U-Boot 429 – la meningite nel sottomarino

E’ un film di guerra, di sottomarini che si combattono, di nemici che diventano amici e di amici che diventano nemici, di tradimento ed onore: ma, a guardar bene, sembra, e forse lo è, un film sulla meningite, quella fulminante, quella che non perdona e che non ti offre una seconda chance. “U-Boot 429 – senza via di fuga” (In enemy hands) seppur uscito nelle sale nel 2004 sembra quanto mai attuale: uno spot per dimostrare quanto sia pericoloso e rapido il contagio quando un. numero elevato di persone condivide lo stesso spazio chiuso per ore e ore, quando non c’è possibilità di allontanarsi, quando non si è stati preventivamente vaccinati.

Meningite sottomarino

La trama del film

La seconda guerra mondiale è entrata nella sua fase decisiva, la Germania nazista comincia ad intravedere la sconfitta. Nell’Oceano Atlantico i sottomarini tedeschi continuano ad affondare decine e decine di navi americane ma devono iniziare a fare i conti con la spietata e massiccia caccia che si è scatenata nei loro confronti. Dopo essere stato colpito senza possibilità di scampo l’equipaggio superstite del sottomarino americano Swordfish viene catturato dai tedeschi dell’U-Boot 429.

Una convivenza già difficile per la mancanza di spazio e viveri diventa quasi insostenibile quando a bordo si scatena un’epidemia di meningite che aveva colpito un marinaio americano poco prima di arrendersi. La vita dei marinai all’interno del sottomarino è in forte pericolo. 

L’imbarcazione, nel frattempo, si è bloccata sul fondale e fatica a difendersi dagli attacchi alleati sempre più insistenti: tedeschi e americani che fino a poche ore prima si erano combattuti strenuamente, sono costretti ad allearsi per salvare le loro vite.

Attori e protagonisti

Un cast di attori dignitoso ma sicuramente di basso profilo per una trama ordinaria dove l’unica idea che rompe gli schemi  è proprio il contagio della meningite tra i marinai. In una sceneggiatura che vuol far capire che in guerra i cattivi non hanno nazionalità anche il finale è abbastanza scontato.

  • Regia: Tony Giglio
  • Attori: William H. Macy, Scott Caan, Til Schweiger, Thomas Kretschman, Connor Donne
  • Soggetto: John E. Deaver
  • Sceneggiatura: John E. Deaver, Tony Giglio
  • Fotografia: Gerry Lively
  • Musiche: Steven Bramson
  • Montaggio: Peter Mergus, Harvey Rosenstock
  • Scenografia: Terrence Foster
  • Costumi: Jean-Pierre Dorléac

La pellicola è del 2004 ed è stata prodotta da Artisan Entertainment, Splendid Pictures, John Brister Productions, Pierce/Williams Entertainment.

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