ULTRALEGGERI PER DISABILI: LA PATTUGLIA ACROBATICA WEFLYTEAM

Ultraleggeri per disabili: a Capo Sile, vicino Venezia c’è l’aviosuperficie dei Baroni Rotti Weflyteam. Riccarda Ambrosi di Ability Channel ha intervistato per te il capo pattuglia Alessandro Paleri.

ULTRALEGGERI PER DISABILI: LA STORIA DI ALESSANDRO PALERI

“Sono rimasto tetraplegico a causa di un tuffo in piscina nel 1987 – racconta il pilota degli ultraleggeri Alessandro Paleri. Ho cominciato a volare nel 99 quando ero studente all’università, studiavo ingegneria aerospaziale,  e mi è venuta voglia di provare sul campo, nella realtà,  quella che era la teoria che leggevo sui libri”.

VOLARE CON GLI ULTRALEGGERI

“E’ molto diverso affrontare un volo da passeggero piuttosto che da pilota. Il pilota si sta divertendo ad eseguire delle azioni programmate, nulla è lasciato al caso, nulla è improvvisato, non è niente di euforico. E’ sempre una serie di gesti calmi e pacati…Il passeggero, con l’incoscienza del passeggero non si rende conto di quanto l’attività sia importante, da gestire con delicatezza con accortezza e quindi si può godere con enfasi il volo…”

ULTRALEGGERI PER DISABILI: I BARONI ROTTI

“I Baroni Rotti erano l’associazione dei piloti disabili italiani, oggi sono diventati la Federazione piloti Disabili Italiani…Ci siamo conosciuti con Erich che è l’istruttore nel periodo in cui utilizzavo l’aereo sia per piccoli spostamenti sia per motivi lavorativi che di vacanza…abbiamo cominciato  a vederci con più frequenza e a incontrarci presso le nostre rispettive basi… Con Marco ci siamo conosciuti qualche anno più tardi sulle piste da sci raccontandoci le esperienze che vivevamo…lui  ha scoperto il mondo degli ultraleggeri ed è venuto qualche volta a volare con me…è rimasto affascinato…gli ho presentato Erich ed è diventato suo allievo…”

LE CARATTERISTICHE DEL PILOTA DISABILE DEGLI ULTRALEGGERI

“Se sei pilota non devi avere delle cardiopatie molto forti, molto gravi, e non devi avere nessun tipo di patologia che ti possa portare a richiare di perdere il controllo o la coscienza in maniera improvvisa: diabete molto grave non va bene, malattie degenerative, chi soffre di attacchi epilettici o le cardiopatie gravi…”

“Insieme ed aiutati da  Erich – prosegue Alessandro Paleri – volevamo affinare le nostre tecniche di pilotaggio e una delle modalità di allenamento per l’affinamento di queste tecniche è proprio quella del volo in formazione…e dall’affinamento della tecnica è derivato un buon risultato coreografico…e abbiamo proseguito nell’addestramento…i risultati sono stati tali che ci ha visto ha cominciato a chiederci di partecipare alle manifestazioni che si tenevano in Italia, di essere la bandiera della Federazione dei Piloti Disabili, i Baroni Rotti, inn Italia, in Europa e nel mondo. Essere un team in formazione o essere un pilota acrobatico che partecipa agli airshow è un po come essere una compagnia teatrale…tu prepari il tuo programma, prepari il tuo show e poi gli organizzatori delle varie manifestazioni ti invitano…ti scritturano…”

LA MANUTENZIONE DEGLI ULTRALEGGERI

“La Legge dice che il pilota è il primo ed unico responsabile di tutto quello che succede sia a terra che in volo sia in termini di manutenzione che di condotta dell’aeroplano. Essere responsabile non significa che debba essere io a cambiare le candele e l’olio, però devo essere sempre attento e presente in tutte le fasi della gestione del veivolo. Quindi ci occupiamo noi di portarlo a fare manutenzione e di verificare che sia fatta da personale attento e che tutto vada come deve andare”.

GLI ULTRALEGGERI PER DISABILI

“Gli aeroplani sono normalmente pilotati utilizzando le mani e i piedi. Con i piedi si controlla l’aereo nell’imbardata, cioè nello sterzo…i piedi servono per curvare a destra e sinistra o per fare ruotare l’aereo sul suo asse verticale, come se dovessimo far curvare una macchina…Una persona che ha una limitata funzionalità sugli arti inferiori dovrà poter controllare questo comando con gli arti superiori e da qui ne derivano gli adattamenti. Gli aeroplani ultraleggeri che utilizziamo noi  si chiamano Texan Top Class. E’ un aeroplano costruito in Italia e l’azienda, Fly Shinthesys di Udine, che lo costruisce è una delle poche al mondo che offre l’adattamento del velivolo come optional direttamente dalla fabbrica. Si può quindi già acquistare un velivolo con un pacchetto per persone disabili o agli arti inferiori o ad un arto superiore…sono due tipi di adattamento diversi. L’aeroplano viene consegnato al cliente già adattato e collaudato”.

I CONTROLLI PER GLI ULTRALEGGERI

“Ci sono una serie di controlli, di check, che si fanno a scadenze e intervalli che sono temporali: i tagliandi ad esempio sono alle 50 o 100 ore di utilizzo della macchina; poi ci sono dei controlli che fanno parte dei controlli giornalieri, ogni volta prima ancora di tirar fuori l’aereo dall’hangar e di accenderlo si fanno tutta una serie di verifiche atte a garantire che tutto sia in efficienza. Poi ci sono i controlli prevolo che si fanno prima di ciascun volo indipendentemente da quanti voli facciamo nella giornata…ci sono dei controlli prima del decollo e prima dell’atterraggio…che vengono fatti a bordo alla strumentazione e all’apparato propulsore per verificare che tutto sia in regola…”

ESISTONO SOLO PILOTI!

“Volare è una disciplina, non è uno sport adrenalinico, non è come lanciarsi nel vuoto attaccati a un elastico…è un compiere una serie di gesti che sono programmati e studiati a tavolino per la sicurezza…Le grandi passioni che muovono le persone, come può essere il volo, ci portano in contatto con le persone che vivono le medesime passioni…e quando si hanno questi punti in comune è facile nonostante la disabilità e la diversità sentirsi simili e sentirsi affini, tra uomini, donne, bambini, piloti disabili e non…esistono piloti. Punto!”

Prova anche tu a volare con gli ultraleggeri e la pattuglia di WeFlyTeam!

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