiglie cosa fare e quali sono le tempistiche da rispettare.

Come funziona l’iscrizione scolastica?

Da quest’anno, bambini e ragazzi da 0 a 16 anni non avranno il diretto accesso ad asili e scuole se non coperti dai 10 vaccini obbligatori (poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Haemophilus B, morbillo, parotite, rosolia e varicella).

A seconda dell’età dello studente, vi è una precisa procedura da seguire: entro l’11 settembre per i bambini fino ai 6 anni ed entro il 31 ottobre per tutti gli altri, i genitori devono presentare alla scuola una copia del libretto vaccinale timbrato dalla Asl o il certificato vaccinale o un documento che attesti lo stato vaccinale del bambino da richiedere sempre presso l’Azienda Sanitaria Locale competente.

Nel caso in cui il libretto vaccinale sia stato smarrito, è possibile presentare un’autocertificazione che sarà valida fino al 10 marzo 2018, termine entro il quale dovranno essere consegnati i documenti che attestino le avvenute vaccinazioni. Se ciò non avviene, il bambino non potrà più frequentare la scuola ma verrà riammesso a documentazione presentata.

Per ciò che riguarda la scuola dell’infanzia, la presentazione di tale documentazione è requisito d’accesso. Nelle scuole dove le lezioni cominciano dopo l’11 settembre i documenti possono essere presentati in seguito ma sempre entro il giorno di inizio delle lezioni.

I bambini di età compresa tra 6 e 16 anni potranno invece frequentare la scuola anche nel caso in cui non abbiano effettuato le vaccinazioni obbligatorie. In caso di mancata presentazione della documentazione richiesta entro i termini previsti comunque, il dirigente scolastico segnalerà il caso alla Asl competente. Qualora non si provvedesse alla vaccinazione, la famiglia dovrà pagare la sanzione pecuniaria corrispondente.

Leggi anche: Decreto vaccini al Senato, quali sono le modifiche

In quali casi si può evitare la vaccinazione

Le vaccinazioni non sono obbligatorie in due casi:

  • per le malattie già contratte: in questo caso sarà sufficiente un’attestazione da parte del medico o del pediatra.
  • per chi non può vaccinarsi per motivi di salute: nel caso in cui il bambino non possa sottoporsi alle vaccinazioni per motivi di salute il medico o il pediatra sottoscriverà un documento che attesti la particolare situazione.

 

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