In Trentino snowboard accessibile anche per i diversamente abili

sci06In Trentino la pratica dello snowboard diventa accessibile anche per chi è diversamente abile. Il progetto si chiama Bass, che sta per Borney adapted snowboard system: anche chi non ha l’uso delle gambe, in questo modo, può imparare a sciare, e utilizzare l’innovativo metodo sulle piste da sci del Trentino.

L’iniziativa vede insieme Accademia della montagna, Fisip (Federazione italiana sport invernali paralimpici) e il Collegio dei maestri di sci della provincia autonoma. Il Bass è stato messo a punto da un maestro valdostano, Andrea Borney: grazie a una imbragatura consente di assicurare alla tavola l’allievo e, in posizione speculare, il maestro, per affrontare le prime discese. Il comando avviene tramite un manubrio. «In un secondo momento è possibile praticare lo snowboard anche in autonomia», spiega Marco Villotti, responsabile dei corsi di specializzazione dei maestri. Quelli abilitati all’insegnamento dello sci ai disabili sono attualmente 150 sui 2.400 che aderiscono al collegio. «L’idea di rendere lo sport alla portata dei diversi tipi di disabilità nasce con il dopoguerra, quando erano frequenti i casi di persone giovani che avevano subito amputazioni, ma oggi guarda a ogni genere di handicap, che sia paraplegia o autismo. Le lezioni sono impegnative e si svolgono anche con la presenza dei futuri possibili allievi, in modo da imparare esattamente come gestire ogni situazione».

Le piste da sci trentine puntano su una sempre maggiore accessibilità. In questo senso va anche l’iniziativa in programma il 14 e 15 dicembre: due giornate di lezione gratuite per chi ha una disabilità e desidera imparare a sciare, o affinare una tecnica già acquisita. Il turismo senza barriere è una delle nuove frontiere dello sviluppo dell’offerta; si stima che il 65% dei diversamente abili svolga qualche attività sportiva, dal nuoto all’equitazione. In Italia 2 milioni di persone viaggia con regolarità, e un altro mezzo milione lo farebbe se messa nelle condizioni giuste. Un mercato potenziale che, per l’Europa, si calcola in 130 milioni di persone, includendo anche la terza età, con un potere di spesa annuale di oltre 68 milioni di euro.

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