SPECIALE ASSEMBLEA – LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA FIPIC FERNANDO ZAPPILE

Domenica 16 Dicembre all Grand Hotel Duca D’Este si svolgeranno le elezioni per il rinnovo della cariche federali, da quella del Presidente a quella dei consiglier federali. Ability Channel seguirà per la prima volta in diretta questo importante evento che determinerà le politiche e il futuro dello sport più popolare nel mondo della disabilità fino alle paralimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.

Di seguito pubblichiamo la relazione del presidente federale Fernando Zappile che fa riferimento sia al passato biennio sia al programma del prossimo quadriennio.

LA RELAZIONE DEL PRESIDENTE ZAPPILE

La relazione sull’attività svolta dal momento dell’elezione degli organi direttivi della nuova Federazione italiana Pallacanestro in Carrozzina costituisce, simultaneamente, la premessa al mio programma di candidatura per la presidenza nel quadriennio che porterà fino ai Giochi Paralimpici di Rio 2016. Ne consegue che gli indirizzi del futuro non possono che essere il proseguimento di quanto già avviato nel precedente mandato caratterizzato da un lasso temporale dimezzato rispetto a quello previsto dal momento che la Federazione ha poco più di due anni di vita.
La mia scelta di ripresentare la candidatura a Presidente Federale nasce dalla convinzione che siamo sulla strada giusta per muovere verso un consolidamento della realtà federale e spiccare il volo verso una svolta del basket in carrozzina, abbandonando resistenze conservatrici e limitative dell’azione federale tout court (a tutto campo).

LE PRINCIPALI ATTIVITA’

Non ritengo si possano negare i grandi passi in avanti compiuti in soli due anni dei quali riassumo brevemente, in ordine sparso, le principali attività svolte oltre la normale attività istituzionale:

– Riscrittura di tutte le normative, epurate da ridondanze e arcaismi letterali, per una più facile comprensione e applicazione delle stesse;
– Semplificazione dell’applicazione normativa, muovendo da un’accezione classica di snellimento delle procedure, dei controlli e del personale, ad un’accezione più moderna dove semplificazione diventa “facilitazione”, implicando in sé un’idea di miglioramento dei rapporti tra gli apparati federali e quelli societari. Si è passati da un originario e riduttivo concetto di semplificazione meramente “quantitativa” ad una semplificazione “qualitativa” intesa non solo come strumento, ma anche e soprattutto come obiettivo. In questo senso è stata oggetto di ripensamento critico la tendenza alla eccessiva regolamentazione normativa precedentemente diffusa all’interno del Dipartimento, basata sull’erroneo convincimento che essa fosse indice di maggiore protezione del soggetto affiliato/tesserato;
– Riorganizzazione e formazione del personale ai nuovi adempimenti imposti dalla nuova entità FIPIC;
– Informatizzazione del sistema di tesseramento e pagamento on line delle quote di affiliazione e tesseramento;
– Basket Hotel, risultati on line (a partire) dal Campionato di serie A1 (da estendere a tutte le altre serie);
– Riforma della Struttura Tecnica del CIA, cui è stata data una maggiore autonomia organizzativa;
– Credibilità conquistata in seno alla FIP, Federazione Olimpica del Basket con la stesura di un nuovo Protocollo;
– Protocollo con la Federazione Sanmarinese Sport Speciali;
– Credibilità riconquistata presso la Federazione Internazionale IWBF;
– Riforma del Campionato di Minibasket oggi certamente più avvincente (mi riservo più avanti di specificare le politiche d’intervento a completamento di quanto già fatto) e che, per la prima volta, ha avuto i due principali appuntamenti (Finale scudetto e Supercoppa) trasmessi da Raisport;
– Corso di aggiornamento per classificatori con i classificatori internazionali IWBF;
– Qualificazione della Nazionale ai Giochi Paralimpici di Londra dopo l’assenza di questa alle Paralimpiadi di Pechino;
– Qualificazione della Nazionale Under ai Campionati del Mondo 2013;
– Membro (Cristian Roja) inserito nel Comitato Tecnico Internazionale Arbitri;
– Arbitro Roja convocato ai Campionati Europei IWBF 2011, Arbitro Bianchi convocato agli Europei Under 22 IWBF 2012, Arbitro Roja convocato ai Giochi Paralimpici 2012 con direzione della finale paralimpica maschile;
– Un nuovo classificatore Silver (Giovanna Marson);
– Due nuovi arbitri promossi nel 2012 a internazionali dalla IWBF (Zamponi e Ascione);
– Ristrutturazione dei Calendari in termini temporali di svolgimento per una migliore gestione organizzativa alfine di evitare sovrapposizioni tra le attività di alto livello e non;
– Riforma dell’ Albo federale dei Tecnici: cancellazione di quegli allenatori che versavano, da anni, in condizione di morosità, nuova strutturazione dei livelli di abilitazione, abilitati 23 nuovi allenatori di primo livello e 17 di secondo livello;
– Riavvio dell’attività del settore femminile anche attraverso il coinvolgimento della FIP;
– Notevole incremento della presenza del basket in carrozzina su Raisport (la FIPIC ha investito nel biennio 2011-2012 Euro 101.221,00 ((di cui 80.000 provenienti dalla cessione, condotta dal CIP, dei diritti televisivi)) di produzione televisiva a beneficio delle attività delle Nazionali e delle società partecipanti al Campionato di serie A1);
– Sezione dedicata al basket in carrozzina di quello che, oggi, sta diventando il maggiore canale tv web di riferimento per le persone disabili: www.abilitychannel.tv;
– Accesso ai siti di Preparazione Olimpica (Acqua Acetosa) da parte delle nostre Nazionali;
– Rinuncia a qualunque compenso (gettone) per i componenti degli Organi direttivi rendendo – siamo gli unici – la partecipazione dei Consiglieri a carattere meramente onorifico;
– Attivazione e completamento delle procedure secondo le modalità di cui al DPR 361/2000 a seguito del riconoscimento della personalità giuridica di diritto privato delle Federazioni Sportive Paralimpiche con DL n.83/2012 poi convertito il Legge il 7 agosto 2012 (i relativi atti notarili, dopo lunghi iter burocratici, sono stati firmati la scorsa settimana).

LA FIDUCIA DELLE ISTITUZIONI

Inoltre, ricordo, senza tema di essere smentito, che oggi possiamo dire di avere guadagnato la fiducia dell’ente che ci governa, il CIP, e della federazione internazionale di riferimento la quale più volte, nelle persone di Jan Berteling e Maureen Orchard, rispettivamente Presidente della IWBF Europa e della IWBF, ha espresso le proprie congratulazioni per avere nell’Italia una federazione pronta ed efficiente oltreché un valido interlocutore.

Proprio in virtù di tutto ciò non credo affatto che si debba ripartire da zero ma che si debba continuare su questa strada per compiere quel cammino di crescita di cui in premessa. Certo è indubitabile come nel contesto storico in cui viviamo gli sforzi massimi debbano essere verso la ricerca delle vie d’uscita della crisi globale e da quella che investe il nostro paese ed a cui lo sport non fa eccezione. Le società sportive sono messe a dura prova dalla forte diminuzione e/o annullamento delle sponsorizzazioni da parte delle aziende private, lo stesso vale per le federazioni sportive, ma credo che, anche se le Regioni e gli enti locali riducono i finanziamenti allo sport, gli stessi non possono negare l’alto valore sociale della pallacanestro in carrozzina che oltre a garantire maggiore salute e benessere alle persone disabili offre, in quanto sport di squadra, molta più integrazione di qualunque altra disciplina sportiva paralimpica individuale. E con questa altra riflessione mi soffermo su quanto ancora ha bisogno della nostra concentrazione, perché certo non si vuole affermare che in due anni tutti i settori dell’azione federale siano stati curati al meglio. Mi riferisco dunque all’azione sul territorio che dovrà essere rappresentato, sia nelle sedi istituzionali sportive (Comitati Regionali CIP) sia in quelle statali, da persone che in sede regionale abbiano forza, volontà e dedizione da mettere al servizio della pallacanestro in carrozzina. In questo campo, poiché allora si, partivamo da zero, non c’è stato tempo per strutturare una rete territoriale efficace ed alla quale, invece, nel prossimo quadriennio si dovrà dare nuovo impulso alfine di trovare quel sostegno economico a livello territoriale da parte delle istituzioni, che non può mancare se si voglia potenziare l’azione promozionale per l’incremento dei praticanti il nostro amato sport, soprattutto da parte di giovani disabili (a tal fine il primo consiglio federale che si terrà oggi stesso dopo le votazioni, provvedera ad eleggere gran parte dei delegati regionali).

IL MOVIMENTO GIOVANILE

Una riflessione a parte, inoltre, merita il movimento giovanile. Fin dalla prima partita di Campionato di Minibasket cui ho assistito mi sono reso conto come l’attività sociale e quella agonistica convivessero in un unico “contenitore”. E’ immediatamente percepibile anche da un profano come questi due livelli siano poco conciliabili con le diverse finalità: l’agonismo vuole performance per creare nuove leve a beneficio delle nazionali; il sociale vuole la garanzia del diritto allo sport anche a chi non batterà un record paralimpico ma quello, certamente più importante, di aver superato se stesso. E anche se i due livelli possono – e devono coincidere – in alcune occasioni, per il rispetto del principio di quell’integrazione che da sempre predichiamo, certamente non possono percorrere le medesime strade. La preparazione delle squadre nazionale è uno dei nostri fini istituzionali e quindi abbiamo un campionato italiano giovanile, cui il mondo guarda con tutto rispetto, che abbiamo il dovere di rendere sempre più agonistico e performante per creare nuovi talenti; ma anche promuovere l’integrazione e la socializzazione delle persone disabili è un nostro fine istituzionale e si dovrà dare dunque una risposta adeguata anche a questa realtà e, sebbene statutariamente non sia previsto da parte della FIPIC dare risposta alla domanda di sport da parte delle persone con disabilità intellettive-relazionali aventi anche disabilità fisiche, in assenza di una risposta dell’ente vigilante, la FIPIC avrà sempre le porte aperte per questi ragazzi e studierà per essi momenti sportivi che rispondano alle loro specifiche esigenze.

Dal punto di vista più squisitamente tecnico non si può fare meno di sottolineare che, pur avendo ottenuto un risultato importantissimo, quale la qualificazione ai Giochi Paralimpici della Nazionale maschile, certamente il secondo, in ordine di valore assoluto, nello sport (il primo è ovviamente la conquista di una medaglia in quella stessa sede), si deve colmare un gap che si è creato tra noi e le altre Nazioni. Le cure possono essere molteplici ma la tutela dei vivai e la valorizzazione degli atleti italiani, sono fondamentali per raggiungere questo risultato; lavoreremo per creare nuovi modelli di interazione tra tecnici federali e tecnici societari . Inoltre, mentre la Nazionale Under è comunque una realtà consolidata e sulla quale è ovvio che non si debba perdere l’attenzione, per la Nazionale femminile, che abbiamo già iscritto ai Campionati Europei di Francoforte del prossimo anno, ci sarà bisogno di innalzare il numero delle praticanti, ancora troppo limitato, con specifiche azioni di reclutamento.

LA COMUNICAZIONE

In riferimento alla comunicazione il sito web federale avrà una nuova veste grafica più rispondente ai nuovi e moderni criteri d’immagine, sempre in continua evoluzione e, per ovvi motivi, non potendo assumere le caratteristiche di un portale di carattere giornalistico ma quello meramente strumentale di comunicazione tra la federazione e le società circa la fruizione di calendari, regolamenti, circolari e quant’altro, ed in seguito alla chiusura del sito web basketincarrozzina.it, cui inizialmente la FIPIC si era rivolta per diffondere sul web risultati e notizie, rafforzeremo la partnership siglata con abilitychannel.tv, che in soli due anni ha occupato una rilevante posizione sui siti tematici dedicati alla disabilità, con cui si auspica di continuare il rapporto, visto gli esiti positivi della collaborazione avuta nella seconda parte del 2012, compatibilmente con le risorse di bilancio.

Il prossimo quadriennio sarà il quadriennio del marketing, dove attraverso una massiccia azione in termini mediatici e la collaborazione delle società sul territorio il movimento dovrà trovare risorse umane ed economiche finalizzate alla propria crescita.
Gli sponsor istituzionali, commerciali e tecnici dovranno vederci come un’opportunità di qualifica della loro azione sociale sul territorio, vedendo nella Federazione un partner serio e affidabile insieme al quale poter sviluppare azioni miranti ad un concreto ritorno di visibilità.
Tra gli strumenti per raggiungere tale scopo, figura sicuramente, il Basket Hotel che ha avuto un avvio faticoso ed ancora oggi, causa qualche difficoltà tecnica, non sempre funziona a regime.
Basket Hotel oltre ad un importanza eccezionale per le società ed i tecnici, qualora venisse sfruttato al meglio, visto che adesso si sta usando meno del 30% delle potenzialità che il programma offre, in termini mediatici, con delle immagini in streaming o dei banner abbinati, potrebbe rappresentare una buona entrata economica.
Al momento, aspettando i frutti del marketing, è ovvio che ci saranno da fare dei sacrifici e che è sempre difficile ragionare in termini di tagli alle spese (penso ad esempio a quella arbitrale che, nonostante attenti criteri di economicità della gestione, occupa una parte che incide ancora troppo pesantemente sulla spesa), poiché ci sarà sempre un settore che in virtù di tali economie soffrirà più di altri, ma sono certo che in queste poche righe emerga il filo coerente delle decisioni prese in questo biennio, alcune condivisibili, altre forse no, ma è legittimo che le critiche entrino nel merito a patto che non rivestano carattere sterile, asettico. Tutto è migliorabile, il consiglio federale uscente non si è mai sottratto ad alcun confronto e lavorerò affinché i prossimi consiglieri abbiano come priorità il fatto che il movimento nasce dal lavoro delle società e che il primo obiettivo deve essere rivolto verso quella direzione, ma allo stesso tempo non si possono perdere di vista quelli che sono i limiti oggettivi, ovvero quelli economici e pratici dei contesti in cui si è chiamati ad intervenire.

LA CONCLUSIONE

Vorrei concludere dicendo che qualsivoglia programma federale non può avere successo se non coesistano due concetti fondamentali:

1) Lavoro in sinergia da parte del consiglio federale ed a tal riguardo voglio ringraziare i consiglieri federali che mi hanno accompagnato in questi due anni duri e fondamentali per la storia di questa federazione, in quanto sappiamo bene che la costituzione e la normazione di un ente sono le cose più difficili da attuare ed i futuri consiglieri dovranno ringraziare per la strada che, in alcune direzioni, sarà completamente spianata dal lavoro già fatto e approfitto per ringraziare particolarmente chi non sarà con me nel futuro consiglio Federale auspicandomi che la loro esperienza e competenza continuerà ad essere a disposizione della FIPIC.
2) Ma ancora più importante sarà la collaborazione tra federazione e società. Da sempre questa sinergia, tangibile soprattutto in termini organizzativi delle principali manifestazioni istituzionali, non è mai mancata tra gli organi direttivi federali e quelli societari e per questo non posso fare a meno di ringraziare tutte le componenti societarie, ma da oggi ed in questo periodo di crisi, dobbiamo stringerci intorno ad azioni concrete, centrali e territoriali, per fare grande il nostro movimento.
Ancora, – e questa volta finisco davvero questa relazione – ringrazio il Segretario federale ed i dipendenti e collaboratori che mi hanno accompagnato in questo percorso e che sono certo continueranno a dare il loro apporto con dedizione e passione e con quel senso di appartenenza alla FIPIC che li caratterizza quale importante componente della Famiglia federale.
Fernando Zappile

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